Introduzione

Miopia

La miopia è un difetto della vista che provoca la visione sfocata degli oggetti lontani, mentre la visione da vicino è nitida o, comunque, buona.

È causata dalla messa a fuoco dei raggi luminosi provenienti da oggetti distanti non sulla retina, come avviene nell'occhio normale, ma davanti ad essa, rendendo confusa la visione da lontano.

Da un punto di vista tecnico la miopia appartiene al gruppo delle ametropie (anomalie della rifrazione dell'occhio), insieme ad astigmatismo e ipermetropia.

La miopia è il difetto visivo più comune, nel mondo occidentale colpisce circa il 30% della popolazione mentre in Asia supera l'80%; per valutarne l'entità si utilizza la lente divergente che corregge la messa a fuoco difettosa.

La miopia si misura in diottrie e può essere suddivisa in tre stadi:

  • lieve, fino a 3 diottrie
  • moderata, da 3 a 6 diottrie
  • elevata, oltre le 6 diottrie

Generalmente si manifesta in età scolare e tende ad aumentare nel periodo dello sviluppo fino a stabilizzarsi dopo i 20-25 anni di età. Se non vi sono malattie particolari che possano interferire, dopo questa età, di norma, la miopia aumenta in maniera lieve.

Sintomi

I disturbi (sintomi) più comuni provocati dalla miopia sono:

  • affaticamento degli occhi
  • bruciore agli occhi
  • mal di testa
  • difficoltà nella visione notturna
  • necessità di aggrottare le sopracciglia e strizzare gli occhi, per vedere più chiaramente
  • visione sfocata da lontano
  • riduzione della vista

L'intensità di tali disturbi può variare da persona a persona in relazione al grado di miopia.

Spesso gli studenti si rendono conto di non vedere bene la lavagna, chi è alla guida di non riuscire a leggere in tempo le indicazioni stradali, davanti alla televisione o al cinema di avere una visione sfocata delle immagini. Quindi, la prima parte dello spazio che le persone miopi non riescono a vedere bene è quello che possiamo definire “lontano” ma, se la miopia è più importante, può essere penalizzata anche la visione di “media distanza” (da 60 cm a 200 cm).

La miopia può essere associata ad altre malattie a carico degli occhi tra le quali la comparsa di cataratta (quando il cristallino diventa opaco) e di glaucoma (malattia caratterizzata da un aumento della pressione oculare). Nelle persone con miopia grave, superiore alle 5-6 diottrie, aumenta anche il rischio di distacco della retina, il tessuto di origine nervosa che riveste quasi tutta la parete interna dell'occhio.

Cause

Le principali cause della miopia includono:

  • eccessiva lunghezza del bulbo oculare (miopia assiale)
  • maggiore curvatura della cornea (la membrana che ricopre la parte anteriore dell'occhio), indicata come miopia da cheratocono, o del cristallino (la lente naturale che consente di mettere a fuoco), indicata come miopia da spasmo accomodativo
  • eccessivo potere di rifrazione del cristallino, (anomalie nella traiettoria della luce indicata come miopia d'indice)

La comparsa della miopia può essere legata sia a fattori genetici che ambientali, correlati allo stile di vita.

Anche se è dimostrato che chi ha genitori miopi presenta maggiori probabilità di sviluppare la miopia nel corso della propria vita, negli ultimi anni gli studi hanno evidenziato come stile di vita e comportamento dell'individuo siano in stretta relazione con l'insorgere del disturbo: i bambini che trascorrono molto tempo in ambienti chiusi, ad esempio, svolgendo attività da vicino come lettura alla luce artificiale, computer o videogiochi sono più a rischio. Per questo motivo in alcuni paesi, per contrastare l'insorgenza sempre più frequente del fenomeno, nelle scuole si stanno adottando programmi che prevedono attività all'aria aperta e alla luce naturale.

La miopia può essere anche di origine traumatica, provocata da gravi alterazioni della membrana vascolare dell'occhio interposta tra retina e sclerotica (coroide), la sottile membrana che ha il compito di fornire nutrimento e ossigeno alle varie strutture che compongono l'occhio, oppure da contusioni del globo oculare.

Vi è poi la miopia transitoria che può essere causata da contusioni, dall'assunzione di alcuni farmaci, da glicemia alta (iperglicemia), da cataratta o da particolari stati di affaticamento.

