Introduzione
La schiena è una struttura complessa costituita da ossa, muscoli, nervi e articolazioni (colonna vertebrale). Il mal di schiena può, quindi, essere dovuto a problemi delle diverse strutture e, in genere, si tratta di situazioni non gravi come tensioni muscolari o alterazioni delle vertebre o da un'infiammazione dei nervi. Ciò può rendere difficile individuare la causa esatta del dolore. In genere il mal di schiena non è causato da un danno grave.
Cause
Il mal di schiena può essere causato da diversi fattori scatenanti, tra cui lo svolgimento di attività quotidiane o ripetitive, eseguite a casa o al lavoro.
Possibili cause del mal di schiena sono:
- flessioni non coordinate del busto
- sollevamento, trasporto, spinta e tiro di oggetti pesanti
- posizione scorretta da seduti o stare seduti per lunghi periodi
- torsioni scorrette del busto
- sforzi eccessivi
- posizione curva durante la guida
- sforzo eccessivo dei muscoli durante l’attività fisica o l’esecuzione ripetitiva dello stesso movimento (sindrome da sovraccarico lavorativo delle braccia e della parte superiore della schiena)
Il mal di schiena, di solito, si verifica all'improvviso, senza una ragione apparente. Per esempio, può comparire la mattina al risveglio senza una causa evidente che lo abbia determinato.
Fattori che favoriscono la comparsa del mal di schiena
Alcune condizioni possono aumentare l'eventualità di sviluppare il mal di schiena:
- sovrappeso, il peso in eccesso esercita una pressione sulla colonna vertebrale; per valutare se è opportuno perdere peso si può calcolare il proprio indice di massa corporea (IMC) che mette in relazione il peso con l'altezza
- fumo, un danno ai tessuti nell'area della schiena può derivare dal fumo o dalla tendenza a seguire uno stile di vita non salutare
- gravidanza e post-partum, il carico in eccesso può generare tensione aggiuntiva alla schiena
- assunzione a lungo termine di farmaci che portano a indebolire le ossa, ad esempio i corticosteroidi
- stato di stress o di depressione
Sintomi
In alcuni casi, i disturbi (sintomi) causati dal mal di schiena possono essere determinati da una specifica malattia o condizione come, ad esempio:
- dolore nella parte inferiore della schiena, associato a intorpidimento o formicolio che si estendono all'intera gamba; può essere un sintomo di infiammazione del nervo sciatico (sciatica), di scivolamento di una vertebra o di prolasso di un disco intervertebrale
- dolore alle articolazioni (inclusa la schiena), dovuto all'infiammazione delle articolazioni (artrite) che può causare rigidità o dolore al risveglio. Se non svaniscono nell'arco di 30 minuti o riprendono dopo una pausa dell'attività fisica, è opportuno consultare il proprio medico di famiglia
- dolore alla spalla e rigidità che rendono difficoltoso vestirsi, guidare o dormire e che potrebbero essere sintomi della spalla congelata
- dolore e rigidità al collo, mal di testa e mal di schiena a seguito di un incidente automobilistico possono essere sintomi di un colpo di frusta
Raramente il mal di schiena può essere il segno di una malattia seria come una frattura o un'infezione della colonna vertebrale o un cancro.
Diagnosi
La maggior parte dei casi di mal di schiena non richiede l'intervento di un medico e può essere risolta, utilizzando antidolorifici da banco e prendendosi cura di sé.
Ad ogni modo, in presenza di dolore difficile da contenere o che genera preoccupazione, occorre consultare il proprio medico.
Rivolgersi al medico di famiglia
Il medico valuterà i sintomi e visiterà la schiena. Solitamente, verificherà la capacità di rimanere seduti o in piedi, di camminare e di piegare le gambe. Inoltre, il medico accerterà il grado di scioltezza della schiena e chiederà informazioni su eventuali malattie o traumi accaduti, sul tipo di lavoro svolto e sullo stile di vita osservato. Alcune domande che il medico potrebbe rivolgere alla persona con mal di schiena sono:
- quando è iniziato il mal di schiena?
