Introduzione
La fenilchetonuria (PKU) è una malattia ereditaria rara, potenzialmente grave, causata dall'accumulo dell'aminoacido fenilalanina nel sangue e nel liquido cefalorachidiano (vale a dire il liquido che circonda il cervello e il midollo spinale). La complicanza più grave è un serio ritardo mentale.
L'alterazione riguarda il gene che contiene le informazioni per la produzione della fenilalanina idrossilasi (PAH), un enzima che si trova nel fegato e converte la fenilalanina in tirosina che, a sua volta, è il precursore di diverse molecole importanti per la funzione del sistema nervoso.
La fenilchetonuria è una malattia a trasmissione autosomica recessiva, cioè entrambi i genitori hanno un'alterazione in uno dei due geni per la fenilalanina idrossilasi e non sono affetti dalla malattia. La presenza di entrambi i geni alterati in un figlio causa la malattia.
La carenza dell'enzima PAH causa accumulo della fenilalanina e dei suoi derivati e una ridotta sintesi di tirosina, compromettendo il normale sviluppo e funzionamento del sistema nervoso centrale.
Sulla base della concentrazione ematica di fenilalanina, si distinguono tre forme di malattia:
- fenilchetonuria classica (PKU), livelli molto elevati di fenilalanina nel sangue (maggiore di 16 mg/dl)
- PKU lieve, livelli intermedi di fenilalanina nel sangue (compresa tra 10 e 16 mg/dl)
- iperfenilalaninemia (HPHE) persistente, livelli bassi di fenilalanina nel sangue (inferiore a 10 mg/dl)
La fenilchetonuria è stata la prima malattia del metabolismo a essere scoperta (Folling 1934).
La PKU interessa circa 50.000 persone in tutto il mondo, anche se questo numero è piuttosto variabile. In Europa, ad esempio, la stima è di 1 neonato ogni 10.000 nati.
L'unica forma di prevenzione è l'eliminazione dell'aminoacido fenilalanina dalla dieta. Per questo motivo, le persone con diagnosi di fenilchetonuria - neonati, bambini e adulti - devono seguire per tutta la vita una dieta che limiti gli alimenti che contengono fenilalanina.
Dal 1964 nei paesi occidentali sono eseguiti controlli (screening) subito dopo la nascita per riconoscere, già nei primi giorni di vita, la PKU e altre malattie che richiedono cure adeguate e tempestive fin dai primi mesi di vita per evitare e/o ridurre gravi problemi di salute.
In Italia, la fenilchetonuria è inserita nell'elenco delle malattie rare esenti dal costo del ticket (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017, Allegato 7) con il codice RCG040, che fa riferimento al gruppo "Difetti congeniti del metabolismo e del trasporto degli aminoacidi".
Informazioni su Centri di diagnosi e cura, Associazioni di pazienti ecc., possono essere ricevute contattando il Telefono Verde Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità (TVMR) al numero 800.89.69.49. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00. Le persone sorde possono contattare il servizio scrivendo al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
A livello europeo, la fenilchetonuria è studiata all'interno di MetabERN, la Rete di riferimento europea per le malattie metaboliche ereditarie (dall'inglese European Reference Network for Hereditary Metabolic Diseases) dedicata alle malattie metaboliche rare. Scopo della Rete è di armonizzare e attuare le migliori pratiche cliniche e di diagnosi, migliorare l'equità delle prestazioni di assistenza negli Stati membri, ridurre i tempi di diagnosi, offrire formazione e istruzione specialistica, sviluppare servizi di sanità elettronica, sviluppare linee guida per l'assistenza, promuovere la ricerca traslazionale e clinica e condividere dati di alta qualità.
Sintomi
I disturbi (sintomi) della fenilchetonuria dipendono dalla tossicità della fenilalanina e dei suoi derivati nel sistema nervoso centrale, perché queste molecole passano la barriera ematoencefalica causando, nelle fasi dello sviluppo del cervello, un danno che porta al ritardo mentale. Inoltre la mancata produzione delle altre molecole derivate dalla fenilalanina causa altri segni neurologici e alterazioni della pelle.