Diagnosi

L'accertamento (diagnosi) della miopia si effettua durante la visita oculistica. Il medico misura la capacità di mettere a fuoco e distinguere gli oggetti (acuità visiva), attraverso la lettura di dieci righe di lettere, numeri e altri caratteri di dimensioni sempre più ridotte poste in sequenza su un tabellone. La misurazione si valuta in decimi che rappresentano le righe che si riescono a leggere senza l'aiuto di lenti correttive. Le diottrie, invece, indicano la potenza delle lenti necessaria per la visione nitida dei simboli sul tabellone.

La visita oculistica consente di verificare il numero di diottrie mancanti; lo specialista, durante la visita, con l'ausilio di un collirio che provoca la dilatazione della pupilla, e la temporanea paralisi della funzione di messa a fuoco (accomodazione), può analizzare il fondo dell'occhio (cioè l'insieme delle strutture oculari localizzate dietro all'iride e al cristallino) per determinare se la miopia sia di tipo semplice o degenerativo. Inoltre, attraverso la schiascopia (tecnica per determinare il potere rifrattivo dell'occhio, in pratica per la misurazione della vista) valuta con grande precisione la gravità del vizio di rifrazione. In questa tecnica lo specialista utilizza uno strumento, chiamato schiascopio, che emette un fascio di luce che viene proiettato all'interno dell’occhio; osservando dove viene focalizzato il raggio luminoso, se sulla retina o davanti o dietro ad essa, è possibile determinare se si tratta di un occhio miope o ipermetrope e valutare la “trasparenza” dell'occhio. Oggi per la valutazione e misurazione di questo vizio di refrazione si usa anche un apparecchio chiamato autorefrattometro.

Terapia

Mentre nell'occhio normale il tragitto dei raggi luminosi è modificato dalla membrana trasparente che si trova nella parte anteriore dell'occhio (cornea) e dal cristallino, lente naturale situata all’interno dell'occhio, in modo tale da farli convergere sulla retina, nell'occhio miope i raggi luminosi convergono davanti ad essa causando una visione sfocata degli oggetti.

Per correggere questo difetto visivo sono disponibili diversi strumenti:

  • occhiali
  • lenti a contatto
  • intervento chirurgico

Occhiali e lenti a contatto rappresentano i mezzi più utilizzati per la correzione della miopia. In particolare, per i bambini e gli adolescenti è preferibile l'uso di occhiali, soprattutto perché sono più gestibili delle lenti a contatto, sia dal punto di vista della pulizia che per la loro manutenzione; nell'età infantile, inoltre, si ha un rischio maggiore di sensibilizzazione al materiale delle lenti stesse.

Anche la scelta del modello degli occhiali è importante:

  • il margine superiore della montatura deve arrivare al sopracciglio, in modo da evitare che il bambino veda fuori dalla lente quando rivolge lo sguardo verso l'alto
  • le lenti devono essere infrangibili

Non sempre è possibile prescrivere lenti tanto potenti da eliminare totalmente il difetto poiché non tutte le persone sono in grado di adattarsi ad esse: è possibile correggere in modo pressoché totale le miopie di grado lieve o moderato, ma non quelle di grado più elevato. Solitamente la capacità di adattamento diminuisce con l'aumentare dell'età.

Se il difetto è troppo elevato gli occhiali possono non essere il mezzo di correzione ideale. Poiché l'immagine percepita risulta rimpicciolita e la sua nitidezza è perfetta solo nella parte centrale della lente, mentre si hanno delle distorsioni nella zona intorno a quella centrale e in quella periferica del campo visivo, possono insorgere inconvenienti come un'errata valutazione delle distanze e della profondità.

Nel caso di forti miopie si è costretti alla scelta di montature piuttosto spesse e pesanti che possono creare diversi disagi; anche se negli ultimi anni sono stati fatti diversi progressi in questo senso, ancora si è lontani da soluzioni ottimali.

Le lenti a contatto permettono una qualità visiva migliore rispetto agli occhiali, non provocano il rimpicciolimento dell'immagine né la distorsione periferica e risolvono vari problemi estetici e funzionali. Tuttavia, non sono tollerate da tutte le persone e presentano anche l'inconveniente di subire l'influsso di determinate condizioni atmosferiche e ambientali (ad esempio, il vento, la polvere, i pollini ecc.) che rendono il loro utilizzo più complicato.