- dove è presente il dolore?
- ha sofferto di problemi alla schiena in passato?
- può descrivere che tipo di dolore avverte?
- cosa migliora o peggiora la sensazione di dolore?
Se il medico lo ritiene opportuno, potrebbe chiedere di eseguire ulteriori accertamenti, come una radiografia o una risonanza magnetica. Altrimenti, prescriverà le cure da seguire per attenuare il dolore e accelerare la ripresa e fornirà consigli sui comportamenti da evitare finché il dolore non sarà scomparso.
Terapia
La cura per il mal di schiena varia in base alla durata del dolore, alla sua intensità e alle necessità o preferenze di ciascuna persona.
Mal di schiena temporaneo
Inizialmente il mal di schiena si cura prendendo antidolorifici da banco (vale a dire che non necessitano di prescrizione medica) e con trattamenti da seguire a casa. Nella maggioranza dei casi si notano miglioramenti apprezzabili dei sintomi nell'arco di sei settimane.
Esercizio fisico
In passato si riteneva che il riposo a letto fosse utile per riprendersi da un brutto mal di schiena ma, attualmente, è riconosciuto che le persone rimaste attive hanno maggiori probabilità di guarire in breve tempo. Se il dolore è forte muoversi può essere difficile ma è consigliabile farlo gradatamente ogni giorno, aumentando sempre più la durata. L'esercizio da eseguire può consistere semplicemente nel camminare vicino o dentro casa sopportando qualche disagio ma fermandosi se il dolore diventa intenso. Per riprendere l’attività lavorativa non occorre aspettare che il dolore sia cessato del tutto; ritornare al lavoro consente di riprendere il normale stile di vita e distoglie dal pensiero del dolore.
Antidolorifici
Il paracetamolo è uno dei farmaci consigliati come prima cura per il mal di schiena. Possono anche essere consigliati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene. Un potente antidolorifico, come la codeina, può costituire un'alternativa al paracetamolo e, in qualche caso, si può aggiungere ad esso. Prima di prendere farmaci è consigliabile consultarsi con il medico curante che, conoscendo lo stato di salute delle persone che assiste, potrà indicare il medicinale più adatto ad ogni caso. Gli antidolorifici, come tutti i medicinali, possono causare effetti indesiderati (effetti collaterali) anche gravi, possono creare dipendenza, possono interagire negativamente con altri farmaci presi contemporaneamente e possono essere controindicati in alcune malattie.
Se i farmaci antidolorifici da banco non riescono a diminuire il dolore, il medico di famiglia può prescrivere altri medicinali come, ad esempio, dei miorilassanti che riducono le contrazioni muscolari alla schiena.
Trattamenti con il caldo e il freddo
Alcune persone trovano giovamento con l'applicazione di calore sull'area dolorante, per esempio con un bagno caldo o una borsa dell'acqua calda; altre trovano più efficace un trattamento con il freddo, come un impacco di ghiaccio o un sacchetto di prodotti congelati. Una variante per ridurre il dolore può consistere nell'alternare impacchi caldi e freddi. Va, comunque, considerato che l'applicazione di un impacco caldo o freddo non deve avvenire a contatto diretto con la pelle per evitare bruciature: l'impacco va avvolto in un panno leggero prima di applicarlo sulla pelle.
Rilassamento e atteggiamento positivo
Rilassarsi è determinante per attenuare il dolore poiché la tensione muscolare provocata da uno stato di agitazione può peggiorare la situazione.
Cambiare posizione durante il sonno
Cambiare posizione durante il sonno può allentare la tensione e alleviare il mal di schiena. Se si dorme su un fianco, può essere utile portare le gambe leggermente verso il petto e posizionare un cuscino tra le gambe. Se si dorme supini, mettere il cuscino sotto le ginocchia per preservare la normale curvatura della schiena.
