Introduzione
La giardia è un parassita (protozoo flagellato) che infetta l'intestino di numerosi ospiti vertebrati, incluso l'uomo e varie specie animali, dove causa la malattia detta giardiasi. La specie che causa l’infezione nell'uomo è la giardia intestinalis, definita anche giardia lamblia o giardia duodenalis.
La trasmissione del parassita avviene per via oro-fecale, vale a dire per ingestione di alimenti, acqua contaminati da materiale fecale, ed è associata a diarrea e disidratazione.
La giardia è diffusa in tutto il mondo e rappresenta la più comune infezione parassitaria intestinale nei paesi industrializzati, come gli Stati Uniti e l'Europa.
La malattia colpisce soprattutto i bambini da 1 a 4 anni d'età, chi si reca in viaggio in paesi in via di sviluppo (è una delle principali cause della cosiddetta diarrea del viaggiatore), chi nuota in piscine o laghi contaminati, campeggiatori o escursionisti che bevono acqua di lago o di fiume senza averla prima depurata, chi pratica sesso orale-anale.
Le infezioni da giardia, di solito, si risolvono in poche settimane ma i problemi intestinali possono perdurare anche dopo la scomparsa dei parassiti.
Esistono diversi farmaci che sono generalmente efficaci contro la giardia ma i tempi di guarigione dipendono molto dalla risposta individuale: contro questo parassita la miglior difesa è la prevenzione.
Sintomi
L'infezione spesso non è accompagnata da alcun disturbo (sintomo), soprattutto quando ad essere colpiti sono adulti in buono stato di salute. Nella maggior parte dei casi i disturbi compaiono 1 o 2 settimane dopo l’infezione.
La giardiasi si manifesta più frequentemente come una gastroenterite acuta, con sintomi come:
- diarrea acquosa e maleodorante
- crampi o dolori addominali
- flatulenza (produzione di gas dall’intestino)
- nausea
- perdita di appetito
- stanchezza
Altri disturbi meno comuni includono prurito della pelle, orticaria, gonfiore dell'occhio e delle articolazioni.
La giardiasi può causare anche perdita di peso e mancato assorbimento di grassi, lattosio, vitamina A e vitamina B12. Altre volte, invece, causa disturbi meno definiti, simili, ad esempio, a quelli dell'ernia iatale, dell'ulcera dello stomaco o delle colecistopatie.
La gravità dei disturbi dipende dallo stato di salute della persona; negli individui sani i disturbi legati alla giardiasi possono durare da 2 a 6 settimane. Occasionalmente, i sintomi possono persistere più a lungo, in questo caso i farmaci possono aiutare a ridurre la loro durata.
Cause
Il parassita vive nell'intestino dell'uomo e di molte specie animali. Prima dell'espulsione nell'ambiente con le feci, i parassiti producono una forma cistica (cisti), particolarmente resistente, che consente loro di sopravvivere nell'ambiente anche per lunghi periodi (mesi). Una volta ingerita dall'ospite, la cisti a livello dell'intestino si schiude e rilascia i parassiti. Quindi l'infezione si verifica per ingestione accidentale delle cisti del parassita. Ciò può verificarsi bevendo acqua contaminata, mangiando cibo contaminato o attraverso il contatto da persona a persona.
In dettaglio, si può essere colpiti dall'infezione:
- bevendo acqua contaminata
- ingerendo acqua contaminata, mentre si nuota in laghi, fiumi o piscine
- mangiando cibo lavato con acqua contaminata o maneggiato da una persona infetta
- toccando superfici che sono state precedentemente a contatto con una persona infetta
- praticando sesso orale-anale
È importante sottolineare che un numero rilevante di persone infette non sviluppa mai i disturbi ma contribuisce a diffondere il parassita emettendo cisti con le feci.
Si può contrarre la giardiasi anche ingerendo accidentalmente l'acqua di una piscina contaminata da feci di una persona infetta: le cisti di giardia, infatti, resistono al trattamento con il cloro normalmente utilizzato per la disinfezione delle acque delle piscine.