È importante mantenere una buona manutenzione delle lenti, che sono sicuramente più delicate rispetto agli occhiali, per evitare che si verifichino problemi anche piuttosto fastidiosi come infezioni, congiuntivite, secchezza oculare e scarsa ossigenazione della cornea (ipossia corneale). In alcuni casi l'uso delle lenti a contatto può risultare difficile o richiedere un po' di tempo per abituarsi.

In alternativa all'utilizzo di occhiali e lenti a contatto è possibile ricorrere a diverse tecniche di chirurgia cosiddetta refrattiva. Con l'introduzione del laser sono stati fatti molti progressi per il trattamento di vari difetti visivi, permettendo interventi meno invasivi e tempi di recupero più brevi. Le tecniche laser sono efficaci nei difetti lievi e medi, meno in quelli di grado più elevato, agiscono modificando la curvatura della cornea e, di conseguenza, il suo potere refrattivo, consentendo la messa a fuoco delle immagini.

Per la correzione della miopia si utilizza il laser ad eccimeri, le tecniche praticate sono:

  • PRK (Photo Refractive Keratectomy)
  • LASEK (Laser Epitelio Keratomileusi)
  • LASIK (Laser in Situ Keratomileusi)
  • SMILE (Small Incision Lenticule Extraction)

La PRK è l'intervento per la correzione della miopia più eseguito in Europa. Consiste nell'impiego di un laser “a freddo”, che non brucia i tessuti ma li vaporizza (attraverso un processo detto di fotoablazione). L'intervento permette di rimuovere un sottile strato di tessuto superficiale della cornea (epitelio) ottenendone un appiattimento. Tramite l'utilizzo del laser è possibile rimodellare la curvatura della cornea con estrema precisione.

La LASEK, a differenza della PRK, prevede che l'epitelio della cornea non sia asportato ma sollevato e riposizionato dopo il trattamento con il laser.

La LASIK prevede l'incisione dello strato superficiale della cornea e il rimodellamento e la spianatura con il laser della parte centrale della cornea stessa.

Una variante della tecnica LASIK è la iLASIK, conosciuta anche come IntraLASIK o FemtoLASIK, nella quale, al posto della lama chirurgica, viene utilizzato un laser ultrarapido e ad alta precisione (laser a femtosecondi) che permette di creare un lembo di tessuto corneale (flap corneale) più sottile. Si procede, poi, al trattamento con il laser ad eccimeri per correggere il difetto visivo e, infine, al riposizionamento del lembo.

La SMILE (Small Incision Lenticule Extraction), è attualmente la tecnica più all'avanguardia. Permette, attraverso l'utilizzo del laser a femtosecondi, di operare con ottimi risultati miopie elevate, anche in persone con una cornea più sottile. Questa tecnica è assolutamente indolore, salvaguarda le strutture corneali nel loro complesso e permette un recupero visivo immediato.

L'impianto di lenti intraoculari (IOL), infine, permette una definitiva correzione del difetto visivo. In genere si ricorre a questa tecnica quando non è possibile sottoporsi a interventi di altro tipo. Consiste nell'impianto all'interno dell'occhio di lenti da vista di dimensioni molto piccole in grado di ripristinare la capacità di messa a fuoco. Questo tipo di intervento è reversibile.

Le tecniche descritte sono effettuate solitamente in ambulatorio, in anestesia locale e, di norma, non durano più di trenta minuti.

L'età migliore per sottoporsi all'intervento di chirurgia refrattiva è compresa tra i 25 e i 40 anni, periodo nel quale, in genere, il difetto di vista si stabilizza; dopo i 40 anni aumenta il rischio di comparsa della difficoltà a vedere bene da vicino (presbiopia) e di altri disturbi, come la secchezza oculare che può provocare una sensazione di fastidio successiva all'operazione.

Prevenzione

Secondo i più recenti studi la miopia si può prevenire in misura contenuta ed è comunque molto importante, non appena il difetto si presenta, l'utilizzo di lenti correttive appropriate per rallentarne l'evoluzione.

Adottare un corretto stile di vita è sicuramente importante, è stato dimostrato, infatti, come i bambini che trascorrono molto tempo all'aperto tendano a sviluppare la miopia più difficilmente rispetto a quelli che passano molte ore in ambienti chiusi e alla luce artificiale. In bambini e ragazzi anche un'alimentazione sbilanciata o un'elevata quantità di ore trascorse in lettura ravvicinata o con dispositivi elettronici sono stati associati ad una maggiore probabilità di sviluppare la miopia.

