L'acqua migliora se alla bottiglia applico rompi-cluster?
L’acqua può contenere gruppi di molecole che si formano e si disgregano molto rapidamente, e che non creano alcun ostacolo all’assorbimento di questo importante elemento da parte del nostro organismo. Non c’è alcun bisogno di pretrattare l’acqua con dispositivi rompi-cluster.
È un’estate torrida; beviamo molta acqua; secondo alcune credenze, l'acqua del rubinetto, o in bottiglia, una volta ingerita avrebbe difficoltà a penetrare nelle cellule del nostro corpo per via di particolari aggregati (grappoli, o “cluster”), costituiti da gruppi di molecole tenute insieme da legami chimici che, per la loro dimensione eccessiva, non permetterebbero alle cellule di assorbire l'acqua. Secondo tale credenza, per idratarsi correttamente sarebbe necessario utilizzare appositi dispositivi per rompere i clusters di acqua, scomponendoli in gruppi di dimensioni più piccole, considerati più adatti a diffondersi nell'organismo. La diceria non ha un fondamento scientifico. Anche le molecole dell’acqua allo stato liquido possono essere tenute insieme da legami chimici. Le molecole che possono unirsi all’acqua sono trattenute da legami deboli e tanto dinamici che gruppi si formano e si distruggono continuamente, in un processo detto equilibrio dinamico. Tali gruppi di molecole sono così poco stabili da non avere alcun effetto sulla capacità dell’acqua di penetrare nelle cellule del nostro corpo. E l’acqua ingerita è sempre assorbita, anche senza rompi-cluster. (1)
1. Cowan ML, Bruner BD, Huse N, Dwyer JR, Chugh B, Nibbering ETJ, Elsaesser T, Miller RJD. Ultrafast memory loss and energy redistribution in the hydrogen bond network of liquid H2O [Sintesi]. Nature. 2005; 434(7030): 199-202