Primo intervento in Italia, tentato altre 4 volte nel mondo
(ANSA) - ANCONA, 14 Marzo 2018
Sostituire un cuore artificiale con un altro cuore artificiale di ultima generazione. Questo l'intervento effettuato per la prima volta in Italia sei mesi fa all'ospedale Lancisi dell'Aou Ospedali Riuniti di Ancona e tentato solo quattro volte nel resto del mondo. L'operazione, eseguita dall'equipe del cardiochirurgo Marco Di Eusanio assieme al direttore di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgia Christopher Munch e a quello di Cardiologia Gian Piero Perna consistita nel sostituire ad un paziente 70enne di Macerata, Ennio Carassai, il Vad (ventricular assist device-dispositivo di assistenza ventricolare) che gli era stato impiantato a Milano quattro anni fa, rivelatosi con il tempo malfunzionante, con un altro nuovo e più moderno. Sei anni fa Carassai era stato colpito da un infarto che gli aveva provocato una grave riduzione della funzione cardiaca, e per salvarlo gli era stato impiantato un Vad, in sostanza una pompa che sostituisce la funzione dei ventricoli, che negli anni aveva provocato trombosi.
"L'operazione - ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - non è un episodio a sé stante, ma il risultato di una politica sanitaria che fa di Torrette con i suoi 1.400 interventi l'anno un polo di eccellenza nazionale. Abbiamo annualmente tre miliardi di euro da spendere per il comparto e tra l'avere tanti centri di prestazioni mediocri e pochi centri di eccellenza abbiamo scelto la seconda strada. Ai pazienti - ha scherzato - ci sentiamo di dire come facciamo per il turismo: chi ha problemi di cuore venga nelle Marche". Con lui anche il direttore generale degli Ospedali Riuniti Michele Caporossi ha sottolineato "l'aria nuova e lo spirito di collaborazione che si respira nel nosocomio di Torrette, guidato da un forte spirito di squadra". Il consigliere regionale Pd Fabrizio Volpini, presidente della Commissione Sanità, ha rilevato come "all'eccellenza e all'orgoglio professionale per i traguardi raggiunti nel settore sanitario vadano aggiunti quelli di aver saputo mettere al centro il paziente anche dal punto di vista umano". Il rettore dell'Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi ha infine ricordato l'importanza dell'unificazione tra azienda sanitaria e universitaria per facilitare e semplificare l'assistenza ai pazienti. (ANSA).