Perché vaccinarsi per malattie scomparse non più pericolose?
Malattie infettive, che in passato rappresentavano un'importante causa di mortalità, soprattutto tra i bambini, sono diventate oggi poco frequenti o rare in molti Paesi grazie ai vaccini, ma gli agenti infettivi che le causano continuano a circolare. Non essere protetti dai vaccini espone, quindi, al rischio di contrarre malattie che possono essere facilmente evitate con l'adeguata profilassi vaccinale.(1).
È pensiero comune che, dal momento che nel nostro paese le malattie per le quali ci si vaccina sono in gran parte scomparse, o non sembrano più pericolose, non c’è motivo di sottoporsi alle vaccinazioni. In verità, l'unica malattia infettiva per cui non è più necessario vaccinarsi è il vaiolo che è stato eradicato definitivamente negli anni '80 (1). Le altre malattie infettive ancora presenti e per le quali esiste la corrispondente profilassi vaccinale mostrano una diminuzione dei casi nel tempo, ma non sono scomparse del tutto. Ad esempio, in Italia i casi di pertosse sono notevolmente diminuiti fino al 2010, ma negli ultimi dieci anni si evidenzia un nuovo aumento del loro numero. L'epatite B è invece in costante diminuzione dagli anni 2000 (2). Un dato allarmante è la ricomparsa, a causa della riduzione negli ultimi anni delle coperture vaccinali e allo spostamento delle persone attraverso le frontiere, di alcune malattie che sembravano eradicate (3). In vari Paesi europei, tra cui l’Italia, sono segnalate epidemie di morbillo; negli anni scorsi alcuni casi di difterite si sono verificati in diversi Paesi, tra cui l'Italia (4).
Le vaccinazioni, dunque, devono essere praticate perchè servono a proteggere sia noi stessi che coloro che ci circondano: il successo dei programmi di vaccinazione, infatti, dipende dalla collaborazione di ciascuna persona che acconsente a vaccinarsi, non solo per garantire il proprio bene, ma anche di tutta la comunità civile.
1. Tognotti E. The eradication of smallpox, a success story for modern medicine and public health: What lessons for the future? Journal of Infection in Developing Countries. 2010; 4 (5): 264-266
2. Ministero della Salute. Bollettino Epidemiologico. 2014
3. Wicker S, Maltezou HC. Vaccine-preventable diseases in Europe: where do we stand? Expert Review of Vaccines. 2014; 13(8): 979-987
4. World Health Organization (WHO). Diphtheria reported cases