Introduzione
Il tumore del pene è un tumore raro che interessa gli uomini al di sopra dei 50 anni di età.
Il pene è l’organo riproduttore maschile. È costituito da diversi tipi di tessuto (pelle, nervi e vasi sanguigni) ed è attraversato da un canale (uretra) dal quale esce l’urina con la minzione e il liquido seminale con l’eiaculazione.
All’interno del pene ci sono due cavità, che costituiscono il tessuto erettile, chiamate:
- corpi cavernosi, le due colonne del tessuto erettile che formano la maggior parte del pene
- corpi spongiosi, una colonna del tessuto erettile che circonda l’uretra
Il tessuto erettile è circondato dal tessuto connettivo, a sua volta coperto dalla pelle. La testa del pene (detta glande) è coperta da una pelle flaccida, chiamata prepuzio.
Esistono diversi tipi di tumore del pene, a seconda del tipo di cellula da cui esso si sviluppa:
- carcinoma del pene a cellule squamose, rappresenta il 90% dei casi e interessa le cellule che ricoprono la superficie del pene
- carcinoma in situ, un tipo particolare di carcinoma a cellule squamose che riguarda le cellule della pelle del pene ma non è diffuso in profondità
- adenocarcinoma del pene, tumore che inizia dalle cellule ghiandolari del pene
- melanoma del pene, tumore che si sviluppa nelle cellule della pelle del pene
Le cellule tumorali del pene possono spostarsi verso altre parti del corpo attraverso i tessuti, i linfonodi e il sangue. Quando il tumore si diffonde in altre parti del corpo viene definito metastatico.
In seguito alla diagnosi del tumore, è indispensabile definirne lo stadio per programmare un’adeguata terapia:
- stadio 0, diviso in stadio Ois e Oa. Nello stadio Ois, le cellule anormali si trovano sulla superficie della pelle del pene, formano escrescenze che possono diventare tumori e diffondersi nei tessuti sani vicini. Questo stadio è chiamato anche carcinoma in situ. Nello stadio Oa, il carcinoma a cellule squamose, che non si diffonde, si trova sulla superficie della pelle del pene o sulla superficie inferiore del prepuzio. Questo stadio è chiamato carcinoma localizzato non invasivo a cellule squamose
- stadio I, il tumore si è formato e si è diffuso ai tessuti che si trovano proprio sotto la pelle del pene. In questo stadio le metastasi non si diffondono ai vasi linfatici, ai vasi sanguigni e ai nervi. Questo tipo di cellule tumorali sembrano più simili alle cellule normali quando sono osservate al microscopio
- stadio II, si divide in II A e in II B. Nello stadio II A, il tumore si è diffuso nel tessuto al di sotto della pelle del pene, attraverso i vasi sanguigni e linfatici, e/o ai nervi e al corpo spugnoso. Nello stadio II B, il tumore si è diffuso nel tessuto connettivo che circonda il corpo cavernoso e nel corpo cavernoso stesso
- stadio III, si divide nello stadio III A e III B. Nello stadio III A, il tumore si è diffuso a uno o due linfonodi che si trovano su un lato dell’inguine. Nello stadio III B, il tumore si è diffuso a tre o più linfonodi presenti su un lato dell’inguine o ai linfonodi su entrambi i lati dell’inguine
- stadio IV, il tumore si è diffuso ai tessuti vicino al pene, come lo scroto, la prostata e l’osso pubico, e può essersi diffuso ai linfonodi al di fuori del bacino o ad altre parti del corpo (polmoni, fegato, ossa)
Sintomi
I principali sintomi associati al tumore del pene sono:
- rigonfiamento o dolore al pene che dura da più di quattro settimane
- sanguinamento dal pene e sotto il prepuzio
- secrezione maleodorante e irritante
- ispessimento della pelle del pene o del prepuzio, che rende difficile lo scorrimento del prepuzio stesso (fimosi)
- cambiamento del colore della pelle del pene o del prepuzio
- formazione di piccole ferite (ulcerazioni) o noduli sul pene, che possono essere o non dolorosi
- formazione di piccole placchette superficiali biancastre e rosse, sulla superficie interna del prepuzio o del glande
Non è detto che la comparsa di uno o più di questi sintomi sia sempre associata a un tumore del pene; essi potrebbero essere dovuti ad altre malattie benigne. Pertanto, in seguito alla comparsa dei sintomi bisognerà rivolgersi al medico per una corretta valutazione (leggi la Bufala).
