Ormai non ci ammala più di AIDS?
I dati del Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) (1) mostrano come, nel 2020, si siano registrati circa 352 nuovi casi di AIDS e 1303 nuove infezioni da HIV che, aggiunti a quelli già presenti, portano a circa 130.000 il numero totale delle persone sieropositive in Italia.
Grazie all'attività di prevenzione l'incidenza dei casi di infezione da HIV è in continua diminuzione dal 2012 ad oggi ma ciò non significa assolutamente che non ci si ammali più di AIDS. Infatti l'infezione da HIV e l'AIDS che ne consegue sono ad oggi ancora molto diffuse in Italia con una trasmissione che avviene principalmente attraverso rapporti sessuali (etero e omosessuali) non protetti. I nuovi dati pubblicati dall'ISS a novembre 2021 evidenziano inoltre l'urgenza di intervenire contro il ritardo di diagnosi: 6 su 10 casi di infezione da HIV vengono infatti identificati in ritardo, in persone con una situazione immunitaria gravemente deficitaria (CD4<350 cell/μL) o addirittura già con sintomi di AIDS. Tale ritardo può pregiudicare l'efficacia delle terapie antivirali, l'aspettativa di vita e aumentare la diffusione del virus. Infatti, mentre una terapia antivirale iniziata in fase precoce di infezione consente una qualità ed un'aspettativa di vita che si avvicinano a quelle di una persona sana, una diagnosi tardiva e quindi un inizio tardivo di terapia riduce le probabilità di successo di quest'ultima. Inoltre, le persone inconsapevoli del loro status sierologico potrebbero involontariamente trasmettere l'HIV ad altre persone, contribuendo così ad alimentare un "sommerso" di casi non ancora diagnosticati che in Italia si aggira intorno alle 13.000-15.000 persone. Poiché prima di sviluppare i sintomi dell'AIDS una persona sieropositiva può rimanere asintomatica per molti anni, è molto importante in caso di comportamenti a rischio, sottoporsi al test specifico per l'HIV. Tale test, agevolmente eseguibile attraverso un normale prelievo di sangue, può essere effettuato presso strutture pubbliche o Associazioni abilitate. L'Istituto Superiore di Sanità ha realizzato una mappatura dei centri diagnostico-clinici Aids dove è possibile effettuare il test HIV. Nella maggior parte dei servizi per il test non serve ricetta medica, è gratuito e anonimo (2).
Il Servizio Sanitario Nazionale, per le persone positive al test HIV, prevede un'assistenza medica gratuita e una tempestiva terapia farmacologica che permette, oggi, di vivere meglio e più a lungo.
Per conoscere le modalità di accesso al test l'Istituto Superiore di Sanità mette a disposizione il Telefono Verde AIDS e infezioni sessualmente trasmesse 800861061.
1. Centro Operativo AIDS (ISS). Aggiornamento delle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2020. Notiziario Istituto Superiore di Sanità. 2021; 34 (11)
2. Uniti contro l'AIDS. Dove fare il test