Le sostanze dopanti non creano dipendenza?
È provato che l’uso di sostanze dopanti crei una vera e propria dipendenza sia fisica che psicologica. Fisica, quando si sente il bisogno di assumere frequentemente la sostanza; psicologica, quando non si sa rinunciare all’immagine di sé e del proprio corpo dati da tali molecole.
Il doping, rispetto alla tossicodipendenza, aumenta la dipendenza psichica anche perché la scelta di fare uso di sostanze dopanti deriva soprattutto da un bisogno di tipo mentale: ad esempio poter eccellere nella competizione sportiva. L’assunzione di tali sostanze nell'attività fisica, infatti, ha principalmente lo scopo di diminuire la sensazione del dolore e della fatica, diminuire il peso corporeo, aumentare la massa e la forza muscolare per migliorare la prestazione e il rendimento dell'atleta. Inoltre, alcune delle sostanze utilizzate per il doping, chiamate body image drugs, hanno la capacità di modificare la corporatura dando all'atleta un'immagine di sé che soddisfa le sue aspettative e alla quale difficilmente rinuncerebbe (1, 2). Questo tipo di dipendenza psicologica può durare molto più a lungo di quella fisica. Chi usa tali sostanze, oltre a danneggiare il mondo dello sport, mette in serio pericolo il proprio fisico. Lo sport è rispetto, gioco leale e vita sana. Facciamo in modo che non diventi un modo per danneggiarsi.
1. Istituto Superiore di Sanità (ISS), Osservatorio Fumo, Alcol e Droga. Droga e doping, 2014
2. Istituto Superiore di Sanità (ISS), Osservatorio Fumo, Alcol e Droga. Doping