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L'anoressia colpisce solo le donne?
L'anoressia è una malattia che, anche se colpisce principalmente le donne con un rapporto di 9 a 1 rispetto agli uomini, vede in aumento il numero di maschi colpiti soprattutto durante la fase adolescenziale o preadolescenziale(1). Dati più recenti suggeriscono che questo rapporto sia arrivato almeno a 4:1. Essa rappresenta la conseguenza dell’interazione di diversi fattori/condizioni: biologici, genetici, traumatici, socio-culturali, personali (come mancanza di autostima, perfezionismo, impotenza, sensazione di inutilità, percezione dell’ideale di magrezza etc.) o psichici (come ansia o depressione) (1, 2).
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Chi va al centro di igiene mentale è matto?
I Centri di Salute Mentale (CSM) si caratterizzano come luoghi di incontro e di scambio, offrendo prestazioni, interventi e programmi sia per le persone con disagio e/o disturbo psichico che per i familiari e per coloro che collaborano con quanti si occupano di problemi legati alla sofferenza psichica (medici di medicina generale, associazioni, volontari etc). Ai CSM, quindi, non si rivolgono i “matti”, ma tutti i cittadini per se stessi o per un proprio familiare e tutti quelli che per professione (medici di base, insegnanti etc.) possono trovarsi a contatto con persone che hanno un disagio psichico o con i loro familiari (1).
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Quando il neonato piange bisogna dargli subito il ciuccio?
Quando il neonato piange bisogna cercare di capire il perché del pianto. Dare il ciuccio è altamente sconsigliato soprattutto all'inizio dell’allattamento e nei primi mesi di vita.
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Il disturbo di attenzione esiste, oppure è colpa degli adulti che non ascoltano abbastanza i bambini?
Alcuni bambini e ragazzi si distraggono facilmente, fanno fatica a concentrarsi, a portare a termine un’attività dall'inizio alla fine, a programmare e a gestire il proprio tempo, ad aspettare il proprio turno nella conversazione e nel gioco, faticano a controllarsi e a stringere amicizie. Questi comportamenti possono essere presenti nel bambino piccolo e, poi, scomparire con la crescita, ma se l'intensità diventa tale da ripercuotersi in maniera negativa sulla qualità di vita dei ragazzi nei vari contesti (casa, scuola e amici), tanto da diventare un ostacolo per la crescita e l’apprendimento, allora si può parlare di Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività-ADHD.
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Mio figlio è malato se a 2 anni parla con un compagno immaginario?
L'invenzione di un amico immaginario da parte del bambino in età prescolare, ovvero dai 2 ai 6 anni, non deve preoccupare il genitore; è, infatti, un fenomeno molto comune in quella fascia di età e non presenta nessun tratto psicopatologico.
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