Il rischio di trasmissione dall'animale all'uomo (trasmissione zoonotica) è considerato basso, alla luce del fatto che i ceppi di giardia specifici per gli animali non sono infettivi per l'uomo. Tuttavia, poiché seppur raramente gli animali possono infettarsi con ceppi in grado di essere trasmessi all'uomo, è possibile ridurre il rischio di contagio osservando semplici misure igieniche, quali:
- lavarsi accuratamente le mani, dopo aver toccato le feci degli animali
- usare guanti o sacchetti di plastica per buttare le feci
- indossare guanti durante il giardinaggio
Sebbene chiunque possa contrarre l'infezione, le persone più a rischio sono:
- viaggiatori che si recano in paesi dove il parassita è endemico
- bambini (in particolare in età da pannolino) che frequentano strutture per la prima infanzia
- persone con un sistema immunitario indebolito
Il rischio di infezione aumenta se si beve acqua non sicura (ad esempio acqua non trattata o trattata in modo inadeguato proveniente da laghi, fontane, sorgenti o pozzi) o se si fa il bagno o si gioca in acque contaminate (ad esempio laghi, fiumi, sorgenti, stagni e torrenti) e si ingerisce accidentalmente acqua.
Diagnosi
Se si hanno feci molli, gonfiore addominale e nausea che durano da più di una settimana è consigliabile rivolgersi al proprio medico.
È importante informare il medico di eventuali viaggi in zone in cui questo parassita è sempre presente (endemico), o se si è nuotato in laghi o fiumi, o bevuto acqua da fonti aperte (acque di lago, fiume, torrente non depurate), per considerare il rischio di infezione da giardia.
La presenza di giardia viene accertata (diagnosticata) con un esame delle feci. Poiché l'emissione delle cisti con le feci è discontinua, si consiglia l'esame di almeno tre campioni prelevati in giorni differenti prima di considerare negativi i risultati.
Terapia
Quando i disturbi (sintomi) della giardiasi sono gravi o l'infezione persiste, i medici potrebbero prescrivere farmaci specifici:
- metronidazolo, antibiotico più comunemente usato per curare la giardiasi. Gli effetti indesiderati (effetti collaterali) possono includere nausea e sapore metallico in bocca. È sconsigliato bere alcolici durante l'assunzione di questo farmaco
- tinidazolo, farmaco che agisce come il metronidazolo e presenta effetti indesiderati simili, ma può essere somministrato in una singola dose
Non ci sono farmaci raccomandati per la giardiasi in gravidanza a causa dei possibili effetti negativi per il feto. Se i disturbi sono lievi, il medico può raccomandare di ritardare la cura fino a dopo il primo trimestre. Se, invece, il trattamento è necessario e non può essere rinviato, è opportuno discutere con il proprio medico la migliore opzione disponibile.
Mentre si segue la terapia per la giardiasi bisogna:
- bere molti liquidi per evitare la disidratazione
- evitare gli alcolici, che potrebbero interferire con gli antibiotici
- lavarsi spesso le mani, con acqua e sapone
- lavare indumenti e biancheria separatamente
- pulire quotidianamente tutte le superfici con le quali si viene a contatto, ad esempio i sedili del water, gli scarichi, i rubinetti, le maniglie delle porte
- evitare di preparare cibo per altre persone
- evitare di condividere asciugamani, posate e utensili
- astenersi dall’andare in piscina fino a 2 settimane dopo la fine dei disturbi
Prevenzione
La prevenzione è l'arma più efficace contro l'infezione da giardia (giardiasi).
Quando si viaggia in paesi dove l'igiene scarseggia, è fondamentale prestare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti:
- bere sempre acqua imbottigliata
- non bere bevande con ghiaccio
- non mangiare cibi crudi o poco cotti
- sbucciare sempre la frutta
- lavarsi sempre le mani, in particolare dopo essere andati in bagno e prima di mangiare
Gli escursionisti che intendono bere acqua presa da ruscelli o laghi, devono bollirla prima di berla. La bollitura, infatti, uccide il parassita.
Complicazioni
L'infezione da giardia non è quasi mai mortale nei paesi industrializzati, ma può causare disturbi (sintomi) persistenti e gravi complicazioni, specialmente nei neonati e nei bambini.
Le complicazioni più comuni includono:
- disidratazione, a causa di una grave diarrea
- malnutrizione, pericolosa per lo sviluppo fisico e mentale dei bambini
- intolleranza al lattosio, molte persone con infezione da giardia sviluppano intolleranza al lattosio (incapacità di digerire correttamente lo zucchero del latte). Questo problema può persistere a lungo dopo che l'infezione è stata eliminata
Bibliografia
EpiCentro (ISS). Giardia
Mayo Clinic. Giardia infection (giardiasis) (Inglese)
NHS. Giardiasis (Inglese)
Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna. Azienda Unità Sanitaria Locale Bologna. Cos’è Giardia
Link approfondimento
World Health Organization (WHO). Protozoan parasites (Cryptosporidium, Giardia, Cyclospora) (Inglese)
Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Parasites – Giardia (Inglese)
Prossimo aggiornamento: 17 Giugno 2023