Introduzione
Nausea e vomito sono disturbi molto frequenti negli adulti e nei bambini: mentre la nausea è quella sgradevole sensazione di malessere che spesso lo precede, il vomito è una reazione violenta che induce a espellere attraverso la bocca il contenuto dello stomaco.
Il vomito va distinto dal rigurgito, emissione del contenuto dello stomaco che non si associa a contrazioni forzate della muscolatura addominale.
Il vomito negli adulti, di solito, non è un segnale di qualcosa di grave. Nella maggior parte dei casi, quando sopraggiunge, non è necessario l'intervento del medico ma è sufficiente prendersi cura di se e rimanere a casa fino a che non si avverta un miglioramento.
Vomito negli adulti
Una delle cause più comuni di vomito negli adulti è un'infezione intestinale (gastroenterite), che dura di solito pochi giorni. Tuttavia, a volte il vomito può essere il segnale di un problema più serio e quindi richiedere l’intervento di un medico.
Quando chiedere l'aiuto di un medico
Se si è colpiti da questo fastidioso disturbo di solito non è necessario l'intervento del medico di famiglia. Se si avverte una sensazione di malessere intenso, però, è consigliabile consultarsi con il medico senza recarsi nel suo studio perché se il vomito fosse causato da una infezione, si potrebbero contagiare molto facilmente le persone presenti.
Nei casi veramente gravi è consigliabile chiamare telefonicamente il pronto intervento (118).
È opportuno chiamare il medico di famiglia quando:
- gli episodi di vomito si ripetono da più di 48 ore e non vi è alcun segno di miglioramento
- non si è in grado di trattenere liquidi nello stomaco
- si hanno gravi segni di disidratazione quali emissione di scarse quantità di urina di colore giallo carico o ambrato, presenza di sonnolenza, sensazione di stordimento o vertigini, disorientamento nell'anziano
- il vomito è di colore verde (questo significa che contiene bile e potrebbe essere il segnale di un blocco intestinale)
- il peso corporeo è diminuito da quando è iniziato il disturbo
- gli episodi di vomito si verificano frequentemente
Quando chiamare il pronto intervento
Il vomito può essere il segnale di un problema più grave e, in questo caso, deve essere trattato come un'emergenza. È importante chiamare telefonicamente il numero di pronto intervento (118) o farsi portare al più vicino pronto soccorso se:
- il mal di stomaco è violento e improvviso poiché potrebbe essere il segnale di un attacco di appendicite
- si ha un forte dolore al petto
- il vomito contiene sangue o ha il colore dei fondi di caffè
- il vomito si accompagna a dolore o a rigidità del collo e a febbre alta
- si avverte improvvisamente un forte mal di testa, in una forma diversa rispetto ai mal di testa da cui si è solitamente colpiti
- si è diabetici e si hanno episodi ripetuti di vomito, in particolare se per controllare il diabete si è curati con l'insulina
Inoltre, sarà necessario rivolgersi immediatamente al pronto intervento (118) qualora ci si accorga di aver ingerito una sostanza tossica.
Prendersi cura di se stessi a casa
Una delle prime regole da seguire in caso di episodi ripetuti di vomito è evitare la disidratazione, bevendo acqua a piccoli sorsi. Se l'acqua stimola il vomito si può provare con il tè al limone, in genere meglio accettato. Si possono anche mangiare piccole quantità di cibi solidi semplici (crackers salati, riso in bianco) che aiutano a tollerare l’introduzione dei liquidi e contribuiscono a ripristinare i sali persi.
Cause
Le cause più comuni di nausea e vomito negli adulti sono:
- un'infezione intestinale (molto probabile quando il vomito si accompagna a diarrea)
- gravidanza, specialmente durante le prime settimane le donne soffrono spesso di nausea e vomito
- emicrania, forte mal di testa pulsante che può durare da poche ore a giorni
- labirintite, disturbo dell’orecchio interno che provoca anche vertigini e giramento di testa
- cinetosi, nausea e vomito associati con viaggi in automobile, aereo, nave etc.
Il vomito negli adulti può dipendere anche da altri fattori:
- alcuni farmaci, come antibiotici e antidolorifici , possono avere come effetto indesiderato il vomito
- elevata assunzione di bevande alcoliche
- infezioni renali o calcoli renali
- ostruzione intestinale
- chemioterapia e radioterapia, poiché hanno come effetti collaterali il vomito
- infiammazione della cistifellea (colecistite acuta)
Vomito nei bambini
Il vomito è un disturbo molto frequente nei neonati e nei bambini. Nella maggior parte dei casi è il segnale di un’infezione intestinale, di solito causata da virus o batteri, che provoca anche diarrea. I disturbi possono essere fastidiosi ma, generalmente, è un malessere che scompare nel giro di pochi giorni. Tuttavia, se dura nel tempo, il vomito nei bambini può causare uno stato di disidratazione che va immediatamente curato. In casi più rari, può essere il segno di qualcosa di più grave come, ad esempio, una meningite.
Cosa fare
Ai primi segnali di vomito, si consiglia di tenere il bambino sotto osservazione. È buona norma non farsi prendere dall'ansia e agire secondo il proprio istinto di genitore. Se ci si sente particolarmente preoccupati e insicuri di riuscire a gestire la situazione, è preferibile chiamare il pediatra.
Se a provocare il vomito è un malessere intestinale, ma il bambino non mostra segni particolari di sofferenza, gioca ed ha appetito, può mangiare come al solito e deve bere con regolarità. Qualora, invece, il bambino sia molto irritabile, sofferente, o meno reattivo potrebbe avere un disturbo più grave e andrebbe consultato immediatamente il medico.