Cause
Le cause del tumore del pene non sono ancora ben note ma sono stati individuati i fattori di rischio.
Il principale fattore di rischio è rappresentato dall’infezione da Papillomavirus (HPV), infezione piuttosto frequente nella popolazione che si trasmette prevalentemente per via sessuale attraverso il contatto con cute o mucose. In genere si tratta di una infezione transitoria e asintomatica ma se persiste ed è dovuta a papillomavirus ad alto rischio di trasformazione neoplastica si associa ad aumentato rischio di tumori tra cui il tumore del pene negli uomini (leggi la Bufala).
Altri fattori di rischio sono:
- restringimento della cute del prepuzio (fimosi), quando il prepuzio è difficile da retrarre, aumenta la probabilità di sviluppare l’infezione del glande (balanite). Le infezioni ripetute aumentano il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori del pene
- rapporti sessuali con molti partner ed età precoce del primo rapporto sessuale
- età avanzata, oltre i sessanta anni
- fumo, le sostanze chimiche che si trovano nelle sigarette possono danneggiare le cellule del pene e aumentare il rischio di loro trasformazione in cellule tumorali
- condizioni infiammatorie croniche (come il lichen sclerosus)
- scarsa igiene
Non ci sono invece evidenze scientifiche che suggeriscano il legame tra il tumore del pene e l’infezione da HIV-AIDS.
Diagnosi
Per diagnosticare il tumore del pene il medico di base, o lo specialista, raccolgono informazioni sui sintomi, su eventuali altri casi di tumore nei familiari stretti e sulle abitudini di vita. Durante la visita, viene effettuata una prima analisi del pene e della regione genitale per verificare la presenza del tumore.
Se si sospetta la presenza del tumore, il medico potrebbe prescrivere una biopsia, un esame che consiste nel prelievo di una piccola quantità di tessuto da analizzare al microscopio.
La biopsia può essere:
- incisionale, se viene rimossa una parte di nodulo o di tessuto che non ha un aspetto normale
- escissionale, se viene rimosso un intero pezzo di tessuto
In seguito alla diagnosi di tumore del pene, vengono eseguiti altri test per verificare se le cellule tumorali siano diffuse solo all'interno del pene o anche in altre parti del corpo.
Essi includono:
- tomografia assiale computerizzata (TAC), tecnica che grazie alle radiazioni ionizzanti crea una serie di immagini dettagliate di aree interne del corpo prese da diverse angolazioni e permette di individuare se altre regioni del corpo siano state colpite dal tumore
- risonanza magnetica nucleare (RMN), esame che utilizza radiazioni non ionizzanti. Essendo meno dannose rispetto alle radiazioni ionizzanti, è possibile ripetere l’esame a intervalli di tempi ristretti per seguire l’andamento della malattia
- tomografia a emissione di positroni (PET), consente di trovare le cellule maligne diffuse all’interno del corpo
Tutti questi esami permettono di definire lo stadio del tumore del pene e la sua diffusione ad altre zone del corpo. Queste conoscenze sono di fondamentale importanza per poter pianificare la terapia adeguata.
Terapia
Sono disponibili diversi tipi di cure per le persone con il tumore del pene. La scelta dipende da diversi fattori, come tipo, posizione ed estensione del tumore, età e condizioni di salute generali della persona (leggi la Bufala).
La chirurgia è il trattamento più utilizzato per tutti gli stadi del tumore al pene. La massa tumorale può essere rimossa attraverso le seguenti tecniche chirurgiche:
- chirurgia Mohs, procedura in cui il tumore viene tagliato dalla pelle a strati sottili. Durante l'intervento chirurgico, i bordi del tumore e ogni strato di tumore rimosso vengono analizzati al microscopio per verificare la presenza di cellule tumorali. Se ci sono cellule tumorali si procede con l’asportazione fino a che non si incontra il tessuto sano. Questo tipo di intervento chirurgico rimuove il meno possibile il tessuto normale ed è spesso usato per rimuovere il cancro sulla pelle
- chirurgia laser, tipo di chirurgia che utilizza il raggio laser (un raggio intenso di luce) per rimuovere il tumore senza tagliare i tessuti sani
- criochirurgia, trattamento che utilizza uno strumento per eliminare il tessuto tumorale attraverso il suo congelamento. Questa tecnica è chiamata anche crioterapia
- circoncisione, rimozione di parte o di tutto il prepuzio del pene. È utilizzata se il tumore del pene non è ben localizzato
- amputazione del pene, asportazione parziale o totale del pene utilizzata quando il tumore ha già invaso l’organo in profondità
In generale, la chirurgia permette di rimuovere i linfonodi inguinali e pelvici e di capire se il tumore si sia già diffuso a distanza.
