Se sono giovane il pap test è inutile?
Il lasso di tempo che passa tra infezione e sviluppo della patologia oncologica può essere lungo, inoltre non sempre si hanno sintomi, ma è possibile intercettare le lesioni precoci attraverso il Pap-test .
La neoplasia del collo dell'utero è il secondo tumore più frequente nelle donne ed il principale responsabile di questa patologia è l’infezione dal virus del papilloma umano (human papilloma virus, HPV). Per HPV si intendono un gruppo di virus che si trasmettono tramite i rapporti sessuali. Molti tipi di HPV sono innocui e regrediscono spontaneamente, ma un piccolo gruppo, definito ad “alto rischio”, può dare una infezione cronica e portare al cancro (2). Negli ultimi 20 anni la mortalità per questo tumore si è ridotta drasticamente, soprattutto grazie alla diagnosi precoce realizzata con gli screening (3). L'esame che viene eseguito è il pap-test, semplice e indolore, che implica il prelevamento di un piccolo campione di tessuto dal collo dell'utero. Deve essere effettuato ogni 3 anni dalle donne di età 25-65 anni (1). Anche la vaccinazione anti-HPV può ridurre l'impatto del cancro, soprattutto se effettuata prima dell'inizio dell'attività sessuale. Il vaccino, però, protegge solo da alcuni tipi di HPV ad alto rischio (i più diffusi!) per cui è necessario continuare a fare il pap-test anche dopo la vaccinazione (4).
Vogliamoci bene e pensiamo alla nostra salute! Confrontiamoci e parliamo con il nostro medico di fiducia che ci potrà dare tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
1. Associazione italiana dei registri tumori (AIRTUM), Associazione Italiana di Oncologia medica (AIOM), Ministero della Salute. I numeri del cancro in Italia 2024
2. EpiCentro (ISS). Infezioni da HPV e cervicocarcinoma
3. Ministero della Salute. Salute della donna. Screening oncologici
4. Ministero della Salute. Vaccinazioni. Campagna di comunicazione sulla vaccinazione anti-HPV