Non va dimenticato, comunque, che il problema è legato anche a ragioni genetiche: figli di genitori miopi hanno maggiori probabilità di sviluppare a loro volta la miopia.

Complicazioni

La miopia può essere causata da un'imperfezione nella struttura della cornea, del cristallino o del bulbo oculare. Quando è provocata da un difetto della cornea o del cristallino si parla di miopia refrattiva, quando il difetto è dovuto alla eccessiva crescita del bulbo oculare, si parla di miopia assiale.

La miopia refrattiva normalmente si presenta tra gli 11 e i 18 anni di età e, in genere, provoca miopie lievi o medie. La miopia assiale tende a manifestarsi in età precoce, verso i 6-7 anni, e solitamente causa miopie elevate o molto elevate.

Il bulbo di un occhio normale ha una lunghezza compresa tra i 22 e i 24 millimetri, nella miopia assiale si verifica un eccessivo allungamento del bulbo oculare che, col tempo, può raggiungere addirittura i 30 millimetri e causare diversi tipi di degenerazione del fondo dell'occhio (si parla infatti di miopia degenerativa).

Si possono verificare diverse complicazioni a carico della retina e della coroide, la membrana sottile, vascolarizzata, che si trova nello strato medio dell'occhio. A causa dell'eccessivo allungamento del bulbo oculare, la retina può presentare degli assottigliamenti (degenerazioni retiniche periferiche) che possono provocare piccole rotture retiniche attraverso le quali si può insinuare il corpo vitreo, provocando il distacco della retina dal fondo oculare.

La miopia degenerativa può dar origine a diverse malattie dell'occhio, come lo stafiloma miopico: sfiancamento del bulbo oculare a carico del polo posteriore dell'occhio, associato ad alterazioni degenerative della coroide e della retina (ad esempio l'atrofia corio-retinica).

La complicazione più grave è rappresentata dalla maculopatia miopica essudativa, patologia estremamente pericolosa per la visione centrale, caratterizzata da una produzione eccessiva e anomala di nuovi vasi sanguigni (neovascolarizzazione patologica) a livello della coroide e dalla formazione di una membrana neovascolare, una struttura che si forma in seguito alla formazione anomala di vasi sanguigni sotto la porzione centrale della retina. Questo processo provoca il sollevamento della macula, piccola zona centrale della retina ricca di fotorecettori e responsabile della visione centrale a colori e in “alta definizione”.

È molto importante che le persone che soffrono di miopia degenerativa si sottopongano a regolari controlli oculistici per un monitoraggio costante e scrupoloso del fondo oculare.

Vivere con

Nella vita quotidiana le persone miopi che non usano occhiali o lenti correttive soffrono di diversi disagi: non hanno una visione chiara durante la guida, in particolare al crepuscolo e durante la notte, hanno difficoltà nel leggere i segnali stradali, il numero dell'autobus in lontananza, il display con gli orari in stazione o in aeroporto, faticano a guardare la televisione, gli studenti hanno difficoltà nel leggere la lavagna. Inoltre, soprattutto nelle miopie di media e forte entità, possono sperimentare il fenomeno delle “mosche volanti” (miodesopsie): addensamenti del corpo vitreo che proiettano delle fastidiose ombre mobili sulla retina, causando la presenza di oggetti filiformi o puntiformi all'interno del campo visivo. Il problema, seppure fastidioso, non è serio, ma è consigliabile un controllo oculistico per escludere l'associazione con altre malattie. Attualmente, non esistono farmaci o trattamenti specifici per il problema delle miodesopsie.

In generale i disagi causati dalla miopia possono essere minimizzati grazie all'utilizzo di lenti correttive o ricorrendo alla chirurgia refrattiva. I fastidi che alcune persone lamentano riguardano anche la sfera sociale e di relazione: alcuni, infatti, soprattutto in caso di miopie elevate, provano disagio nel portare gli occhiali correttivi perché le lenti possono essere molto spesse e creare problemi di tipo estetico.

Le lenti a contatto risolvono il problema estetico ma necessitano di maggiore attenzione e cura.

Bibliografia

NHS. Short-sightedness (myopia) (Inglese)

Mayoclinic. Nearsightedness (Inglese)

Prossimo aggiornamento: 04 Febbraio 2023

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