L'HIV è un problema solo degli omosessuali e di chi va con le sex worker?
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) (1), dalla metà degli anni ‘80 a oggi i casi di infezione da HIV trasmessi attraverso rapporti eterosessuali sono notevolmente aumentati. L’HIV, quindi, non è una problematica da relegare solo ad alcuni gruppi di persone, ma è un problema di sanità pubblica che deve riguardare ogni individuo, soprattutto i giovani.
Ancora oggi, purtroppo, molte persone pensano che l’infezione da HIV riguardi quasi esclusivamente gli uomini che fanno sesso con uomini, i tossicodipendenti e chi fa sesso con partner occasionali o con molti partner.
Pur essendo queste modalità di comportamento effettivamente rilevanti per la trasmissione dell’HIV, gli odierni dati nazionali mostrano un crescente aumento dei casi di infezione da HIV attribuibili a trasmissione eterosessuale (maschi e femmine). Infatti mentre nel 1985 questi ultimi casi rappresentavano solo l’1,7% del totale, dal 2012 questa percentuale si è stabilizzata intorno al 42%.
Negli ultimi anni, i giovani di età 25-29 anni risultano essere i più colpiti, con il più alto rapporto tra nuovi casi di HIV e popolazione suscettibile. In definitiva, quasi l’88% delle nuove diagnosi di infezione da HIV del 2020 è conseguente ad una trasmissione per via sessuale. Per questo è essenziale avere sempre rapporti sessuali protetti con partner occasionali o di cui non conosciamo lo stato di salute, poiché piuttosto che categorie a rischio sono i comportamenti a rischio che favoriscono la trasmissione dell'infezione da HIV.
1. Centro Operativo AIDS (ISS). Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2020. Notiziario Istituto Superiore di Sanità. 2021; 34