Se i medici fumano vuol dire che fumare non fa poi così male?
Che il fumo di sigaretta danneggi la salute è ormai dimostrato in modo inequivocabile e anche i medici possono avere comportamenti sbagliati!
Si sente spesso dire la frase riportata nel titolo forse perché aiuta chi fuma a sentirsi meno “in colpa”. In realtà, ogni anno nel mondo muoiono 8 milioni di persone a causa del fumo di tabacco (1). Tale dato è ancor più sconcertante se si considera che 1 su 10 di queste morti avviene per effetto del fumo passivo. Si stima che ogni anno, in Italia, siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) (2).
Il fumo di tabacco provoca più decessi di alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Il fumo di tabacco, in particolare, è una causa nota o probabile di almeno 27 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive e altre patologie polmonari croniche, cardiache, vasculopatie, cancro del pomone e altre forme di cancro. Il fumo, infatti, favorisce lo svilupparsi di numerosi altri tipi di tumore, tutti potenzialmente mortali, da quelli del cavo orale e della gola, al pancreas, al colon, alla vescica, al rene, all'esofago e alla mammella, oltre ad alcune forme di leucemie (3).
1. World Health Organization (WHO)
2. Ministero della Salute. Tabagismo
3. Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC)