Introduzione

Candidosi o candidiasi

La candidosi o candidiasi è un'infezione causata da un fungo appartenente alla famiglia dei saccaromiceti, la candida albicans, presente ovunque nell'ambiente e in grado di riprodursi (replicarsi) dando luogo a delle colonie (Video).

Normalmente, non provoca disturbi (sintomi) rilevanti a carico delle mucose colonizzate (bocca, porzione terminale dell'intestino e mucose genitali) in quanto è adeguatamente controllata dal sistema di difesa dell'organismo (sistema immunitario) e dalla presenza di batteri “innocui” (lattobacilli).

In condizioni che portano ad una alterazione del micro-ambiente come, ad esempio, una terapia antibiotica o cortisonica prolungata, l'uso inadeguato di detergenti intimi, situazioni di stress o alterazioni metaboliche (diabete mellito), la candida può crescere in maniera incontrollata, formando striature biancastre, pruriginose a livello della bocca (il cosiddetto mughetto), della vagina (candidosi vaginale), del glande (molto raramente) o dell’apparato intestinale.

Nelle gravi forme di indebolimento del sistema di difesa dell'organismo (immunodeficienza), includendo l’AIDS, o la grave malnutrizione, la candida può estendersi all'esofago, allo stomaco, all'intestino e ad altri organi (candidosi muco-cutanea generalizzata).

Le candidosi, pertanto, possono variare da infezioni locali a carico delle mucose sino ad infezioni generalizzate (sistemiche) ed invasive, estremamente gravi in persone con le difese immunitarie deboli (immunocompromesse).

Le candidosi invasive rappresentano una delle maggiori cause di mortalità nelle persone che hanno gravi carenze dei globuli bianchi (neutropenie) o tumori in fase avanzata.

In particolare, la candidosi generalizzata con candidemia si colloca al 4° posto come complicazione infettiva nelle gravi malattie del sangue (patologie ematologiche), con una percentuale di mortalità maggiore del 50%.

In tale contesto, risulta spesso difficile accertare la malattia in fase iniziale (diagnosi precoce) in quanto in molti casi l'infezione non causa disturbi (sintomi) specifici e le ricerche sul sangue (emocolture) sono frequentemente negative.

Poiché l’evoluzione della candidosi (prognosi) può essere sfavorevole nelle fasi avanzate dell’infezione, una cura antifungina intrapresa prima possibile (precoce) può essere decisiva.

Sintomi

L’infezione da candida si manifesta, generalmente, con la comparsa di striature evidenti, biancastre e pruriginose, a livello della mucosa interessata (Video).

L’infezione a livello vulvo-vaginale e del glande può determinare anche bruciore urinario e dolore durante i rapporti sessuali.

La candidosi della bocca (cavo orale), definita anche “mughetto”, può colpire la lingua, il palato duro e molle e l’arco tonsillare.

Nei casi più gravi, il coinvolgimento della mucosa dell’esofago determina dolore e difficoltà nella deglutizione, mentre a livello gastro-intestinale possono comparire disturbi (sintomi) tipici delle gastriti (bruciore, senso di pienezza e contrazione dello stomaco) e delle entero-coliti (meteorismo, spasmi dolorosi della parete intestinale e diarrea).

Nel caso di candidosi muco-cutaneo generalizzata con candidemia può essere presente anche febbre, moderata o elevata, ed un marcato stato di debolezza (prostrazione).

I disturbi (sintomi) causati dall'infezione possono durare diversi giorni o settimane e, se non adeguatamente curati, tendono a persistere a lungo, particolarmente nelle persone con le difese immunitarie indebolite (immunodepresse).

Cause

La candida è presente ovunque nell'ambiente e normalmente vive sulla pelle e sulle mucose dell’organismo.

In particolari condizioni che portano ad una alterazione del microambiente delle mucose come, ad esempio, una terapia antibiotica prolungata, l’uso inadeguato di detergenti intimi, situazioni di stress o alterazioni metaboliche (diabete mellito), la candida può svilupparsi e causare disturbi.

Ciò può avvenire anche nei casi di debolezza del sistema di difesa dell’organismo (immunodeficienza) causati da malnutrizione, malattie croniche, inclusi i tumori, infezioni virali quali l’HIV/AIDS, il morbillo e l'influenza.

La candida può essere trasmessa in occasione di baci profondi o rapporti sessuali non protetti dal preservativo maschile (condom) o femminile (femidom) ma non necessariamente dà luogo ad una infezione che provoca disturbi (sintomi).

Se l’infezione si manifesta a livello degli organi genitali è comunque opportuno limitare i rapporti sessuali (per evitare di aggravare i sintomi) e usare il preservativo per evitare la trasmissione del fungo al/alla partner.

