Introduzione
La sindrome di Klinefelter, conosciuta anche come sindrome XXY, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma sessuale X in più nelle persone di sesso maschile.
I cromosomi sono “pacchetti” di geni che si trovano in ogni cellula del corpo. Ogni essere vivente ha un numero di cromosomi fisso relativo alla specie di appartenenza. L’uomo ha un corredo composto da 46 cromosomi (cariotipo), organizzati in 22 coppie di cromosomi cosiddetti omologhi (perché hanno due coppie dello stesso materiale genetico) e 2 cromosomi sessuali (non sono omologhi perché molti geni sono presenti solo sul cromosoma X e assenti su quello Y).
I due tipi di cromosomi sessuali, denominati X e Y, determinano il sesso genetico di ogni individuo.
Una persona di sesso femminile ha 22 coppie di cromosomi omologhi e due cromosomi X (46, XX) mentre un individuo di sesso maschile ha 22 coppie di cromosomi omologhi e due cromosomi sessuali: una X e una Y (46, XY).
Il cromosoma X non è un cromosoma "femmina" ed è presente in tutte le persone. È la presenza del cromosoma Y a denotare il sesso maschile di un individuo.
Nella sindrome di Klinefelter, un bambino nasce con 47 cromosomi anziché 46 perché ha una copia extra del cromosoma X (47, XXY).
Individui con la sindrome di Klinefelter sono geneticamente maschi, tuttavia, la presenza di un cromosoma X in più ha delle conseguenze sul piano clinico.
La sindrome di Klinefelter è abbastanza comune nella popolazione generale e colpisce circa 1 su 1000 neonati maschi. Circa il 10% delle persone con cariotipo 47, XXY ha una situazione detta a mosaico, in cui i vari tessuti del corpo umano hanno linee cellulari con differente corredo cromosomico XY/XXY.
I corredi cromosomici 48, XXXY e 49, XXXXY sono alquanto rari e si associano a disturbi più gravi.
Problemi di salute nei maschi affetti dalla sindrome di Klinefelter
Gli individui con corredo cromosomico 47, XXY possono non sviluppare una vera e propria sindrome e condurre una vita normale e in buona salute.
L'infertilità, tuttavia, tende a essere il problema principale, anche se oggi sono disponibili delle cure efficaci, soprattutto se l’anomalia cromosomica è accertata (diagnosticata) in età infantile.
Le persone con la sindrome di Klinefelter hanno un rischio maggiore di essere colpite da altre malattie croniche, tra cui:
- diabete tipo 2
- osteoporosi (ossa fragili)
- malattie cardiovascolari
- malattie autoimmuni come, ad esempio, il lupus eritematoso sistemico
- ipotiroidismo (riduzione della funzione tiroidea)
- ansia, depressione e difficoltà di apprendimento
- tumore della mammella maschile, anche se molto raro
Benché tali malattie siano sensibili a cure specifiche, la terapia sostitutiva con testosterone può contribuire a ridurre il rischio di alcune di esse.
Altre informazioni e supporto
In Italia, con il decreto del Presidente del consiglio dei ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. (17A02015)” (GU Serie Generale n.65 del 18-03-2017 - Suppl. Ordinario n. 15) la sindrome è stata inserita nell'elenco delle patologie croniche (All. 8) con il codice 066; sono state, invece, incluse nel nuovo elenco delle malattie rare (All. 7), altre condizioni meno frequenti con cromosoma X extranumerario (48, XXXY e 49, XXXXY, etc) con codice di esenzione RNG080 (sindromi da aneuploidia cromosomica).
Per avere informazioni sulla sindrome di Klinefelter, conoscere i centri clinici di diagnosi e cura della Rete nazionale malattie rare e le associazioni dei pazienti, è possibile rivolgersi al Telefono Verde Malattie Rare (TVMR) 800.89.69.49. Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00.
Sintomi
La sindrome di Klinefelter può causare disturbi (sintomi) talmente poco evidenti da non portare la persona che ne è colpita dal medico specialista.
L'accertamento della condizione (diagnosi) è spesso effettuato in occasione di analisi eseguite per altri problemi come, ad esempio, l'infertilità di coppia.
Alcuni disturbi (sintomi) e segni caratteristici, sebbene non sempre presenti, sono:
- nei neonati e nei bambini piccoli, riduzione del tono muscolare che si manifesta con un ritardo nella capacità di stare seduti, gattonare, camminare e parlare; nell'essere più vulnerabili, silenziosi e poco recettivi agli stimoli
- durante l'infanzia, timidezza e bassa autostima, problemi di apprendimento con difficoltà nel calcolo matematico, nella lettura, nella scrittura, nell'ortografia e nell'attenzione; dislessia lieve e/o disprassia; tono muscolare ridotto, difficoltà a socializzare o a esprimere i propri sentimenti
- nell'adolescenza, le persone XXY sono spesso più alte dei loro familiari (con braccia e gambe lunghe), hanno fianchi larghi, scarso tono muscolare e crescita muscolare più lenta del solito; sono privi, o carenti, di barba e di peli; hanno pene e testicoli piccoli; possono avere mammelle più o meno sviluppate (ginecomastia)
- nell'età adulta, la sindrome di Klinefelter è una delle cause più frequenti di ipogonadismo primario e di infertilità da azospermia/oligospermia nel giovane adulto. Può essere presente un basso desiderio sessuale
La sindrome di Klinfelter non si associa, di solito, a problemi intellettivi.
