La luna, il calendario e la temperatura possono influire sul sesso del nascituro?
È una falsa credenza pensare di poter favorire la nascita di un maschio o di una femmina ricorrendo ad alcune tecniche non scientifiche.
Si sono diffuse diverse teorie, senza alcuna base scientifica, che sostengono la possibilità di poter determinare il sesso del nascituro. Vediamo di cosa si tratta.
Secondo alcuni, se l'ovulazione cade nei giorni di luna piena, è molto probabile che nascerà una bambina. Se l'ovulazione invece cade in prossimità della luna nuova è favorita la nascita di un maschio.
Un'altra teoria, anch'essa priva di validità scientifica, suggerisce, in relazione all'età della madre, la scelta del mese giusto per il concepimento dell'uno o dell'altro sesso del bimbo. Questo calcolo si basa su una tabella cinese, ritrovata in una tomba nelle vicinanze di Pechino dopo quasi 700 anni, con la quale incrociando l'età della madre con il mese di concepimento, si determinerebbe il sesso del nascituro.
Alcuni, inoltre, suggeriscono, per concepire un maschietto, di raffreddare con una borsa del ghiaccio i testicoli dell'uomo prima del rapporto sessuale, in quanto gli spermatozoi portatori del cromosoma Y (cromosoma maschile), più resistenti a basse temperature, sarebbero favoriti nella fecondazione dell'ovulo.
La verità è che in un concepimento naturale non esiste ancora alcuna teoria scientifica in grado di determinare con certezza il sesso del nascituro. Alcuni studi prendono in considerazione la resistenza e la velocità degli spermatozoi, l'acidità dell’ambiente vaginale (in base anche all'alimentazione della madre)(1) o il giorno di concepimento in relazione all'ovulazione (2).
Allo stato attuale però non è stato ancora trovata una relazione certa con la determinazione del sesso.
1. Mathews F, Johnson PJ, Neil A. You are what your mother eats: evidence for maternal preconception diet influencing foetal sex in humans. Proceedings. Biological Sciences. 2008; 275(1643): 1661-8
2. Joffe M, Bennett J, Best N, Jensen T. Sex ratio and time to pregnancy: analysis of four large European population surveys. British Medical Journal. 2007; 334: 524