Introduzione

Collasso

Per collasso si intende generalmente quella condizione cardiocircolatoria anomala, temporanea e improvvisa causata da un repentino calo della pressione arteriosa con conseguente momentanea riduzione di afflusso di sangue al cervello che si manifesta, con vertigine, confusione mentale, sudorazione, battito del cuore debole (valutabile dal polso), sensazione di debolezza molto intensa, in cui il paziente non riesce a mantenere la stazione eretta, ma è pienamente cosciente.

In alcuni casi si può verificare una perdita transitoria di coscienza (sincope o svenimento) di rapida insorgenza, generalmente di breve durata, autolimitante, determinata dal diminuito afflusso di sangue al cervello (da ipotensione, bradicardia, vasodilatazione, causate a loro volta da fattori posturali, nervosi, cardiaci) e caratterizzata da perdita di tono posturale (il soggetto cade) e un rapido ritorno a uno stato di coscienza normale.

Il collasso cardiocircolatorio si verifica in seguito all'interruzione, o alla diminuzione improvvisa, del flusso di sangue diretto al cervello e ad altri organi del corpo con calo repentino della pressione sanguigna (ipotensione) e conseguente alterazione dello stato mentale della persona, di breve durata. Le cellule cerebrali per funzionare correttamente necessitano del giusto apporto di sangue che fornisca loro ossigeno e nutrienti; quando tale flusso è ridotto, inadeguato, o interrotto, vanno incontro a sofferenza.

Il collasso cardiocircolatorio può verificarsi ad ogni età. Nella maggior parte dei casi non provoca alcuna conseguenza e il recupero è veloce. Tuttavia, se il collasso si manifesta per la prima volta dopo i 40 anni o se i disturbi (sintomi) comprendono dolore al petto, palpitazioni, respiro corto o mal di testa improvviso e acuto, anche quando la persona è seduta o sdraiata, occorre rivolgersi con urgenza a un centro medico perché è più probabile che esso sia legato a problemi di salute più gravi, come una malattia cardiaca o metabolica o un disturbo neurologico. Nelle persone anziane può essere frequentemente causato da disturbi cardiaci, pressione del sangue bassa. 

Nelle persone anziane può essere frequentemente causato da disturbi cardiaci, pressione del sangue bassa (ipotensione) o dall'effetto indesiderato di un farmaco.

Sintomi

Il collasso può essere preceduto da disturbi (sintomi prodromici o premonitori) che ne annunciano la comparsa quali:

  • confusione, capogiri o sensazione di vuoto alla testa
  • pallore
  • sudorazione
  • nausea o vomito
  • vertigini
  • mal di stomaco
  • debolezza
  • intorpidimento e formicolio
  • vista annebbiata
  • ansia e agitazione

Di solito, lo svenimento dura solo per un brevissimo periodo, da pochi secondi a uno o due minuti, e subito dopo la persona ritorna lentamente alla normalità. Uno stato di incoscienza prolungata o di confusione, e un recupero incompleto della persona possono indicare che la causa sia più complessa.

Cause

Il collasso cardiocircolatorio è caratterizzato da battito cardiaco irregolare, inadeguata perfusione dei tessuti dell’organismo, e da bassa pressione arteriosa (ipotensione). Rappresenta sempre una risposta del corpo a un momentaneo squilibrio fisiologico, che può derivare da varie condizioni che determinano una temporanea riduzione del flusso di sangue agli organi e al cervello. Tra le cause più frequenti di collasso e/o svenimento ci sono la sincope vasovagale, l'ipotensione, le crisi ipoglicemiche, l’ipotensione ortostatica, una esposizione eccessiva del corpo al calore, le terapie a base di famaci che determinano un abbassamento della pressione arteriosa, i disturbi cardiaci, l’uso di farmaci specifici, le reazioni allergiche.

Sincope vasovagale (SVV)

È la più comune causa di collasso fra i più giovani (nei ragazzi tra i 12 e 20 anni di età). Nel corso di una sincope vagale si assiste a una vasodilatazione periferica; il sangue tende a fluire verso gli arti, mentre si riduce il flusso sanguigno diretto al cervello e al cuore con conseguente rallentamento della frequenza cardiaca (bradicardia), diminuzione della pressione sanguigna e perdita dei sensi. È scatenata da stimoli fisici ed emozionali sgradevoli e intensi (ad esempio dolore fisico per un infortunio, spavento a seguito di una brutta notizia) o per la vista del sangue, (come durante un prelievo o per una ferita), da eccessiva disidratazione (come in caso di vomito ripetuto) o da una prolungata permanenza in posizione eretta. Insorge sempre in condizioni di riposo o in alcuni casi al termine di uno sforzo fisico intenso, ma non sopravviene mai durante lo sforzo fisico. La sincope vaso vagale si manifesta con una riduzione della frequenza cardiaca e/o abbassamento improvviso della pressione arteriosa. È solitamente preceduta da una serie di sintomi tipici – detti sintomi prodromici – che consentono a molti pazienti affetti da sincope vaso vagale di intuire l’imminente perdita dei sensi e porre in atto una serie di manovre fisiche utili a smorzarla sul nascere.

Collasso per Ipoglicemia

Il collasso per ipoglicemia è una delle più frequenti complicazioni della cura farmacologica del diabete si presenta a causa di un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue. Si può verificare, in questo caso, una crisi ipoglicemica, che è la fase che intercorre tra il momento in cui la glicemia scende sensibilmente al di sotto dei valori considerati normali (ipoglicemia) e quello in cui la glicemia risale, riportandosi alla normalità per effetto di un intervento terapeutico. Alla comparsa dei primi disturbi (sintomi) è possibile correggere l’ipoglicemia bevendo un succo di frutta o una tazza di caffellatte con fette biscottate oppure mangiando della frutta o un panino.

