Ipertensione, basta uno spicchio di aglio?

Anche se l'aglio ha dimostrato un modesto effetto antipertensivo non esistono evidenze certe che mangiarne uno spicchio, anche tutti i giorni, sia una terapia efficacie contro la pressione alta (1).

L'ipertensione rappresenta il fattore di rischio importante per malattie quali ictus, infarto, insufficienza cardiaca,  aneurismi, malattie delle arterie periferiche, insufficienza renaleretinopatia.
Nel nostro Paese sono più di 18 milioni le persone affette da ipertensione arteriosa, ma solo la metà di esse ne è consapevole e, tra questi, solo la metà ha valori pressori adeguatamente controllati dalla terapia. Una diceria popolare sostiene che a chi soffre di pressione alta basterebbe mangiare uno spicchio di aglio. Anche se l'aglio ha dimostrato un modesto effetto antipertensivo non esistono però evidenze certe che mangiarne uno spicchio, anche tutti i giorni, costituisca una terapia efficace per chi soffre di pressione alta. È dunque consigliabile controllare regolarmente la pressione e mantenerla a livelli raccomandati attraverso l'adozione di uno stile di vita sano, anche assumendo specifiche terapie, laddove necessario.
Oggi esistono numerose classi di farmaci per la cura dell'ipertensione, tutti efficaci se ben gestiti da parte del medico e assunti regolarmente dai pazienti. La maggior parte di questi farmaci è quasi sempre ben tollerata. La terapia farmacologica rappresenta il vero baluardo contro i danni che la pressione alta può causare all'organismo. Altri rimedi, come l'aglio, il magnesio, il cacao e gli acidi grassi omega-3, seppur “naturali” e privi di effetti collaterali, non possono assolutamente sostituire una terapia farmacologica certificata dalla ricerche in tutto il mondo.

1. Oza R, Garcellano M. Nonpharmacologic management of hypertension: what works? American Family Physician. 2015; 91(11): 772-6