Inizialmente, i neonati con la fenilchetonuria (PKU) non hanno alcun sintomo. Tuttavia, se non curati, essi sviluppano i segni della fenilchetonuria entro pochi mesi.
I segni e i sintomi della fenilchetonuria possono essere lievi o gravi e possono includere:
- odore di muffa nell'alito, nella pelle o nelle urine, causato dagli alti livelli di fenilalanina nel corpo
- problemi neurologici, che possono includere convulsioni ed epilessia
- eczema, ossia eruzioni sulla pelle
- pelle, capelli e occhi più chiari rispetto ai fratelli che non hanno la malattia, la fenilalanina è coinvolta nella produzione di melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle e dei capelli
- microcefalia, vale a dire testa di dimensioni troppo piccole
- iperattività
- disabilità intellettuale
- sviluppo ritardato
- problemi del comportamento, emotivi e sociali
- disturbi psichiatrici
Gravità della malattia
La forma più grave della malattia è chiamata fenilchetonuria classica. In questa forma l'enzima fenilalanina idrossilasi (PAH), necessario per trasformare la fenilalanina, è assente o notevolmente ridotto. Ciò determina alti livelli di fenilalanina nel sangue e gravi danni cerebrali.
Nelle forme lievi o moderate, l'enzima mantiene alcune delle sue funzioni. I livelli di fenilalanina, quindi, non sono così alti e il rischio che si verifichino significativi danni celebrali è minore. Nonostante ciò, la maggior parte dei bambini con fenilchetonuria necessita, comunque, di una dieta controllata per prevenire la disabilità intellettiva e le altre complicazioni.
Gravidanza e fenilchetonuria
La gravidanza nelle donne con la fenilchetonuria deve essere attentamente programmata e monitorata per evitare la fenilchetonuria materna. Alti livelli di fenilalanina nel sangue della donna in gravidanza possono, infatti, determinare ritardo di crescita intrauterina e malformazioni fetali, o causare un aborto spontaneo. È fondamentale che la donna con la fenilchetonuria segua una dieta molto controllata e uno stretto controllo clinico e biochimico prima e durante tutta la gestazione. Anche le donne con forme meno gravi di fenilchetonuria, devono seguire la dieta durante la gravidanza per non rischiare danni al feto. I figli delle gestanti con livelli di fenilalanina alti possono presentare complicazioni già subito dopo la nascita, a prescindere dal fatto che venga ereditato o meno il gene difettoso.
Le complicazioni possono includere:
- basso peso alla nascita
- ritardo nello sviluppo
- anomalie facciali
- testa dalle dimensioni anormalmente ridotte
- problemi cardiaci
- disabilità intellettuale
- problemi comportamentali
Cause
La fenilalanina è un aminoacido essenziale, cioè non viene prodotto dalle cellule ma viene assimilato dagli alimenti proteici. Tra le principali fonti alimentari le uova, il fegato, le carni di pollo e manzo, il latte, la soia e il dolcificante aspartame. La fenilalanina viene utilizzata anche nella produzione di alimenti e bevande e venduta come integratore nutrizionale.
La fenilchetonuria è causata da un difetto genetico della produzione della fenilalanina idrossilasi (PAH), un enzima che si trova nel fegato e converte la fenilalanina in tirosina, che a sua volta, è il precursore di diverse molecole importanti per la funzione del sistema nervoso.
La fenilchetonuria è una malattia genetica autosomica recessiva. Autosomica significa che il gene mutato non si trova sui cromosomi sessuali X e Y; recessiva significa che per sviluppare la malattia il figlio deve ereditare il cromosoma difettoso sia dalla madre sia dal padre.
Affinché si manifesti la fenilchetonuria, dunque, una persona deve ereditare 2 copie mutate del gene PAH: una copia mutata da ognuno dei due genitori. Se una persona eredita una copia mutata e una normale non sviluppa la malattia ma è un portare sano. I genitori portatori di una copia mutata del gene e di una normale non sviluppano, quindi, la malattia; tuttavia, a ogni gravidanza hanno il 25% di probabilità di trasmettere la fenilchetonuria al nascituro.