Attività fisica e stile di vita
Per scongiurare nuovi attacchi di mal di schiena è opportuno cercare di riconoscere le cause che lo hanno scatenato. Le più frequenti sono il sovrappeso, posizioni sbagliate e lo stress. L'esercizio fisico regolare giorno dopo giorno aiuta a mantenere la schiena forte e in buona salute. Attività come camminare, nuotare, fare yoga rappresentano le scelte più comuni. L'importante è scegliere un'attività piacevole da cui trarre beneficio senza avvertire dolore.
Mal di schiena cronico
Se il mal di schiena persiste oltre sei settimane (mal di schiena cronico), il medico di famiglia può prescrivere degli antidolorifici e consigliare di:
- seguire un corso di ginnastica tenuto da istruttori qualificati per rafforzare e allungare (stretching) i muscoli, fare attività aerobica e migliorare la postura
- seguire una terapia manuale con manipolazioni, mobilizzazioni e massaggi, effettuati, solitamente, da fisioterapisti, chiropratici e osteopati (sebbene la chiropratica e l'osteopatia non siano pratiche dispensate dal Servizio Sanitario Nazionale in tutte le Regioni). È importante accertarsi che queste cure siano eseguite da personale altamente specializzato
- sottoporsi ad agopuntura, pratica che utilizza aghi sottili inseriti in specifici punti del corpo e che, in alcuni casi, è efficace per ridurre il mal di schiena. Non è sempre erogabile gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale
Queste cure si sono spesso rivelate efficaci quando il mal di schiena impedisce il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Altre cure
Farmaci Antidepressivi
Se i medicinali antidolorifici non sono stati efficaci, il medico potrebbe prescrivere dei farmaci antidepressivi triciclici (TCAs) come l'amitriptilina. Si tratta di medicinali originariamente destinati alla cura della depressione che si sono rivelati efficaci anche in caso di dolore persistente. Laddove vengano prescritti, la dose è molto ridotta.
Pscicoterapia
La psicoterapia è consigliata quando le comuni cure non hanno avuto effetto. In presenza di un forte mal di schiena, la percezione del proprio stato di sofferenza può peggiorare la situazione. Terapie come la terapia cognitiva comportamentale (CBT) può aiutare a gestire il mal di schiena in modo da cambiare la sua percezione.
Terapia del dolore
In caso di mal di schiena cronico, si potrebbe consultare uno specialista di terapia del dolore. Esistono programmi che aiutano a gestire il dolore e indicano come aumentare il proprio livello di attività fisica e come avere una qualità di vita migliore pur vivendo in una condizione di dolore. Tali programmi possono prevedere una combinazione di terapia di gruppo, attività fisica, tecniche di rilassamento e sedute formative su cosa sia il dolore e come affrontarlo a livello psicologico.
Chirurgia
L'intervento chirurgico per il mal di schiena è previsto solo nei casi in cui le cure alternative non abbiano avuto risultati o quando il dolore divenga così intenso da impedire di dormire o di svolgere le normali attività di ogni giorno. Il tipo di intervento dipende dal genere di mal di schiena e dalle sue cause. Due delle tecniche che talvolta si applicano sono:
- discectomia, consiste nella rimozione di frammenti dei dischi intervertebrali, in modo da arrestare la pressione che esercitano sui nervi (condizione nota come scivolamento di un vertebra o prolasso di un disco intervertebrale)
- fusione spinale, consiste nell'unione di due o più vertebre con un innesto osseo per stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre il dolore
Queste tecniche chirurgiche possono contribuire a ridurre il dolore causato dalla compressione dei nervi ma non danno sempre risultati positivi poiché possono verificarsi complicazioni. In alcuni casi, i nervi vicino alla colonna vertebrale possono essere danneggiati e generare intorpidimento o indebolimento di una gamba o di entrambe le gambe e, in rari casi, una forma di paralisi. Prima di sottoporsi a un intervento chirurgico occorre discutere con il chirurgo i rischi e i benefici dell'operazione ed essere certi di averli ben compresi in modo di essere consapevoli delle conseguenze.