Eliminato il tumore con l’intervento chirurgico, si può procedere con la radioterapia o con la chemioterapia per eliminare le cellule tumorali eventualmente rimaste e ridurre la probabilità che il tumore si ripresenti. Si parla di terapia adiuvante.
La radioterapia (Video) è il trattamento che utilizza raggi ad alta energia per eliminare le cellule tumorali. Per trattare il tumore del pene si può praticare la radioterapia esterna, che utilizza una macchina situata all’esterno del corpo per inviare le radiazioni; oppure quella interna, che consiste nell’iniezione di sostanze radioattive direttamente all’interno del tumore.
La chemioterapia (Video) è il trattamento che utilizza farmaci per eliminare o rallentare la crescita delle cellule tumorali. Per il tumore del pene allo stadio 0, la chemioterapia si può applicare sottoforma di crema direttamente sulla parte interessata (chemioterapia locale). Se lo stadio è più avanzato e il tumore ha raggiunto altri organi, si somministrano i farmaci per via venosa o per bocca (chemioterapia sistemica). I principali farmaci usati per il trattamento del tumore del pene sono: il 5-Fluorouracile e la Bleomicina.
La terapia biologica è il trattamento che stimola il sistema immunitario della persona con il tumore per combattere il cancro. Alcuni farmaci, infatti, possono essere somministrati per potenziare e dirigere le difese naturali dell’organismo verso il tumore. Questo tipo di trattamento si chiama immunoterapia. La terapia biologica a base di pomate, per esempio, è indicata per il trattamento del tumore del pene allo stadio 0.
Prevenzione
Al momento non esistono strategie precise per prevenire il tumore del pene ma sicuramente è fondamentale ridurre e/o evitare i fattori di rischio a esso associato:
- evitare comportamenti sessuali che aumentino il rischio di contrarre infezioni da HPV. A tal proposito può essere favorevole usare dispositivi di protezione, come il preservativo, durante i rapporti sessuali e sottoporsi a vaccinazione contro l’HPV
- non fumare
- curare l’igiene degli organi genitali
- circoncisione, eseguita sui neonati riduce il rischio di tumore del pene di 3-5 volte. Ci sono, invece, poche prove che sottoporsi alla circoncisione da adulti riduca tale rischio. Tuttavia, non è possibile praticare la circoncisione in tutti i paesi, soprattutto in quelli occidentali, se non per motivi strettamente necessari, quali la presenza di fimosi nel pene
Complicazioni
Il tumore al pene è in grado di infiltrarsi nei linfonodi vicini, in altri tessuti e di diffondersi a distanza dando luogo a metastasi in altri organi. La diffusione delle metastasi è un processo di rilevante gravità clinica che può portare anche alla morte. Pertanto, è consigliabile rivolgersi al medico se si avverte qualche sintomo.
Vivere con
La diagnosi di un tumore rappresenta sempre un momento difficile per la maggior parte delle persone e può richiedere un sostegno esterno per far fronte alle diverse necessità.
Innanzitutto, la persona deve essere informata in maniera precisa e puntuale sul decorso della malattia e sull’effetto della terapia che dovrà effettuare per poter vivere nel modo più sereno possibile il percorso che la attende.
I sintomi causati dalla malattia e gli effetti indesiderati dell’eventuale terapia possono causare cambiamenti fisici e influenzare il modo di vivere. Pertanto, in alcune situazioni, oltre all’appoggio dei familiari e delle persone che hanno vissuto una situazione analoga, potrebbe essere necessario un supporto psicologico.
Link approfondimento
Società Italiana di Urologia (SIU). Linee guida EAU. Sul tumore del pene e dell'uretra
Prossimo aggiornamento: 24 Gennaio 2024