Introduzione
Il seminoma è un tumore maligno del testicolo che interessa le cellule germinali, ossia quelle cellule da cui originano gli spermatozoi. È il più frequente tra i vari tipi di tumori dei testicoli, perché rappresenta quasi la metà dei casi totali. Esistono poi i tumori delle cellule germinali “non-seminomi”, mentre sono più rari i tumori del testicolo che colpiscono cellule “non-germinali”.
Il seminoma si presenta con una frequenza abbastanza bassa, perché rappresenta solo l'1% di tutti i tumori negli uomini, se si considerano tutte le età. Tuttavia, colpisce principalmente gli individui giovani, tra i 15 e i 44 anni, e per questa fascia di età rappresenta invece il tumore più frequente, dal momento che i tumori ad altri organi colpiscono prevalentemente gli individui più anziani. Sebbene fino ad alcuni decenni fa avesse un esito negativo nella maggioranza dei casi, grazie all'avanzamento delle terapie oggi circa il 95% delle persone guarisce, se il tumore viene identificato a uno stadio precoce (leggi la Bufala). Per questo, è molto importante che i ragazzi vengano informati fin da giovani sulla necessità di eseguire una autopalpazione periodica, analoga all'autopalpazione al seno delle donne.
Sintomi
Il primo segnale del seminoma, come di altri tipi di tumore al testicolo, è la presenza di un nodulo palpabile, e/o una sensazione di gonfiore e pesantezza al testicolo. In alcuni casi si osserva un aumento del volume del testicolo (di solito causato da un’emorragia interna), mentre più di rado il volume del testicolo appare ridotto. Infine, anche il dolore acuto può rappresentare un segnale del tumore.
Nessuno di questi disturbi è necessariamente determinato dalla presenza di un tumore, ma tutti vanno in ogni caso segnalati al medico curante che deciderà se siano necessari ulteriori esami.
Cause
Le cause per cui il seminoma si sviluppa non sono note, ma si conoscono alcuni fattori di rischio. Tra questi, il più importante è il criptorchidismo, vale a dire la mancata discesa nel sacco scrotale di uno dei testicoli. Questo fenomeno è piuttosto frequente nei bambini alla nascita e, sebbene nella maggioranza dei casi si risolva spontaneamente dopo alcuni mesi, è necessario tenerlo sotto controllo. Se i testicoli non sono entrambi nella posizione normale dopo il primo anno di vita, il pediatra probabilmente prescriverà un intervento chirurgico per correggerli. L'intervento è piuttosto semplice, e riduce notevolmente il rischio del bambino di sviluppare negli anni un seminoma o altri tipi di tumore del testicolo.
Un secondo fattore di rischio è la sindrome di Klinefelter, dovuta a una anomalia dei cromosomi. Un altro fattore di rischio è un precedente tumore al testicolo, poiché uomini che hanno avuto questo tipo di tumore hanno un rischio di 20-50 volte superiore di sviluppare lo stesso tumore nell'altro testicolo. Un ulteriore fattore di rischio è la storia familiare, ossia avere parenti colpiti da questo tumore. In questo caso, è raccomandabile porre particolare attenzione a eseguire l'autopalpazione periodica.
Infine, l'esposizione ai cosiddetti interferenti endocrini, sostanze chimiche che alterano il normale equilibrio ormonale, presenti in alcuni prodotti industriali e nei pesticidi, e il fumo rappresentano a loro volta fattori di rischio.
Diagnosi
Il medico curante o lo specialista accertano (diagnosticano) il seminoma sulla base di esami che includono in primo luogo l'ecografia. Questa consente di determinare la posizione e le dimensioni del nodulo e fornisce indicazioni che aiutano a distinguere un nodulo benigno da quello che ha le caratteristiche di un tumore maligno. In presenza di quest'ultima situazione, viene ordinata una biopsia, che rappresenta l'esame definitivo per confermare la diagnosi. Le cellule del nodulo vengono prelevate mediante un ago e vengono poi esaminate al microscopio. La differenza tra cellule tumorali e cellule normali è molto evidente per il medico specialista. In alcuni casi, il medico può ritenere più indicato asportare subito l'intero testicolo ed eseguire successivamente l'analisi delle cellule.
Anche alcuni esami del sangue specifici possono contribuire ad accertare (diagnosticare) la malattia: nel caso del tumore del testicolo possono essere presenti nel sangue livelli aumentati di alfa-fetoproteina (AFP), di beta-gonadotropina corionica (bHGC) e di latticodeidrogenasi (LDH).
ll tumore del testicolo è classificato nei seguenti stadi:
- stadio I, malattia confinata al testicolo
- stadio II, malattia diffusa ai linfonodi dell'addome (retroperitoneali)
- stadio III, malattia diffusa oltre i linfonodi, anche con metastasi a distanza in organi quali polmoni e fegato
I dati relativi allo stadio e il livello dei marcatori tumorali consentono di definire una categoria prognostica della malattia (una previsione del suo andamento futuro), secondo tre livelli: la categoria più favorevole è definita a buona prognosi, include la stragrande maggioranza delle persone e l'attesa di guarigione è superiore al 90%.
Terapia
In seguito all'identificazione di un seminoma, la prima terapia che viene prescritta nella maggior parte dei casi è l'asportazione chirurgica del testicolo colpito. Dal momento che normalmente l'altro testicolo è sano, l'operazione non ha alcun effetto negativo sulla vita sessuale o sulla capacità riproduttive della persona, perché il testicolo residuo è sufficiente a mantenere la condizione normale. Per quanto riguarda l'aspetto estetico, il testicolo rimosso viene in genere sostituito con una protesi.
Più di rado, il tumore interessa entrambi i testicoli, oppure può ripresentarsi nel secondo testicolo in tempi successivi. La rimozione di entrambi i testicoli rende sterili, perciò è bene sapere che è possibile richiedere al medico o alla clinica di organizzare la raccolta e il congelamento del proprio sperma prima dell'operazione. In questo modo lo sperma potrà essere utilizzato successivamente per avere figli, mediante tecniche di fecondazione medicalmente assistita.
In alcuni casi, al fine di ridurre la probabilità di ricomparsa del tumore, dopo l'operazione possono essere prescritti uno o più cicli di chemioterapia (Video) o radioterapia (Video). Dal momento che queste terapie possono a loro volta indurre sterilità, anche in questi casi deve essere valutata insieme al medico la possibilità di congelare preventivamente il proprio sperma.
Prevenzione
Una misura preventiva molto importante per il seminoma e per gli altri tumori del testicolo è l'intervento chirurgico nel bambino, in età precoce, per la mancata o incompleta discesa dei testicoli, ossia per la correzione del criptorchidismo.
È molto importante inoltre l'autopalpazione periodica che consente di identificare precocemente la presenza di noduli o di possibili variazioni della forma e delle dimensioni dei propri testicoli. Per questo, si raccomanda che i ragazzi vengano informati e sollecitati fin da giovani a eseguire periodicamente questa procedura, tenuto conto anche che, come detto sopra, l'età in cui questi tumori insorgono inizia intorno ai quindici anni.
Infine, dal momento che il fumo rappresenta un altro fattore noto di rischio, smettere di fumare ha un effetto preventivo per questo come per altri tumori.
Link approfondimento
Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC). Tumore al testicolo
Prossimo aggiornamento: 05 Gennaio 2024