Mio figlio è malato se a 2 anni parla con un compagno immaginario?

L'invenzione di un amico immaginario da parte del bambino in età prescolare, ovvero dai 2 ai 6 anni, non deve preoccupare il genitore; è, infatti, un fenomeno molto comune in quella fascia di età e non presenta nessun tratto psicopatologico.

Meglio tenere i bambini in casa piuttosto che mandarli all'asilo a prendere le malattie?

I bambini che frequentano il nido o la scuola dell’infanzia nel corso dei primi 2 anni si ammalano di più rispetto ai loro coetanei seguiti a casa, ma sviluppano una più precoce acquisizione dell’immunità̀ che determina un minor numero di infezioni, asma e altre malattie in età scolare (1-2).

Per far socializzare i bambini bastano nonni e genitori? L'asilo è quindi inutile?

Diversi studi scientifici hanno evidenziato che i bambini che hanno frequentato asili nido e scuole dell’infanzia si dimostrano più̀ estroversi, meno timidi e più predisposti nell’instaurare rapporti con i compagni e con gli insegnanti. Questo processo di socializzazione “cresce” a contatto con gli altri bambini.

Parlare con il neonato non serve perché tanto non capisce?

Parlare con il proprio bambino fin dai primi giorni di vita è utile all’acquisizione del linguaggio e allo sviluppo cerebrale.

Il contatto fisico con il neonato è importante solo dopo i 3 mesi perché prima non riconosce la mamma?

Il contatto tra madre e figlio, sia fisico che visivo, è importante che avvenga subito dopo la nascita e continui durante tutto il periodo neonatale e infantile.

È vero che il neonato nella culla va messo in posizione di fianco o a pancia in giù?

La posizione corretta in culla del neonato è a pancia in su, per prevenire il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome - Sindrome della morte improvvisa del lattante) o “morte in culla”, che colpisce i neonati nel primo anno di vita, principalmente fra i 2-4 mesi (1).

Latte artificiale e latte materno sono equivalenti?

Il latte materno rappresenta il miglior alimento per i neonati perché contiene tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella prima fase della loro vita come, per esempio, alcuni acidi grassi polinsaturi, proteine e ferro assimilabile. Inoltre, contiene anche sostanze bioattive e immunologiche che non si trovano nei sostituti artificiali e che, invece, sono fondamentali sia per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali, sia per favorire lo sviluppo intestinale (1). Solo tu, con il tuo latte, puoi fornirle!

Apparato riproduttivo e bambini: è inutile farli visitare prima dello sviluppo?

La fertilità, ossia la capacità degli individui di riprodursi, non è un problema di cui occuparsi solo nel momento in cui si desidera un figlio; essa, infatti, dipende dal buon funzionamento di molti organi del nostro corpo ed è come un edificio che deve essere costruito e tutelato durante l’intera vita della persona a partire da quando si è bambini.