Introduzione

Epatite A

L'epatite A è un’infiammazione del fegato causata da un’infezione dovuta ad un virus (HAV a RNA) appartenente alla famiglia dei picornavirus (Video). Tuttora frequente in Africa, Sudamerica e nell'Asia Sudorientale, l'infezione è presente in quelle zone dell’area mediterranea dove persistono carenze igienico-sanitarie. In Italia, il numero di nuovi casi (incidenza) di epatite A si è ridotto in modo significativo negli ultimi venti anni.

L'infezione, in genere, si trasmette tramite gli alimenti ma stanno emergendo diversi casi, spesso in forma epidemica, associati a rapporti sessuali.

Nella maggioranza dei bambini al di sotto dei sei anni di età non provoca disturbi (sintomi) rilevabili mentre in quelli di età superiore e negli adulti causa disturbi (sintomi) generali, (debolezza, malessere, vomito, febbricola) e, come nella gran parte delle epatiti, la comparsa di una colorazione giallastra della pelle e degli occhi (ittero).

L'epatite A si risolve in quasi tutti i casi nel giro di due/sei settimane senza gravi complicazioni e, raramente, tende a permanere nei sei mesi successivi o a determinare danni gravi al fegato.

Sintomi

L'epatite A si manifesta improvvisamente (forma acuta) a distanza di 15-50 giorni dal contagio del virus. I primi disturbi (sintomi) sono rappresentati da malessere e debolezza, febbricola, nausea, vomito e dolore addominale. In genere, a distanza di qualche giorno la pelle e gli occhi assumono una colorazione giallastra (ittero). In questa fase le urine possono apparire più scure della norma. I disturbi (sintomi) causati dall'epatite acuta possono durare per un periodo variabile da due a sei settimane e, rimanendo a riposo e seguendo un adeguato regime alimentare, tendono a regredire senza determinare conseguenze.

Cause

Il virus HAV, proveniente dalle feci di persone malate, è molto resistente nell'aria e nelle acque dolci o salate. Può penetrare nei molluschi (esempio, cozze, vongole) che, filtrando l’acqua, possono concentrarlo al loro interno.

Per tale ragione l'infezione può trasmettersi tramite:

  • acqua o alimenti contaminati con feci di persone già infettate. In particolare, possono comportare un rischio di infezione i molluschi consumati crudi o poco cotti e provenienti da aree molto popolate dove non è presente una gestione adeguata degli scarichi delle fogne. Può essere rischioso anche mangiare frutta (inclusi frutti di bosco) e verdura contaminate con materiale fecale proveniente dal lavaggio o dalla manipolazione. L'infezione può essere trasmessa anche in ambito familiare mediante la preparazione degli alimenti
  • rapporti sessuali anali od oro-anali. Il virus presente nelle feci delle persone che hanno l'infezione può diffondersi per contatto diretto con la bocca, nei rapporti oro-anali, o con il glande del pene nei rapporti penetrativi anali

Diagnosi

L'accertamento (diagnosi) di epatite A si basa sulle caratteristiche cliniche e su evidenze strumentali e di laboratorio. I disturbi (sintomi) caratteristici dell'epatite acuta (colorazione gialla della pelle e degli occhi, dolore addominale, nausea, vomito e inappetenza) possono fornire indicazioni al medico verso le analisi di laboratorio necessarie per individuare la causa dell’epatite.

Un ingrossamento o un'alterata consistenza del fegato, con o senza dolore, possono essere evidenziate nel corso della la visita medica o mediante un'ecografia addominale.
La presenza di elevate quantità nel sangue di alcune proteine enzimatiche (transaminasi GOT/AST e GPT/ALT, gamma-GT) suggerisce uno stato di infiammazione del fegato. Nel sangue e nelle urine, che divengono più scure rispetto alla norma, può essere riscontrato anche un aumento della bilirubina.
L'accertamento (diagnosi) dell'epatite A richiede la presenza nel sangue degli anticorpi contro l’HAV. In particolare, gli anticorpi della classe IgM indicano un'infezione in corso mentre quelli della classe IgG possono permanere anche a distanza di anni dalla guarigione.

Terapia

I disturbi (sintomi) causati dall'epatite A durano generalmente per qualche settimana, tendendo a regredire nel tempo. Non esistono farmaci specifici per l’epatite A e la cura consiste in un adeguato riposo e in una dieta specifica a base di cibi leggeri e privi di grassi sino alla guarigione completa.

Prevenzione

L'infezione può essere evitata tramite:

  • adeguate norme igieniche sia collettive (controllo delle acque, gestione degli scarichi delle fogne, controllo della produzione e della distribuzione degli alimenti), sia individuali (lavaggio delle mani e degli alimenti, cottura dei cibi). È opportuno, soprattutto nei paesi dove l'infezione è comune, evitare di bere acqua non imbottigliata, ghiaccio, verdura e frutta lavata con acqua corrente. È necessario, invece, cuocere gli alimenti portandoli ad ebollizione, particolarmente i frutti di mare, a rischio di contaminazione con il virus
  • uso del preservativo maschile o del dental dam (membrana in lattice) in caso di rapporti sessuali a rischio di trasmissione (anali, oro-anali)

È disponibile un vaccino efficace contro l'epatite A che fornisce una protezione efficace per più anni, particolarmente nel caso di vaccinazioni di richiamo. È in genere raccomandato a chi intenda recarsi, per vacanza o lavoro, nei paesi dove la diffusione (prevalenza) dell'infezione è alta (Africa, Asia Sudorientale o Sudamerica), ai portatori di epatite cronica e in caso di frequenti rapporti sessuali a rischio di infezione.

Vivere con

L'epatite A in forma acuta ha una durata di qualche settimana e va curata esclusivamente con il riposo e con una dieta specifica, basata su alimenti leggeri, poveri di grassi, e ricchi in fibre e verdure. In questo periodo è importante prevenire la diffusione dell'infezione ai familiari e conviventi lavando frequentemente le mani e rispettando le basilari norme igieniche nella preparazione degli alimenti.

Bibliografia

World Health Organization (WHO). Fact sheet on Hepatitis A (Inglese)

Ministero della Salute. Epatite A

Istituto Superiore di Sanità (ISS). Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta (SEIEVA). Dati epidemiologici

Uniti contro l'AIDS (ISS). Infezioni sessualmente trasmesse

EpiCentro (ISS). Epatite virale

Tosti ME, Mele A, Spada E, Marzolini F, Crateri S, Ferrigno L, Iantosca G, Gruppo di collaborazione SEIEVA (Ed.). X Workshop SEIEVA (Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta). Bagno Vignoni (Siena) 13-15 dicembre 2012. Atti. Roma: Istituto Superiore di Sanità, 2015. (Rapporti ISTISAN 15/29)

Prossimo aggiornamento: 6 Marzo 2022

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