Quando richiedere l’intervento medico
Si consiglia di contattare il pediatra se:
- gli episodi di vomito sono continui e il bambino non è in grado di trattenere i liquidi nello stomaco
- il bambino mostra segni di disidratazione. I segnali della disidratazione possono includere bocca secca, pianto senza lacrime, sonnolenza e ridotta emissione di urina: i neonati potrebbero non bagnare il pannolino per più di tre ore mentre i bambini e gli adolescenti potrebbero non urinare per otto ore o più
- il vomito è verde o contiene sangue
- gli episodi di vomito si ripetono da più di un giorno
Quando chiamare il pronto intervento (118)
È necessario chiamare il numero di pronto intervento o andare immediatamente al più vicino pronto soccorso se:
- il vomito è improvviso e accompagnato da forti dolori di pancia
- il bambino si mostra irritabile o meno reattivo
- oltre al vomito sono presenti anche mal di testa, dolore /rigidità del collo, ed eruzioni cutanee
Curare il bambino a casa
Nella maggior parte dei casi, non è necessario chiamare il medico o andare in ospedale: prendersi cura del bambino a casa è la cosa migliore da fare. La regola più importante da osservare è farlo bere a sufficienza per evitare la disidratazione.
Se ad essere colpito dal vomito è un neonato, è possibile proseguire l'allattamento al seno o, in alternativa, l'allattamento artificiale. Se il bambino mostra segni di disidratazione, occorrerà fargli bere molti liquidi. È consigliabile chiedere al medico curante o al farmacista di fiducia se sia il caso di somministrargli una soluzione di reidratazione orale. Si tratta di una polvere contenente zucchero e sali minerali da sciogliere in acqua, che aiuta a reintegrare i liquidi e le sostanze perse con il vomito e la diarrea. Qualora il bambino non riesca a trattenere nello stomaco la soluzione di reidratazione, è opportuno consultare il pediatra.
I bambini che hanno avuto ripetuti attacchi di vomito, devono bere liquidi, come l'acqua o il brodo leggero, a piccoli sorsi. Succhi di frutta e bevande gassose dovrebbero essere evitati fino a quando non saranno evidenti i segni di miglioramento. Se il bambino non è in uno stato di disidratazione e ha appetito, potrà mangiare come di consueto.
I bambini non dovrebbero andare all'asilo o a scuola fino a 48 ore dopo l'ultimo episodio di diarrea o vomito.
Le cause di vomito nei bambini
Gastroenterite
La gastroenterite è un'infezione che colpisce lo stomaco e l’intestino. Si tratta di una causa comune di vomito nei bambini e di solito dura un paio di giorni.
Allergie alimentari
Le allergie alimentari possono causare vomito nei bambini come pure provocare altri disturbi (sintomi) tra cui prurito, eruzione cutanea (orticaria), gonfiore del viso, della zona intorno agli occhi, delle labbra, della lingua e del palato.
Nel sospetto che alcuni alimenti possano essere responsabili dell’insorgenza del vomito, si consiglia di consultare il pediatra di famiglia per gli accertamenti necessari ad accertare (diagnosticare) una possibile allergia alimentare.
Altre infezioni
Il vomito a volte può essere un disturbo (sintomo) che segnala la presenza di un'infezione diversa dalla gastroenterite come, ad esempio, un’infezione delle vie urinarie o dell'orecchio medio (otite), una polmonite o una meningite. Se si ha il sospetto anche solo di una delle malattie menzionate, e si osservano oltre al vomito altri disturbi quali febbre e irritabilità, si consiglia di contattare il pediatra.
Appendicite
L'appendicite è un'infiammazione di una parte dell’intestino, l'appendice, che provoca forti dolori di pancia che peggiorano nel tempo. Il vomito può essere uno dei sintomi che svela questo disturbo che richiede un intervento immediato.
Se un bambino ha un dolore di pancia insistente e che peggiora nel tempo, bisogna rivolgersi al pediatra di famiglia o al pronto intervento con urgenza.
Nella maggior parte dei casi, l'appendice dovrà essere rimossa chirurgicamente il più presto possibile.
Avvelenamento
L’ingestione accidentale di una sostanza velenosa può indurre il bambino a vomitare. Nel caso dovesse accadere, occorre intervenire immediatamente chiamando il proprio medico o portando il bambino al più vicino pronto soccorso.
Le cause di vomito nei neonati
Le cause che inducono il neonato a vomitare sono molteplici fra cui:
- gastroenteriti
- allergie alimentari o intolleranza al latte
- reflusso gastroesofageo, disturbo provocato dalla risalita del contenuto dello stomaco nell'esofago e nella gola. In questo caso si parla di rigurgito piuttosto che di vomito perché l’emissione del contenuto dello stomaco non si associa a contrazioni forzate della muscolatura addominale
- stenosi pilorica congenita, condizione presente alla nascita che provoca difficoltà del passaggio del contenuto dallo stomaco nell'intestino. Il vomito in questo caso è tipicamente “a getto”
- foro della tettarella del biberon troppo grande, in questa situazione il bambino deglutisce più latte del dovuto
- ingestione accidentale di sostanze velenose
- ernia strozzata, in questo caso il bambino vomita spesso, piange ed ha forti dolori, situazione che richiede un intervento medico/chirurgico urgente
- intussuscezione, ripiegamento di una parte dell'intestino all'interno di un altro segmento. Provoca dolori forti e improvvisi, il bambino mostra irritabilità, attacchi di pianto improvviso e vomito. Anche in questo caso è indispensabile un intervento medico/chirurgico urgente
Prossimo aggiornamento: 22 Marzo 2024