Introduzione
Con il termine menopausa maschile, o andropausa, si intende la riduzione della produzione di ormoni androgeni da parte dei testicoli, cioè delle gonadi maschili, legata all'età. Più in particolare nella andropausa si riscontra una riduzione della produzione del principale di questi ormoni: il testosterone.
L'andropausa e la menopausa femminile sono fenomeni simili dovuti alla fisiologica riduzione degli ormoni sessuali legata all'età ma si presentano in maniera diversa negli uomini e nelle donne.
La menopausa femminile riguarda tutte le donne e si rende evidente con la cessazione delle mestruazioni. In genere, si verifica dopo i 50 anni di età quando termina la produzione di ovociti e di ormoni estrogeni.
Negli uomini, invece, la ridotta produzione di testosterone e degli altri ormoni androgeni da parte dei testicoli è un processo graduale e variabile da soggetto a soggetto. La produzione di testosterone inizia a ridursi a partire dai 30-40 anni e continua a scendere a un ritmo di circa lo 0,8% - 1% ogni anno. A 50 anni un uomo in media produce il 40% del testosterone che produceva a 20 anni. I primi effetti della riduzione ormonale si possono iniziare a manifestare tra i 40 e i 50 anni ma è soprattutto tra i 60 e i 70 anni che si percepiscono i cambiamenti determinati dal calo del testosterone.
L'andropausa, quindi, è la conseguenza di un processo che può durare decenni, motivo per cui la diagnosi di andropausa viene effettuata quando il fenomeno è in fase già avanzata. Molti uomini, infatti, non si rendono conto del progressivo calo del testosterone e degli altri ormoni androgeni se non quando si manifestano i primi sintomi.
Nelle donne, invece, la menopausa si rende evidente con la fine del ciclo mestruale ed è, quindi, immediatamente identificata.
Sintomi
Sebbene l'andropausa sia un processo particolarmente lento comporta delle modifiche che, in genere, vengono percepite quando il fenomeno è in stato avanzato. I sintomi possono riguardare la sfera sessuale, il comportamento, il sistema circolatorio e nervoso e cambiamenti fisici.
In particolare, si possono verificare:
- calo del desiderio sessuale
- riduzione delle erezioni mattutine
- disfunzione erettile
- senso di stanchezza
- sbalzi di umore e irritabilità
- scarsa capacità di concentrazione
- cambiamenti nell’attitudine e nell’approccio alla vita
- depressione
- insonnia
- declino cognitivo (declino della capacità di ragionamento e di memoria)
- aumento della sudorazione
- aumento del rischio di malattie cardiache
- riduzione della massa e del tono muscolare
- obesità addominale e aumento dei depositi di grasso
- ginecomastia (sviluppo anomalo delle mammelle)
- riduzione della massa ossea
Cause
Non si conoscono le cause specifiche che determinano l'insorgere dell'andropausa. L'inizio e l'intensità del fenomeno dipendono da una maggiore o minore predisposizione della persona. Anche la progressione più o meno veloce dell'andropausa è principalmente influenzata da fattori soggettivi, ambientali e, soprattutto, dallo stile di vita. Vi sono, comunque, particolari situazioni e stili di vita che possono contribuire ad anticipare l'insorgere dell'andropausa come pure a facilitarne la progressione.
Le cause che incidono in modo significativo includono:
- obesità
- sindrome metabolica (ovvero l’alterazione di alcuni fattori metabolici compreso il sovrappeso)
- diabete mellito
- ipercolesterolemia (elevati livelli di colesterolo nel sangue)
- ipertensione (pressione arteriosa alta)
- malattie cardiovascolari
- insufficienza renale cronica
- sindrome delle “apnee ostruttive del sonno”
- depressione
- abitudine al fumo
- abuso di sostanze alcoliche
- sedentarietà
Diagnosi
La diagnosi di andropausa si basa su una attenta analisi dei sintomi effettuata dal medico curante che ne valuta l'entità e, se lo ritiene necessario, prescrive analisi del sangue per misurare i livelli del testosterone e una visita specialistica presso un andrologo.
Il dosaggio dei livelli di testosterone nel sangue comprende il testosterone totale, che include il testosterone legato a una proteina di trasporto (SHBG) ed è il 60% circa del testosterone totale, il testosterone legato all'albumina (il 40%) e il testosterone libero (il 2%). Inoltre la produzione di testosterone varia nel corso della giornata, con un picco al mattino (pulsatilità). Dal punto di vista dell'attività biologica, solo il testosterone legato all'albumina e quello libero sono biologicamente attivi.
Nell'andropausa, i livelli di testosterone libero nel sangue si riducono, la concentrazione della SHBG aumenta e i livelli delle gonadotropine ipofisarie (LH e FSH) aumentano gradualmente come conseguenza della ridotta produzione del testosterone e della diminuita fertilità maschile.
In considerazione della pulsatilità della produzione di testosterone, ai fini di una valutazione corretta, il dosaggio del testosterone nel sangue dovrebbe essere ripetuto più volte per un periodo sufficientemente lungo in modo da poter calcolare un valore medio nel tempo.
In generale, bassi livelli di testosterone totale non sono necessariamente indice di andropausa mentre è più indicativo il dosaggio del testosterone libero e la valutazione della sintomatologia clinica.
Terapia
Le cure disponibili, se il medico le ritiene necessarie, prevedono la somministrazione di testosterone, con iniezioni intramuscolari o compresse. Considerando che si tratta di una terapia ormonale è importante sottoporsi a controllo periodico per la valutazione dello stato della prostata, eseguendo analisi del sangue e visite da un urologo.
Prevenzione
Per ritardare il calo del testosterone e, quindi, l'insorgenza dell'andropausa è importante adottare uno stile di vita salutare, introducendo nella quotidianità comportamenti che incidono in modo significativo sulla qualità della vita:
- seguire un’alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di verdura e frutta
- idratarsi in maniera adeguata (i noti “due litri di acqua al giorno”)
- praticare attività fisica costante e non stressante, sia per contrastare la riduzione della massa muscolare, sia per tenere sotto controllo i livelli di massa grassa, soprattutto addominale
- evitare gli eccessi alimentari
- smettere di fumare
- ridurre l’assunzione di alcool
- ridurre, ove possibile, le situazioni di stress
- cercare occasioni di socializzazione
- tenere sotto controllo fattori di rischio “vascolare” come ipertensione arteriosa, diabete, eccesso di peso, dislipidemia (ipercolesterolemia)
Infine, ma altrettanto importante e fondamentale, è necessario programmare delle visite annuali di controllo presso un urologo.
Link approfondimento
Mayo Clinic. Male menopause: Myth or reality? (Inglese)
Qaseem A, Horwitch CA, Vijan S, Etxeandia-Ikobaltzeta I, Kansagara D; Clinical Guidelines Committee of the American College of Physicians, Forciea MA, Crandall C, Fitterman N, Hicks LA, Lin JS, Maroto M, McLean RM, Mustafa RA, Tufte J. Testosterone Treatment in Adult Men With Age-Related Low Testosterone: A Clinical Guideline From the American College of Physicians. Annals of Internal Medicine. 2020; 172(2): 126-133
Prossimo aggiornamento: 08 Settembre 2024