Introduzione
La cornea è il tessuto trasparente che costituisce la parte anteriore dell’occhio. La sua funzione è quella di lasciare passare la luce permettendo, così, alle immagini di imprimersi sulla retina. Quando la cornea è danneggiata a causa di incidenti o malattie, perde la sua trasparenza, le immagini non appaiono più chiare e la vista risulta compromessa.
Il trapianto di cornea è un intervento di microchirurgia eseguito con l'aiuto di un microscopio operatorio. Consiste nella sostituzione della porzione centrale della cornea con un lembo corneale prelevato da donatori selezionati. L’intervento avviene in anestesia generale o locale e, di solito, non richiede una compatibilità tra il donatore e il ricevente. Il successo del trapianto si identifica con la possibilità di restituire all’occhio operato la capacità di vedere.
Quando è necessario
I casi in cui è necessario un trapianto di cornea sono diversi:
- malattie presenti già alla nascita (congenite)
- traumi dovuti ad incidenti
- esiti di infezioni, che rendono la cornea opaca o deformata e che danneggiano progressivamente la vista
Le malattie della cornea, nella maggior parte dei casi, colpiscono entrambi gli occhi, rendendo le persone quasi completamente cieche (i giovani tra i 15 e i 35 anni sono maggiormente colpiti da queste malattie). Non vi sono limiti di età per il trapianto di cornea, l'intervento può essere eseguito sia in persone giovani che anziane e offre loro la possibilità di riacquistare la vista, tornando ad una vita normale.
Provenienza delle cornee utilizzate per il trapianto
Il trapianto richiede una cornea sana proveniente da un donatore morto. Tutte le persone possono donare, senza limiti di età. Possono donare anche persone con problemi visivi, come la miopia o la cataratta. Ogni potenziale donatore viene valutato per escludere la presenza di malattie trasmissibili e garantire la sicurezza delle cornee prelevate.
I principali criteri di esclusione sono:
- alcune malattie infettive, per esempio, AIDS, epatite B e epatite C, tubercolosi in fase attiva, malattia di Creutzfeldt-Jacob, sclerosi multipla, SLA, malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson e le neoplasie del sistema emolinfopoietico
- precedente trapianto di organo
- alcune malattie dell’occhio
Tutti i possibili rischi sono presi in considerazione dal medico responsabile della valutazione dell’idoneità finale di un potenziale donatore di cornee.
Come avviene la selezione delle cornee
Dopo il prelievo, le cornee donate vengono inviate ad una Banca degli Occhi, struttura sanitaria pubblica o senza scopo di lucro che ha il compito di raccogliere, selezionare, conservare e distribuire tessuti idonei al trapianto, certificandone la qualità e la sicurezza.
In Italia ci sono 12 banche dei tessuti oculari autorizzate. Ogni banca è periodicamente ispezionata dal Centro Nazionale Trapianti insieme al Centro Regionale Trapianti per verificare che operi in modo conforme alle norme.
All'interno del laboratorio della banca si procede anche alla preparazione del tessuto lavorandolo secondo la tipologia di trapianto a cui è stato destinato. Poi è conservato a + 4°C (conservazione a breve termine a freddo, fino a circa 10 giorni) o a +31°C (in coltura, fino a 30 giorni).
Per essere trapiantate, le cornee devono essere analizzate valutando la vitalità delle loro cellule e alcuni parametri biologici.
Al fine di garantire la massima sicurezza per chi riceve la cornea, viene accuratamente rivalutato anche lo stato di salute del donatore.
Dopo essere state analizzate, preparate e conservate nella banca, le cornee ritenute adatte vengono inviate alle strutture sanitarie che le richiedono per essere trapiantate. Le cornee ritenute non adatte possono essere utilizzate, se è stato acquisito il consenso, per la ricerca nelle tecniche innovative di conservazione, lavorazione in banca e di trapianto.
L’Italia è uno dei paesi europei con i maggiori numeri di tessuti corneali donati e trapiantati. Grazie ad essi può, solitamente, rispondere a tutte le richieste di trapianto.
Prossimo aggiornamento: 28 Marzo 2024