Le raccomandazioni dei Cdc prima, durante e dopo il viaggio
(ANSA) - ROMA, 26 gennaio 2018
Dal come preparare la valigia agli effetti dell'altitudine, da dove nuotare e cosa fare con gli animali che si incontrano: se si è amanti delle vacanze avventurose, che sia il surf estremo o il bungee jumping o il trekking sull'Inca Trail, ci sono alcune raccomandazioni da seguire prima, durante e dopo il viaggio. A spiegarle sono i Centers for Diseases Control americani (Cdc) sul loro sito. In questo tipo di mete generalmente c'è poco o nullo accesso a cure mediche, comunicazioni poco affidabili e cambiamenti di clima repentini che possono rendere difficili i soccorsi. Per questo prima di partire è bene informarsi sui possibili rischi per la salute, e andare da un medico specializzato in medicina tropicale per farsi le vaccinazioni necessarie almeno 4-6 settimane prima della partenza. Se si ha in programma di andare in alta montagna o fare immersioni subacquee, si possono chiedere farmaci per prevenire i disturbi legati all'altitudine. Poi è bene allenarsi se bisogna fare attività fisiche impegnative, e mettere in valigia un kit con i farmaci prescritti, quelli da banco e primo soccorso. A seconda del posto portare la protezione solare, repellenti per insetto e disinfettanti per le mani. Infine è bene affidarsi a guide o compagnie di viaggio affidabili. Una volta partiti indossare protezioni, come elmetti o giubbotti salvavita, e se si va ad altezze molto elevate, scendere gradualmente. Evitare di nuotare in laghi e fiumi per possibili infezioni, non bere alcol prima delle attività all'aperto, perché può rallentare i tempi di reazione, usare protezione solare e il repellente. Poi evitare gli animali randagi o selvatici per il rischio di rabbia e altre infezioni e prendere i farmaci per la malaria, se prescritti. Se si ha la febbre durante o dopo il viaggio in aree malariche, anche fino a un anno dopo, andare subito dal medico. Se una volta tornati a casa non ci si sente bene, può essere opportuno andare da uno specialista, raccontandogli dove si è andati e le attività fatte, se si è stati morsi o graffiati da un animale. (ANSA).