Donare il sangue è rischioso?

La donazione del sangue è un atto sicuro, oltre a rappresentare un gesto di grande generosità, che solo raramente può causare eventi avversi di lieve entità.

Essendo un atto medico, la donazione non è esente da rischi, ma è bene ricordare che questi sono inversamente proporzionali alle condizioni di salute dei donatori. Si tratta dunque di un atto sicuro, che rappresenta un gesto di grande generosità, e può causare solo rari e lievi eventi avversi che in individui in buona salute sono eventi estremamente rari. Inoltre, il colloquio col medico prima della donazione riduce il rischio de eventi avversi.
Le reazioni alla donazione di sangue sono rare e di lieve entità: capogiri, formazione di ematomi nel punto di prelievo o infiammazione delle vene interessate dall’operazione. Dopo una donazione è preferibile evitare di fare sforzi fisici intensi che, a causa della riduzione del volume ematico, potrebbero provocare mal di testa e capogiri.
Non possono donare il sangue coloro che pesano meno di 50 Kg, che hanno una pressione sistolica (massima) inferiore a 100 mm di mercurio o una concentrazione di emoglobina inferiore a 12,5 g/dL nelle donne e 13,5 g/dL negli uomini. I donatori non devono essere affetti da patologie infettive trasmissibili (AIDS, epatite B, epatite C, sifilide) e non devono essere alcolisti o consumatori di sostanze stupafacenti (1).
1. Ministero della Salute. Chi può donare