La mutazione che causa la fenilchetonuria determina l'assenza o la riduzione dell'enzima fenilalanina idrossilasi, necessario per il metabolismo della fenilalanina.
Di conseguenza, una persona con PKU che assume cibi contenenti proteine, o il dolcificante artificiale aspartame, va incontro a un accumulo pericoloso di fenilalanina e, quindi, a seri problemi di salute.
Diagnosi
La fenilchetonuria può essere facilmente diagnosticata nei neonati mediante specifiche analisi del sangue (quali il test di Guthrie o un altro test analogo) che si effettuano con il prelievo di una goccia di sangue dal tallone del neonato. Il basso costo e la larga applicazione di questi esami alla nascita fa sì che l’analisi molecolare venga effettuata solo nelle famiglie a rischio, permettendo così di diagnosticare la fenilchetonuria prima che si manifesti attraverso sintomi o segni.
Se è confermata la presenza della fenilchetonuria è necessario iniziare immediatamente la terapia (dieta controllata ed esami regolari del sangue) per ridurre il rischio di gravi complicazioni. Con una diagnosi precoce, nei primi giorni di vita, e la cura adeguata, la maggior parte dei bambini con la fenilchetonuria è in grado di vivere una vita sana.
Terapia
La terapia della fenilchetonuria è rappresentata essenzialmente dalla dieta che va iniziata il più precocemente possibile e deve essere mantenuta per tutta la vita, specialmente nelle donne in età fertile.
La cura per la fenilchetonuria include:
- dieta con apporto molto limitato di proteine per tutta la vita
- utilizzo di uno speciale integratore alimentare (formula PKU), per tutta la vita per garantire l'apporto di una quantità sufficiente di proteine senza fenilalanina e di sostanze nutritive indispensabili per la crescita e la salute in generale
- consumo delle quantità necessarie di fenilalanina, la quantità di fenilalanina ritenuta sicura per l'organismo differisce per ogni persona con PKU e può variare nel tempo. Solo il medico può determinare la quantità corretta da assumere attraverso l'esame del diario alimentare, dei grafici di crescita e dei livelli di fenilalanina nel sangue
- controllo dei livelli di fenilalanina nel sangue, specialmente nelle fasi di crescita dell'infanzia e in gravidanza
- test che valutano la crescita, lo sviluppo e la salute
Quali cibi evitare
Poiché la quantità di fenilalanina che una persona con fenilchetonuria può consumare in sicurezza è molto bassa, è fondamentale evitare tutti i cibi ad alto contenuto proteico, come:
- latte
- uova
- formaggio
- noccioline
- semi di soia
- fagioli
- pollo
- manzo
- maiale
- pesce
- patate, cereali e altre verdure contenenti proteine
Inoltre, è fondamentale evitare molte bibite dietetiche e altre bevande contenenti aspartame. L'aspartame è un dolcificante artificiale a base di fenilalanina.
È anche importante fare attenzione ad alcuni farmaci, che possono contenere aspartame, e ad alcune vitamine o altri integratori che possono contenere aminoacidi: in questi casi è sempre opportuno verificare la composizione dei prodotti da banco e dei farmaci, chiedendo al medico curante o al proprio farmacista.
Formula speciale per persone con fenilchetonuria (PKU)
A causa della dieta controllata, le persone con PKU hanno bisogno di assumere sostanze nutritive essenziali attraverso un integratore nutrizionale, privo di fenilalanina, che contenga proteine e altri nutrienti in una forma sicura. Poiché sia le normali formule di latte per lattanti, sia il latte materno contengono fenilalanina, i bambini con PKU devono assumere formule alimentari prive di fenilalanina. La formula può essere miscelata con una piccola quantità di latte materno o normali prodotti per neonati per assicurare che il bambino riceva abbastanza fenilalanina da garantire uno sviluppo normale ma in quantità tali da non causare danni. Il dietologo può calcolare con attenzione la quantità di latte materno o artificiale da aggiungere alla formula alimentare senza fenilalanina. I bambini più grandi e gli adulti devono consumare quotidianamente, e per tutta la vita, prodotti specifici per soddisfare le esigenze nutrizionali.
