Introduzione
L'infezione da HIV (human immunodeficiency virus, virus dell'immunodeficienza umana) tende a persistere nel tempo (infezione cronica) e per molti anni può non causare alcun disturbo (sintomo) ed essere individuata solo con specifiche analisi del sangue (leggi la Bufala).
L'accertamento (diagnosi) di un'eventuale infezione è necessario allo scopo di evitarne la trasmissione ad altre persone e consentire un rapido accesso alle cure in grado di prevenire la progressione dell'infezione e la comparsa dell'AIDS. Pertanto, chiunque abbia avuto comportamenti potenzialmente a rischio (leggi la Bufala) deve effettuare il test HIV nelle modalità raccomandate dal Ministero della Salute.
In particolare, l'accertamento dell’infezione da HIV si effettua mediante test altamente consolidati e standardizzati che ricercano nel sangue la presenza di anticorpi contro l’HIV-1 e HIV-2 (test di III generazione) o la presenza congiunta di anticorpi e dell’antigene p24 (test combinati di IV generazione).
Sono oggi disponibili, in aggiunta al test tradizionale sul sangue, test rapidi “fai-da-te” in grado di individuare in breve tempo la presenza degli anticorpi anti-HIV nel sangue o nella saliva (test rapidi di III generazione). Questi test, che presentano un apprezzabile livello di sensibilità e specificità, possono essere facilmente effettuati anche in assenza di personale sanitario, ma non sono considerati diagnostici in quanto richiedono una conferma mediante il test tradizionale effettuato in laboratorio.
Un test rapido sul sangue è acquistabile in farmacia e si può effettuare da soli seguendo accuratamente le raccomandazioni allegate al kit.
Esistono altri test rapidi su sangue o saliva utilizzati dagli operatori sanitari presso le strutture ospedaliere o in spazi pubblici nell'ambito di iniziative volte a favorire l'accesso al test alla popolazione generale.
Il test
I test rapidi per l’HIV sono in grado di evidenziare la presenza degli anticorpi contro l’HIV in una piccola quantità di sangue o saliva.
I test sono costituiti da un supporto solido in cui è presente una struttura interna con dentro una membrana che contiene le proteine di HIV 1-2 e una sostanza di controllo (proteina sempre riconosciuta dagli anticorpi).
Quando una goccia di sangue, prelevata pungendo il polpastrello di un dito, o una piccola quantità di saliva, prelevata passando una spatolina sulle gengive, viene messa a contatto con questa membrana, gli anticorpi eventualmente presenti si legano alla proteine, determinando la formazione, nel giro di 15-30 minuti, di una banda evidente.
La presenza della banda di controllo evidenzia che il test è avvenuto in maniera corretta e l'assenza della banda specifica HIV indica l'assenza di anticorpi anti-HIV (test non reattivo o negativo).
La presenza simultanea della banda di controllo e della banda specifica HIV segnala l'esistenza, nel campione, di anticorpi anti-HIV (test reattivo o positivo), suggerendo una avvenuta infezione.
Il mancato sviluppo delle due bande indica che il test non è avvenuto in maniera corretta e deve essere ripetuto (test invalido). Il test deve essere effettuato seguendo in maniera accurata le istruzioni e le avvertenze riportate nella confezione.
Risultati
I test rapidi HIV sono in grado di riconoscere solo la presenza degli anticorpi anti-HIV e costituiscono test di III generazione.
In base alle loro caratteristiche e alla durata del periodo in cui l'infezione non è rilevabile (periodo finestra), per una risposta completamente attendibile è necessario aspettare un intervallo di 90 giorni dal possibile contagio. Questo periodo è necessario per il completo sviluppo degli anticorpi specifici come conseguenza dell’avvenuta infezione.
A differenza del test rapido sul sangue, il quale presenta un'elevata sensibilità e specificità, il test sulla saliva risulta leggermente meno sensibile e può venire condizionato da infiammazioni della bocca e dall'assunzione di cibi e bevande a breve distanza di tempo dall'esecuzione del test.
Per tale ragione, i test rapidi non possono essere presi in considerazione per l’accertamento definitivo dell'infezione da HIV e, particolarmente nel caso del test salivare, è sempre opportuno eseguire un esame tradizionale che confermi, o meno, la presenza dell'infezione.
In considerazione delle potenziali implicazioni psicologiche associate all'esito del test HIV, sarebbe opportuno effettuarlo alla presenza di personale sanitario adeguatamente formato a fornire supporto professionale e scientifico. Grazie alla sua semplicità, il test rapido può essere eseguito da soli, ma, nel caso di risultato positivo, non è possibile avere un riferimento immediato per le informazioni e il sostegno psicologico da parte di personale qualificato.
Il test rapido rappresenta comunque uno strumento utile per favorire l’accesso al test HIV a persone che possono avere difficoltà a recarsi presso i centri diagnostici.
È importante in ogni caso che la disponibilità del test rapido sia accompagnata da adeguate campagne informative per la prevenzione dell’HIV e delle altre infezioni a trasmissione sessuale.
Bibliografia
Pilcher CD, Louie B, Facente S, Keating S, Hackett Jr J, Vallari A, Hall C, Dowling T, Busch MP, Klausner JD, Hecht FM, Liska S, and Pandori MW. Performance of Rapid Point-of-Care and Laboratory Tests for Acute and Established HIV Infection in San Francisco. PLoS One. 2013; 8(12): e80629
U.S. Food and Drug Administration (FDA). Testing for HIV
U.S. Food and Drug Administration (FDA). HIV Home Test Kits
Link Approfondimento
Uniti contro l’AIDS (ISS). Test per HIV/Aids
Ministero della Salute. Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per Hiv in Italia
Ministero della Salute. Test HIV
Prossimo aggiornamento: 06 Marzo 2022