Diagnosi

In presenza di disturbi (sintomi) o di lesioni locali che facciano sospettare una candidosi, occorre sottoporsi ad una visita di controllo presso il medico di base o il medico specialista (dermatologo, ginecologo) che accerterà (diagnosi) la malattia osservando le aree colpite, identificando il fungo al microscopio ottico o mediante un esame colturale effettuato prelevando del materiale con un tampone.

L'identificazione della candida con il microscopio ottico è effettuata mediante l'osservazione diretta del materiale sospetto.

L'esame colturale da tampone consiste, invece, nel prelevare il materiale da analizzare con un tamponcino, seminarlo in appositi terreni contenenti sostanze idonee a far sviluppare la candida e, dopo alcuni giorni, verificare se le spore e le colonie siano cresciute.

L’accertamento delle candidosi invasive si basa sui disturbi rilevati dal medico nel corso della visita (evidenze cliniche), su esami strumentali come, ad esempio, la gastroscopia e la colposcopia, e sulla ricerca del fungo nel sangue verificando la sua eventuale crescita in laboratorio (emocoltura).

Poiché le emocolture risultano frequentemente negative, è importante eseguire contemporaneamente nei campioni di sangue le analisi (test) per la ricerca delle proteine del fungo (antigeni della candida) e i test molecolari per la ricerca del materiale genetico (DNA).

Terapia

Una volta accertata (diagnosticata), l’infezione da candida può essere curata con farmaci specifici ad azione anti-micotica (imidazolici, nistatina, ciclopiroxolamina, amfotericina B) per un periodo variabile tra pochi giorni e più settimane.

A seconda della gravità e della distribuzione delle lesioni, i farmaci possono essere presi per bocca (via orale) o per uso locale mediante l’applicazione di creme, ovuli/candelette vaginali, soluzioni o gel medicati.

Una cura intensiva per iniezione (via iniettiva), da effettuarsi preferibilmente in ospedale, può essere necessaria nei casi più gravi, quando l’infezione colpisce più organi (candidosi muco-cutanea generalizzata) o se è presente una candidemia.

Nel caso di interessamento degli organi sessuali, la cura può essere, inoltre, somministrata in via preventiva anche al/alla partner sessuale.

Prevenzione

La candida, in genere, è presente (colonizza) sulle mucose dell’organismo e vive in equilibrio con altri microorganismi, come ad esempio i lattobacilli, che normalmente vi abitano.

Per prevenire un’infezione locale, quindi, è necessario privilegiare abitudini igieniche e prodotti di pulizia personale che non modifichino, o danneggino, il microambiente locale e non rompano l’equilibrio esistente che impedisce lo sviluppo della malattia.

Altrettanto importante è seguire uno stile di vita sano, limitando fumo e bevande alcoliche e riducendo le occasioni di stress psico-fisico che influenzano negativamente il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario).

Lo stato di debolezza del sistema di difesa del corpo (immunodeficienza), che può verificarsi nelle malattie persistenti (croniche), inclusi i tumori, o nell'infezione da virus dell’immunodeficienza umano (HIV), può essere adeguatamente combattuto mediante l’attenta e puntuale assunzione delle cure prescritte dal medico per tali malattie.

Per evitare di ammalarsi, inoltre, è opportuno l’impiego del preservativo maschile (condom) o femminile (femidom) nei rapporti sessuali con persone che non si conoscano o qualora siano presenti segnali che facciano sospettare un’infezione a livello degli organi genitali.

Complicazioni

In assenza di cure, le alterazioni e i disturbi (sintomi) causati dall'infezione da candida tendono a permanere per lungo tempo a livello delle mucose colpite, determinando uno stato di infiammazione cronica che può creare danni rilevanti nelle parti infette ed estendersi alle zone circostanti.

Inoltre, se è presente uno stato di indebolimento del sistema di difesa dell’organismo (immunodeficienza) causato da una malattia persistente (cronica) o dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), l’infezione può diffondersi in tutto l’organismo dando luogo alla grave candidosi muco-cutanea generalizzata con candidemia (candidosi genralizzata).

Vivere con

L’infezione da candida richiede la somministrazione di cure prescritte dal medico e la verifica della scomparsa delle alterazioni e dei disturbi.

In caso di coinvolgimento degli organi genitali è opportuno limitare l’attività sessuale, per non aggravare i disturbi ed utilizzare il preservativo, maschile o femminile, per evitare la trasmissione del fungo candida.

Se l’infezione, locale o generalizzata, è associata ad uno stato grave di indebolimento del sistema immunitario causato da una malattia cronica o dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è essenziale controllare l’evoluzione della malattia osservando con cura le indicazioni del medico curante.

Le gravi forme di candidosi generalizzata richiedono il ricovero in ospedale per la somministrazione immediata di cure adeguate volte a evitare complicazioni potenzialmente mortali.

Bibliografia

Uniti contro l’AIDS (ISS). HIV e altre infezioni a sessualmente trasmesse

Prossimo aggiornamento: 06 Marzo 2022

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