La dose giornaliera di formula specifica per persone con fenilchetonuria è divisa tra pasti e spuntini, perché non va consumata tutta in una volta. Oltre alla formula, gli operatori sanitari potrebbero raccomandare altri integratori. Ad esempio, gli acidi grassi omega 3 come supporto per la coordinazione motoria e altri aspetti dello sviluppo.
Terapia con aminoacidi neutri
Un'altra possibile aggiunta alla dieta delle persone con fenilchetonuria (PKU) è un integratore chiamato terapia con aminoacidi neutri, in polvere o compresse. Questo integratore può bloccare l'assorbimento della fenilalanina e costituisce un'opzione di cura per gli adulti con PKU.
Farmaco per la fenilchetonuria (PKU)
L'autorità americana per il cibo e i farmaci (FDA, dall'inglese Food and Drug Administration) e il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) hanno approvato il farmaco a base del principio attivo sapropterina dicloridrato per la cura della PKU. Il farmaco agisce aumentando la tolleranza alla fenilalanina ed è usato in combinazione con la dieta speciale ma non funziona per tutti.
Nell'approvare la sapropterina, a causa della mancanza di sperimentazioni a lungo termine sull'efficacia del farmaco e sulla sua sicurezza, la FDA ha disposto la continuazione degli studi.
Sono in fase di sviluppo altri trattamenti, come l'mRNA e la terapia genica
Prevenzione
Le donne con fenilchetonuria (PKU) che desiderino una gravidanza possono prevenire i difetti alla nascita seguendo, o tornando a seguire, una dieta a basso contenuto di fenilalanina prima di avere una gravidanza. È importante che consultino il proprio specialista prima del concepimento.
Inoltre, le donne con la PKU, con un parente stretto o con un bambino con PKU possono beneficiare di una consulenza genetica prima di programmare una gravidanza. Un medico specializzato in genetica medica (genetista medico) aiuterà i genitori a capire meglio come la fenilchetonuria si trasmette attraverso l'albero genealogico e a determinare il rischio di avere un figlio con PKU.
Vivere con
Le persone con fenilchetonuria sanno che devono rispettare una dieta rigida e assumere la corretta dose di aminoacidi essenziali tre volte al giorno.
Il medico o il dietologo specializzato possono prescrivere la dieta speciale, apportare modifiche quando necessario, e offrire suggerimenti sulla gestione del regime alimentare.
Esistono in commercio versioni di alimenti comuni a basso contenuto proteico (come farina, riso e pasta) specificamente progettati per le persone con PKU; molti di essi sono disponibili con la prescrizione medica.
Le persone che seguono la dieta per la PKU non ricevono abbastanza nutrienti essenziali con gli alimenti; pertanto, devono aggiungere degli integratori specifici.
La necessità di un integratore alimentare e le scelte alimentari limitate possono rendere difficile la dieta per la fenilchetonuria, anche dal punto di vista psicologico, soprattutto per i giovani. Le famiglie devono impegnarsi nel cambiamento dello stile di vita dei figli con PKU perché è l'unico modo per prevenire la comparsa di gravi problemi di salute.
Bibliografia
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van Wegberg AMJ, MacDonald A, Ahring K et al. The complete European guidelines on phenylketonuria: diagnosis and treatment. Orphanet Journal of Rare Diseases. 2017; 12(1):162
Link approfondimento
Mayo Clinic. Phenylketonuria (PKU) (Inglese)
NHS. Phenylketonuria (Inglese)
AISMME – Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche
AMMeC - Associazione Malattie Metaboliche Congenite Onlus
Cometa ASMME - Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie
APMMC - Associazione Prevenzione Malattie Metaboliche Congenite
Prossimo aggiornamento: 06 Dicembre 2024