Introduzione

La teniasi è un'infezione parassitaria del tratto gastrointestinale causata da tre specie di vermi piatti segmentati, Taenia solium, T. saginata, e T. asiatica.
L’infezione da T. solium è diffusa tra popolazioni che consumano carne cruda di suino ed hanno condizioni igienico-sanitarie scarse. L’infezione è praticamente sconosciuta nei paesi di religione musulmana (non mangiano carne di maiale) mentre è diffusa in America centrale e meridionale, in Africa a sud del Sahara, nei paesi non musulmani dell’Asia e nella parte occidentale della Nuova Guinea. In Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda, l’infezione è praticamente scomparsa.
T. saginata è diffusa in moltissimi paesi soprattutto in quelli dove vi è l’abitudine di consumare carne bovina cruda (Etiopia, Kenya, Paesi dell’ex Unione Sovietica, Polonia, Serbia, Croazia, Romania, Paesi del Nord Africa, del Centro e Sudamerica e del Sud-Est Asiatico). È presente in Italia, anche se non vi sono dati sulla prevalenza a livello nazionale, e in molti altri paesi dell’Unione Europea.
T. asiatica è presente in Asia, in particolare in Corea, Cina, Taiwan, Indonesia, e Tailandia.
La teniasi si contrae mangiando carne cruda o poco cotta di bovino o di suino infetti, contenente le forme larvali delle tenie, chiamate cisticerchi. Nell'intestino umano, i cisticerchi si sviluppano in tenie adulte. Il parassita adulto, nell’intestino, può crescere fino a 10 metri di lunghezza. Gli adulti producono “proglottidi” lunghe 3-4,5 cm, forme gravide che contengono le uova.
Nel caso di T. solium, le proglottidi sono eliminate passivamente con le feci. Le uova depositate nelle feci possono contaminare alimenti, vegetali, acqua e così infestare sia il maiale, che è l’ospite intermedio abituale, sia l’uomo che è un ospite intermedio accidentale. Le uova ingerite si aprono nel tratto duodenale dell’intestino dell’ospite intermedio, liberando le larve che invadono le pareti intestinali e, mediante le vie linfatiche o le vene mesenteriche, vengono portate al fegato e successivamente al cuore ed ai polmoni, raggiungendo tutti gli organi dove si sviluppano in cisticerchi. I cisticerchi localizzati nel sistema nervoso centrale dell’ospite intermedio danno origine alla neurocisticercosi, infezione grave in cui i cisticerchi possono causare, oltre al mal di testa, crisi epilettiche e segni neurologici focalizzati. Le cisti nel cervello possono persistere per diversi anni per poi degenerare, lasciando calcificazioni residue. Fino ad oggi, non sono mai stati riportati casi di neurocisticercosi umana causati da T. saginata e T. asiatica.
Nel caso di T. saginata le proglottidi sono mobili e fuoriescono dall’ano forzando lo sfintere anale.
Le uova, una volta fuori dall’ospite definitivo, sopravvivono per settimane o mesi nelle acque reflue e superficiali e nei pascoli dove sono ingerite dai bovini con l’erba. Nell’ospite intermedio, le uova si schiudono nel duodeno, le larve penetrano attivamente nella parete intestinale e vengono trasportate nei diversi organi dal sangue, ma si fermano preferenzialmente nel tessuto adiposo che circonda muscoli e cuore, dove si trasformano in cisticerchi.
Sintomi
La teniasi intestinale è per lo più asintomatica. Talvolta possono verificarsi sintomi gastrointestinali aspecifici e perdita di peso. I pazienti con teniasi dovuta a T. saginata di solito consultano il loro medico di base per il prurito perianale o per il ritrovamento di proglottidi fuoriuscite dall’ano.
Diagnosi
La diagnosi di teniasi può essere effettuata attraverso la ricerca microscopica delle uova nelle feci del paziente. Le uova di T. solium e T. saginata, morfologicamente identiche, non possono essere distinte. A volte, le proglottidi di T. saginata possono essere osservate nelle feci e le uova possono essere ritrovate nella zona perianale mediante lo scotch-test. La diagnosi a livello di specie può essere effettuata morfologicamente e mediante tecniche molecolari.
Terapia
Il trattamento indicato consiste in unica dose di farmaci quali praziquantel oppure in alternativa niclosamide. L’albendazolo è risultato efficace nell’85% delle persone. Dopo il trattamento è indicata la somministrazione di farmaci ad azione purgante per consentire la completa eliminazione del parassita.
Prevenzione
La teniasi può essere prevenuta evitando il consumo di carne cruda o poco cotta di suino o di bovino, oppure congelando la carne prima del consumo (minimo 10 giorni a -18°C). Se cotta, si deve garantire che si raggiunga una temperatura di 75°C per 3 minuti in tutto il pezzo di carne.
Per il controllo di questa infezione è molto importante l’educazione igienico-sanitaria della popolazione, indicando il pericolo di contaminazione ambientale che comporta la defecazione all’aperto, in particolare in luoghi di allevamento di bovini e suini.
Complicazioni
Se non trattate adeguatamente, le teniasi possono causare problemi digestivi e dolore addominale, perdita di appetito, perdita di peso e mal di stomaco. In rari casi, i segmenti della tenia si depositano nell'appendice o nei dotti biliari e pancreatici causando problemi più seri. In caso di infezione, non curare le pratiche igieniche (lavaggio delle mani, pulizia e disinfezione di indumenti ed ambienti domestici) può portare alla trasmissione della cisticercosi a se stessi o ad altre persone inconsapevolmente. La cisticercosi è un’infezione particolarmente grave nei casi in cui i cisticerchi si localizzino nel sistema nervoso centrale (neurocisticercosi).
Vivere con
Le persone che hanno la teniasi, con o senza sintomi, possono passare uova di tenia attraverso le loro feci, contaminando accidentalmente l’ambiente in cui vivono, e quindi aumentando il rischio di trasmissione agli animali o ad altre persone. L’adozione di pratiche igieniche adeguate, in particolare il lavaggio delle mani e pulizia e disinfezione di indumenti ed ambiente domestico, riduce drasticamente il rischio di trasmissione del parassita.
Bibliografia
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Cystinet. European network on Taeniosis/Cysticercosis
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Link approfondimento
Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Human tapeworm (Taeniasis) (Inglese)
World Health Organization (WHO). Taeniasis/Cysticercosis (Inglese)
Prossimo aggiornamento: 25 Febbraio 2027