Solo sei paesi europei fanno abbastanza trattamenti
(ANSA) - ROMA, 13 Aprile 2018
Solo sei paesi europei sono sulla buona strada per eliminare l'epatite C entro il 2030, centrando così l'obiettivo dell'Oms, mentre gli altri sono ancora indietro sui trattamenti. Lo afferma uno studio presentato all'International Liver Congress in corso a Parigi, secondo cui l'Italia è in una posizione intermedia, con buoni progressi ma non sufficienti. I ricercatori del Center for Disease Analysis Foundation di Lafayette, negli Usa, hanno analizzato i dati sui trattamenti effettuati con i nuovi farmaci in grado di eliminare l'epatite dall'organismo per i 53 stati della regione europea dell'Oms, confrontandoli con i casi stimati per verificare se almeno il 7% della popolazione infetta è stato trattato nel 2017, condizione essenziale per l'eradicazione della malattia. "Al World Hepatitis Summit dello scorso anno solo quattro stati, Olanda, Germania, Islanda e Georgia, sono risultati 'on track' - spiega Homie Razavi, l'autore principale -. L'ultima analisi mostra che Francia, Spagna e Svizzera si sono aggiunti a questo gruppo, mentre la Germania ne è uscita perché non sta più trattando la percentuale di pazienti necessaria ogni anno". L'Italia ha il secondo numero di pazienti trattati in Europa, 28mila, dietro solo alla Spagna con 32mila. Nel nostro paese c'è però più del doppio dei casi, quasi 800mila contro circa 330mila. "L'Italia, che ha l'epidemia maggiore dell'Europa Occidentale è tra i paesi che hanno fatto progressi - specifica l'autore -, ma nel 2017 ha trattato solo il 4% dei pazienti". (ANSA).