Cure sconsigliate
Esistono una serie di cure utilizzate, talvolta, per curare il mal di schiena cronico ma che sono sconsigliate a causa dell'assenza di prove sulla loro efficacia per curare il mal di schiena non specifico (mal di schiena senza cause accertate):
- terapia laser a bassa frequenza, consiste nell'indirizzare energia laser a bassa frequenza sulla schiena per ridurre l'infiammazione e stimolare la ricostruzione del tessuto
- terapia interferenziale (IFT), consiste nel far passare, tramite un dispositivo, un flusso di corrente elettrica attraverso la schiena per accelerare la guarigione, stimolando la produzione di endorfine (gli antidolorifici naturali dell'organismo)
- terapia a ultrasuoni, consiste nell'indirizzare degli ultrasuoni sulla schiena per accelerare la guarigione e stimolare la ricostruzione del tessuto
- stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS), consiste nel veicolare sulla schiena, attraverso una specifica strumentazione, basse scariche di elettricità attraverso degli elettrodi (piccoli cerotti adesivi) applicati sulla pelle; gli impulsi elettrici stimolano la produzione di endorfine e inibiscono la trasmissione del dolore dalla colonna vertebrale al cervello
- supporto lombare, cuscini ammortizzatori e tutori usati a supporto della colonna vertebrale
- trazione, consiste nell’esercitare un'azione di forza sulla schiena con un apparecchio
- iniezioni, infiltrazioni di un antidolorifico direttamente nella schiena
Prevenzione
Mantenere la schiena forte e flessibile è il miglior modo per evitare di sentire nuovamente dolore. Fare attività fisica, mantenere una corretta posizione del corpo e sollevare correttamente i pesi può contribuire a prevenirlo.
Se il mal di schiena si ripete nel tempo (ricorrente) potrebbe essere utile:
- dimagrire, se in sovrappeso, il peso in eccesso può esercitare una tensione alla parte inferiore della schiena; per valutare se è opportuno perdere peso è possibile calcolare il proprio indice di massa corporea che mette in relazione il peso con l'altezza
- indossare scarpe piane con solette ammortizzate, che possono attenuare la pressione sulla schiena
- evitare movimenti bruschi, che possano provocare tensioni muscolari
- ridurre le fonti di stress, ansia e tensione, possibili cause del mal di schiena o di un suo peggioramento
- mantenersi attivi, l'attività fisica regolare, come camminare e nuotare, è un modo eccellente per prevenire il mal di schiena
Attività fisica
L’attività fisica è un modo eccellente di prevenire il mal di schiena e di ridurre il dolore. In caso di dolore che dura da 6 settimane o più, occorre seguire un programma messo a punto dal medico prima di iniziare l'attività fisica vera e propria. Camminare o nuotare potenziano la muscolatura che sorregge la schiena, senza esercitare tensione o sottoporre la schiena a strappi. Yoga e pilates migliorano la flessibilità e rafforzano i muscoli della schiena. L'importante è praticare queste attività sotto la guida di un professionista qualificato.
Alcuni semplici esercizi possono essere eseguiti a casa e ripetuti più volte ogni giorno per prevenire il mal di schiena o attenuarlo:
- allungamenti del bacino, inginocchiarsi appoggiandosi sui quattro arti, con le ginocchia in linea con i fianchi e le mani in linea con le spalle. Portare lentamente il bacino indietro cercando di sedersi sui talloni e mantenendo la curva naturale della colonna vertebrale. Restare nella posizione di allungamento per il tempo di un respiro profondo (almeno 20 secondi) e ritornare nella posizione di partenza. Fermarsi se si sente dolore e ridurre l'allungamento. Ripetere l'esercizio da 8 a 10 volte
- rotazione delle gambe, stendersi con la pancia in alto (supini) e appoggiare la testa su un cuscinetto piatto o su un libro. Piegare le gambe (flesse), tenere i piedi a terra, unire le ginocchia e ruotarle lentamente da un lato verso il pavimento, tenendo le spalle aderenti al suolo. Mantenere l'allungamento per il tempo di un respiro profondo (almeno 20 secondi) e ritornare alla posizione di partenza. Ripetere l'esercizio da 8 a 10 volte, alternando i lati
- estensioni della schiena, stendersi con la pancia a terra (proni) e appoggiarsi sui gomiti. Inarcare la schiena spingendo verso il basso con le mani. Inspirare e mantenere il respiro da 5 a 10 secondi. Ritornare alla posizione di partenza. Ripetere l’esercizio da 8 a 10 volte
Interrompere subito questi esercizi nel caso il dolore dovesse peggiorare.
