Per poter procedere alla donazione da cadavere due sono le condizioni che si devono riscontrare:
- la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo
- la non opposizione espressa in vita dal soggetto o dai familiari aventi diritto
La morte inoltre è una sola e viene identificata con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo.
Può però essere accertata con due diverse modalità:
- il criterio neurologico
- il criterio cardiocircolatorio
L’accertamento di morte con criteri neurologici è indipendente dalle attività di prelievo e viene effettuato da un collegio medico di tre specialisti (neurologo, medico legale e anestesista-rianimatore) che per almeno 6 ore accertano la persistenza delle condizioni previste dalle norme (stato di incoscienza, assenza di respiro spontaneo e reattività dei nervi cranici, assenza di attività elettrica cerebrale).
Solo alla fine del periodo di accertamento e in modo unanime il collegio medico può certificare la morte che viene fatta risalire all'inizio del periodo di osservazione. Per i soggetti al di sotto di un anno la legge impone l’obbligo della prova di flusso cerebrale.
L’accertamento di morte con criteri cardiaci è obbligatorio solo in caso di prelievo di organi o di tessuti. L’accertamento può essere effettuato da un medico con il rilievo continuo dell’elettrocardiogramma protratto per non meno di 20 minuti primi, registrato su supporto cartaceo o digitale.