I vaccini provocano effetti gravi anche a distanza di molti anni?
La rarità degli effetti collaterali dei vaccini è ormai, da tempo, un dato statisticamente accertato. I vaccini sono molto sicuri: gli effetti collaterali si verificano, di solito, entro pochi giorni e sono lievi e temporanei (ad esempio dolore al sito di somministrazione o lieve rialzo febbrile).
Esiste il falso mito che i vaccini provocano gravi e dannosi effetti anche a distanza di anni dalla somministrazione.
In realtà i vaccini, come tutti gli altri farmaci in commercio, vengono attentamente monitorati attraverso un sistema di sorveglianza mondiale su milioni di somministrazioni effettuate, che fornisce informazioni sulla sicurezza anche a distanza di diversi anni dall'utilizzo. Grazie a questa sorveglianza possono essere rilevate e studiate anche le reazioni avverse più rare, citate nei foglietti illustrativi dei singoli vaccini. Inoltre, tutti i prodotti vengono registrati attraverso una procedura europea standard e sono illustrati nel sito internet dell’agenzia europea per i medicinali (European Medicines Agency, EMA). Gli effetti collaterali molto gravi sono estremamente rari e vengono attentamente monitorati, mentre i benefici della vaccinazione superano di gran lunga i rischi. Infatti, è molto più probabile che la salute venga gravemente compromessa da una malattia prevenibile con un vaccino piuttosto che dal vaccino stesso (1).
Senza le vaccinazioni si conterebbe un numero enormemente più elevato di malati e di morti: basti pensare che il vaccino per il morbillo può dare un’encefalite in 1 caso su 1 milione, mentre il non vaccinarsi può portare alla stessa complicanza in 1 caso ogni 2.000 o alla morte in 1 caso ogni 3.000. Un altro esempio è rappresentato dalla poliomielite che portava a paralisi nell’1% dei casi e a morte nel 5-15%, percentuali che, invece, con il vaccino attuale sono state azzerate (2).
1. World Health Organization (WHO). Vaccines and immunization: Myths and misconceptions
2. EpiCentro (ISS). Le reazioni avverse alla vaccinazione e i rischi delle malattie infettive prevenibili