Il trapianto di tessuti è un trapianto che viene detto “migliorativo”, in grado cioè di migliorare la qualità della vita dei pazienti, e preferibile a protesi biologiche o materiali artificiali. I tessuti vengono prelevati da donatori viventi o deceduti in base al tipo di tessuto, e possono provenire da elementi ossei (es. testa di femore) o muscolo-scheletrici (cartilagini, tendini), tessuti cardiovascolari (arterie, vasi, valvole cardiache), tessuto oculare (cornea), dalla cute e recentemente anche dalla membrana amniotica.
Il prelievo di tali tessuti avviene esclusivamente quando non vi sia un’espressione contraria lasciata dal defunto o un’opposizione dei familiari in assenza di dichiarazione di volontà del defunto. Ulteriore condizione imprescindibile è l’accertamento di morte. Il prelievo avviene nel pieno rispetto del corpo del defunto, questo significa che sulla salma non saranno individuabili tracce del prelievo. Il prelievo di placenta, dalla quale viene estratta la membrana amniotica, avviene invece in concomitanza con parti cesarei non d’urgenza. Anche il prelievo di vena safena e testa di femore ai fini del trapianto avviene da donatori viventi.
Il trapianto di organi e quello di tessuti si differenziano, oltre che ovviamente per la parte trapiantata, anche per il fattore “tempo” che è importantissimo per gli organi, mentre per i tessuti non si presenta la stessa emergenza.
Nonostante i trapianti di tessuti abbiano un impatto minore sui media e sull'immaginario collettivo rispetto a quelli di organi, costituiscono tuttavia un settore della medicina in rapida espansione e che offre notevoli possibilità terapeutiche. Per limitare al massimo i rischi di trasmissione di infezione durante il trapianto di tessuti e cellule occorre garantirne la qualità e la sicurezza. La direttiva 2004/23/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio definisce i parametri di qualità e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, l'analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule d'origine umana. I tessuti vengono conservati nelle banche dei tessuti, strutture sanitarie pubbliche preposte alla conservazione e distribuzione dei tessuti stessi, che verranno in seguito trapiantati.