Posizione del corpo (postura)
Il modo in cui si sta seduti, in piedi o distesi può avere conseguenze importanti per la schiena. La posizione corretta del corpo prevede:
Posizione eretta
Stare in piedi dritti, con lo sguardo in avanti e la schiena dritta. Mantenersi in equilibrio su entrambi i piedi, tenendo le gambe allineate.
Posizione seduta
Assicurarsi di stare seduti dritti con un supporto all'altezza dei reni: può rivelarsi utile un piccolo cuscino piatto o un asciugamano arrotolato a supporto dei reni. Le ginocchia devono essere in linea con le anche e i piedi devono essere appoggiati completamente sul pavimento, con l'uso di un rialzo, se necessario. Se si usa la tastiera del computer, assicurarsi di mantenere gli avambracci orizzontali con i gomiti ad angolo retto.
Posizione alla guida dell’auto
Assicurarsi che la parte inferiore della schiena sia appoggiata a un supporto adeguato. Regolare correttamente gli specchietti laterali per evitare torsioni con il busto. I pedali devono trovarsi esattamente davanti ai piedi. Quando si guida per lunghe distanze, prevedere delle pause per fare esercizi di allungamento per le gambe.
Posizione durante il sonno
Il materasso dovrebbe essere sufficientemente rigido da sostenere il corpo, supportando il peso delle spalle e del bacino, in modo da mantenere dritta la colonna. Se il materasso è troppo morbido, inserire sotto una tavola rigida (l'ideale è 2 cm di spessore). La testa deve essere sostenuta da un cuscino e il collo non deve trovarsi in posizione angolata.
Sollevare e trasportare pesi
Una delle maggiori cause di lesioni alla schiena, particolarmente sul luogo di lavoro, consiste nel sollevare o maneggiare oggetti in modo improprio. Apprendere e applicare il metodo corretto per svolgere queste attività contribuisce a evitare il mal di schiena:
- prima di sollevare un peso valutare se si è in grado di farlo, se ci si può servire di maniglie e dove deve essere riposto l'oggetto da sollevare
- assumere una posizione corretta, i piedi devono essere distanziati, con una gamba leggermente in avanti per mantenersi in equilibrio; al momento del sollevamento, assicurarsi che siano le gambe a sostenere il peso; flettere leggermente le ginocchia mantenendo la schiena dritta senza incurvarla, contrarre i muscoli dell'addome per tirare in dentro l'area pelvica; sollevare il peso distendendo le gambe
- tenere il peso vicino al punto vita perché più il carico è pesante, più deve essere tenuto aderente al corpo il più a lungo possibile
- evitare di torcere la schiena o di inclinarsi lateralmente, in particolare, quando la schiena è piegata. Le spalle dovrebbero essere allineate ai fianchi; girarsi muovendo i piedi è preferibile alle torsioni del busto
- tenere la testa alta e lo sguardo in avanti e non verso il peso
- conoscere i propri limiti se non si è sicuri di poter sollevare un peso in sicurezza, farsi aiutare
- spingere piuttosto che tirare, se bisogna spostare un oggetto pesante sul pavimento, è meglio spingerlo che tirarlo
- distribuire equamente il peso su entrambi i lati del corpo quando, ad esempio, si trasportano le buste della spesa o le valigie
I ragazzi che vanno a scuola dovrebbero utilizzare uno zaino ben congegnato, da indossare su entrambe le spalle. Evitare di caricarsi con oggetti inutili, in modo da ridurre al minimo il peso dello zaino o della borsa.
Prossimo aggiornamento: 04 Agosto 2023