Studio Usa su Science, ‘intervento fra i piu’ efficaci che possano esistere'
(ANSA) – WASHINGTON, 8 Marzo 2018
Il vaccino del morbillo sarebbe ben più potente e cruciale per la salute di quanto sinora ritenuto: l'immunizzazione non solo infatti protegge contro la malattia esantematica, ma appare prevenire la mortalità per una serie di patologie infettive. A scoprire la vastità dei benefici di questo vaccino contestato dagli anti-vax, e' un rigoroso studio americano pubblicato sulla prestigiosa rivista 'Science'. Studiosi della Princeton University hanno sottoposto ad analisi epidemiologica l'ipotesi che il virus del morbillo non solo uccide milioni dei linfociti T durante il corso della malattia, ma depotenzia fortemente anche tutti gli altri rimanenti nell'organismo. La patologia infantile 'azzera' in qualche modo la memoria delle cellule immunitarie, che restano concentrate solo sulla lotta al morbillo, indebolendosi nei confronti di tutte le altre infezioni. Quella che era un'osservazione sul campo - ossia che nei paesi in cui viene introdotto il vaccino del morbillo scende la mortalita' per altre cause - e' stato ora comprovato dalle analisi del team di Princeton sulle popolazioni di Usa, Gran Bretagna, Danimarca. "Le banche-dati di queste popolazioni indicano che dopo l'introduzione del vaccino in questione e quindi la riduzione dei casi di morbillo, c'e' stato un crollo delle morti per altre malattie infettive", ha osservato uno degli autori della ricerca, Bryan Grenfell. "I nostri dati mostrano che il vaccino del morbillo rappresenta uno degli interventi per la salute pubblica mondiale più efficaci che possano esistere", ha fatto eco un altro autore del rapporto, Michael Mina. Nero su bianco la spiegazione di Jessica Mtcalf, assistente-professore di biologia evolutiva a Princeton: "Eravamo già a conoscenza del fatto che il virus del morbillo attacca la memoria del sistema immunitario, ma ora questo studio evidenzia come l'immunosoppressione dura estremamente più a lungo di quanto previsto: in altre parole, se qualcuno si ammala di morbillo oggi, fra tre anni potrebbe morire di un'infezione che non l'avrebbe mai ucciso se fosse stato vaccinato". (ANSA)