Cause
La sindrome di Klinefelter è causata da un cromosoma X (47, XXY) in più rispetto al normale corredo cromosomico (46, XY).
Il cromosoma X in più comporta nella cellula copie extra di geni che, interferendo con lo sviluppo dei testicoli, determinano la produzione di meno testosterone (ormone sessuale maschile) rispetto ai livelli normalmente presenti.
L'informazione genetica contenuta nel cromosoma X supplementare può interessare ogni cellula del corpo, oppure solo alcune (sindrome di Klinefelter a mosaico, presente in meno del 10% dei pazienti).
In oltre la metà dei casi, l’anomalia origina da un errore della divisione della cellula uovo (meiosi) materna che determina la presenza di una X in più. Al momento della fecondazione, quindi, la fusione di uno spermatozoo Y con un’ovocellula XX darà vita ad un feto con corredo cromosomico XXY.
Meno frequentemente, sarà lo spermatozoo a contenere il cromosoma X in più, così uno spermatozoo XY fecondando una cellula uovo X darà vita ad un feto XXY con la sindrome di Klinefelter. Questo processo, sia nella cellula uovo, sia nello spermatozoo, sembra accada in modo casuale.
Se si ha già un figlio con la sindrome di Klinefelter, la probabilità di averne un altro con la stessa condizione è molto bassa. Sembra che vi possa essere una relazione con l’età della madre durante la gravidanza: il rischio di avere un figlio con la sindrome di Klinefelter è leggermente superiore se la madre ha 35 anni o più.
Diagnosi
La sindrome XXY può essere accertata (diagnosticata) in epoca pre-natale attraverso indagini quali l’amniocentesi e l’esame dei villi coriali, effettuate per scoprire malattie prima della nascita.
La sindrome spesso passa inosservata sino all'adolescenza o all'età adulta. Nei bambini un campanello d’allarme è rappresentato dalle dimensioni, inferiori alla norma, dei testicoli e del pene; negli adolescenti, dal ritardo nella comparsa dei caratteri sessuali secondari (peli, barba, etc).
In molti casi, la sindrome di Klinefelter è scoperta solo in occasione dell’esecuzione di un test di fertilità.
In presenza di disturbi (sintomi) o manifestazioni fisiche sospette, è consigliabile consultare il prima possibile uno specialista per sottoporsi all'esame del cariotipo per la ricerca del cromosoma X in più e iniziare subito terapie ormonali adeguate.
Terapia
Non esiste una cura (terapia) specifica per la sindrome di Klinefelter, ma un insieme di terapie per migliorare i disturbi:
- terapia sostitutiva con testosterone (TRT)
- logopedia durante l'infanzia per favorire lo sviluppo del linguaggio
- supporto educativo e comportamentale a scuola per ridurre le difficoltà di apprendimento o i problemi di comportamento
- terapia occupazionale (riabilitazione per mantenere e sviluppare le competenze della vita quotidiana) per affrontare i problemi di coordinazione dei movimenti associati alla disprassia
- fisioterapia per favorire lo sviluppo del tono muscolare e aumentare la forza fisica
- supporto psicologico per eventuali problemi di salute mentale
- trattamento dell’infertilità, può includere programmi di fecondazione assistita con la tecnica dell’iniezione intra-citoplasmatica dello sperma (ICSI) che consiste nella fecondazione, in laboratorio, di una cellula uovo con dello sperma
- intervento chirurgico di riduzione del seno per rimuovere il tessuto mammario in eccesso
- conservazione degli spermatozoi e delle cellule germinali immature prelevati dal testicolo può dare ai pazienti la possibilità nel tempo di concepire
Terapia sostitutiva con testosterone(TRT)
La TRT consiste nell'assunzione di farmaci contenenti testosterone. Può essere presa in forma di gel o compresse, negli adolescenti, o somministrata come gel o iniezioni, negli adulti.
La TRT può essere prescritta da un endocrinologo e può favorire lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari quali, ad esempio, maturazione della voce, crescita della barba e dei peli sul corpo, aumento della massa e del tono muscolare, riduzione del grasso corporeo.
Durante l'età adulta, la TRT, se utilizzata a lungo termine, può essere utile per alleviare molti disturbi associati alla sindrome di Klinefelter come, ad esempio, l'osteoporosi, il tono dell’umore basso, il ridotto desiderio sessuale e la bassa autostima. Non è efficace sulla fertilità.
Bibliografia
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Bonomi M, Rochira V, Pasquali D, Balercia G, Jannini EA, Ferlin A. Klinefelter syndrome (KS): genetics, clinical phenotype and hypogonadism. Journal of Endocrinological Investigation. 2017; 40(2):123
Mayo clinic. Klinefelter syndrome (Inglese)
NHS. Klinefelter syndrome (Inglese)
Prossimo aggiornamento: 19 Maggio 2022