Ipotensione

L'ipotensione (bassa pressione arteriosa) può essere indotta da diversi fattori e può essere di tipo ortostatica, ossia causata dall'improvviso passaggio dalla posizione seduta o sdraiata, a quella eretta, può essere causata dall’assunzione di alcuni farmaci non adeguatamente dosati, come quelli impiegati per il trattamento dell’ipertensione, può essere legate a gravi reazioni allergiche, a traumi da ferita o da interventi chirurgici, in particolare se si sono verificate rilevanti perdite di sangue.

Colpo di calore (sincope da caldo)

Il colpo di calore può verificarsi quando il corpo è sottoposto a condizioni di temperatura elevata, (riceve una quantità eccessiva di calore) e non riesce a disperderlo all’esterno tramite la sudorazione (termoregolazione) come può accadere in caso di ridotta ventilazione e, soprattutto, elevata umidità dell’aria (maggiore del 60-70%) o ad esempio a causa di abbigliamento che non fa traspirare il corpo. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore evapora più lentamente e il calore corporeo non viene eliminato come dovrebbe.

Cause meno comuni di collasso

Le forme di collasso che si verificano con minor frequenza includono:

  • convulsioni, tra cui quelle cosiddette anossiche riflesse, che si verificano nei bambini piccoli con un rallentamento involontario della frequenza cardiaca. Durano di solito meno di un minuto e si risolvono spontaneamente; non sono pericolose e diminuiscono con il passare degli anni fino a sparire intorno ai 4-5 anni di età
  • problemi di circolazione legati ai vasi sanguigni diretti al cervello
  • condizioni neurologiche alterate, come il morbo di Parkinson

Fra le cause meno frequenti di collasso e svenimento si annoverano anche i disturbi cardiaci causati da valvulopatie, (alterazioni delle valvole cardiache) e da cardiomiopatie (patologie del muscolo cardiaco), le trombosi, i tumori cardiaci, la miocardite, l’embolia polmonare, l’infarto acuto del miocardio e l’insufficienza cardiaca, che possono provocare arresto cardiaco e portare anche alla morte.

Fattori di rischio

I principali fattori di rischio per il collasso sono:

Diagnosi

L’accertamento (diagnosi) del collasso cardiocircolatorio viene eseguito dal medico sulla base dei disturbi (sintomi) segnalati dalla persona, in particolare attraverso il racconto delle attività che si stavano svolgendo nel momento in cui si è verificato il malore.

Il medico dopo aver visitato la persona e aver chiesto se in famiglia si sono mai verificati casi di collasso (storia familiare), potrebbe prescrivere alcuni accertamenti tra cui:

Terapia

Le cure (terapie) per il collasso cardiocircolatorio dipendono dalla sua possibile causa. Possono consistere anche solo in una semplice osservazione da parte del medico di famiglia per verificare che vi sia un recupero completo. Talvolta, potrebbero essere necessarie terapie farmacologiche o un aiuto nella respirazione facendo inalare ossigeno al soggetto. Se la causa del collasso è l’assunzione di un farmaco, il medico potrebbe chiederne la sospensione, la riduzione della dose o la sostituzione con un altro medicinale.

Prevenzione

La persona che riesce ad avvertire un imminente svenimento deve, innanzitutto, cercare di rimanere calma e può eseguire degli esercizi di compressione isometrica in grado di attenuare o in alcuni casi risolvere i sintomi pre-sincopali. Queste manovre si basano sulla contrazione dei muscoli delle gambe o degli arti superiori al comparire dei sintomi, (ad esempio stringere un oggetto-solitamente una palla di gomma - nella mano dominante - con il massimo della propria forza, agganciare una mano all’altra, mantenendo le mani davanti a sé e tirando contemporaneamente verso l’esterno, o incrociare le gambe contraendo i muscoli di gambe e addome). L’attivazione conseguente di riflessi nervosi pressori può portare a un transitorio incremento della pressione sanguigna che, in genere, permette al soggetto di superare la crisi senza perdere conoscenza. È pur vero però, che anche quando si manifestano i sintomi prodromici, non sempre si ha modo e tempo di mettere in pratica le manovre preventive. Sarebbe però opportuno quantomeno limitare i rischi conseguenti alla perdita dei sensi. Motivo per cui si consiglia di: stendersi immediatamente a terra in posizione supina o su un divano con le gambe poste più in alto della testa, ad esempio sopra una sedia o contro un muro, oppure sedersi mettendo la testa tra le ginocchia. In questo modo il sangue può fluire meglio verso il cervello. Bisognerà rimanere in queste posizioni finché non ci si sentirà meglio e, al momento di alzarsi, si dovrà farlo lentamente. Non appena possibile, bisognerà recarsi dal medico per un controllo più accurato.

Come assistere una persona colpita da collasso

  • aiutarla a sdraiarsi a terra
  • sollevarle le gambe
  • slacciarle qualsiasi indumento stretto (cintura, cravatta, colletto, o altro)
  • rimanerle accanto finché non si sarà ripresa
  • farle bere acqua a temperatura ambiente, se non ha nausea né vomito

Prossimo aggiornamento: 26 Marzo 2027

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