Introduzione

Anaplasmosi

L'anaplasmosi è una malattia trasmessa dal morso di zecche o, molto raramente, dalla trasfusione di sangue infetto. La malattia è causata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, che infetta alcuni tipi di globuli bianchi del sangue, i granulociti.

Le persone con anaplasmosi spesso hanno febbre, mal di testa, brividi e dolori muscolari. Nelle infezioni più gravi, si possono avere problemi di coagulazione del sangue (coagulazione intravasale disseminata), scompensi a diversi organi e crisi convulsive.

Oltre all’uomo, l’anaplasmosi può colpire anche i cani, che si infettano sempre attraverso il morso di zecche.

La diagnosi di anaplasmosi avviene ricercando il DNA batterico o gli anticorpi specifici nel sangue di persone sospettate di essere infette.

Il trattamento dell’anaplasmosi è con antibiotici prescritti dal medico dopo aver confermato la diagnosi. L’antibiotico normalmente utilizzato è la doxiciclina e il trattamento tempestivo può ridurre il rischio di sviluppare gravi complicazioni.

Sintomi

I segni e i disturbi dell'anaplasmosi in genere iniziano entro 1-2 settimane dal morso di una zecca infetta. I morsi delle zecche di solito non causano dolore e molte persone non ricordano di essere state morse.

Nella fase iniziale (primi 5 giorni) i disturbi di solito sono lievi o moderati e possono includere:

L’infezione inoltre può causare una riduzione dei globuli bianchi, e delle piastrine (trombocitopenia), un aumento della concentrazione nel sangue di enzimi epatici e una alterata coagulazione del sangue, che nei casi più gravi si manifesta con coagulazione intravasale disseminata.

Raramente, se il trattamento viene ritardato o se la persona ha altre malattie concomitanti che compromettono il sistema immunitario (infezione da HIV, tumori) l'anaplasmosi può causare gravi problemi, che si manifestano dopo la fase iniziale, e i segni e i disturbi possono includere:

  • insufficienza respiratoria
  • problemi di sanguinamento
  • insufficienza degli organi
  • decesso

Cause

L'anaplasmosi è causata dal batterio Anaplasma phagocytophilum, che viene principalmente trasmesso agli esseri umani tramite i morsi di zecche infette, o molto più raramente, attraverso le trasfusioni di sangue o il trapianto di organi da donatori infetti.

Le zecche coinvolte sono zecche dure del genere Ixodes, diffuse in molte zone d’Italia e responsabili della trasmissione all’uomo anche di altre infezioni, quali la malattie di Lyme o borreliosi e l’encefalite trasmessa da zecche. Per questo motivo, non è infrequente l’infezione contemporanea con Anaplasma, Borrelia e/o Ehrlichia (altri batteri trasmesse dalle zecche).

Oltre all’uomo, l’anaplasmosi può colpire anche i cani, che si infettano sempre attraverso il morso di zecche.

Diagnosi

La diagnosi di anaplasmosi viene spesso effettuata in base ai segni e disturbi clinici e può essere successivamente confermata mediante esami di laboratorio specifici, quali ad esempio la reazione a catena della polimerasi (PCR), che consente di individuare tracce di DNA batterico o la ricerca degli anticorpi specifici contro questi batteri. Entrambe le tecniche vengono fatte su campioni di sangue, ma mentre la prima fornisce una risposta in tempi brevi dall’infezione, la ricerca di anticorpi specifici può essere fatta solo dopo alcune settimane dall’inizio dei sintomi (disturbi).

Terapia

La terapia dell’anaplasmosi è a base di antibiotici e dovrebbe iniziata il più rapidamente possibile per evitare gravi conseguenze alla persona infetta. Per questo, potrebbe essere necessario iniziare la terapia antibiotica prima di avere i risultati del laboratorio.

Il farmaco più comunemente impiegato nella terapia dell’anaplasmosi è l’antibiotico doxiciclina. Il farmaco va utilizzato seguendo le prescrizioni mediche e la terapia dura, di norma almeno sette giorni. Nei casi in cui la doxiciclina non sia tollerata il medico curante potrebbe utilizzare altri antibiotici, da valutare a seconda della situazione specifica.

Prevenzione

Il modo migliore per prevenire l'anaplasmosi è evitare il morso delle zecche. Quando si fanno escursioni o camminate in aree in cui son presenti zecche, o si hanno contatti con animali che potrebbero essere infestati da zecche alcune precauzioni che devono essere prese sono:

  • utilizzare repellenti contro le zecche su pantaloni, maniche e scarponi
  • indossare magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi
  • controllare la presenza di zecche dopo aver trascorso del tempo all'aperto
  • fare la doccia entro due ore dal rientro in casa e controllare che non vi siano zecche sulla cute (in particolare dietro le ginocchia, all’inguine, sulla nuca o nelle ascelle)
  • lavare in lavatrice gli indumenti indossati
  • evitare il contatto con animali selvatici
  • fare attenzione a dove si lasciano zaini e altri tipi di attrezzature

In caso si ritrovi una o più zecche ingrossate, queste devono essere rimosse facendo attenzione a non schiacciarle o strapparle. La rimozione va fatta con pinzette, afferrando la zecca il più vicino possibile alla cute e tirando lentamente e con movimento rotatorio. La ferita va poi pulita e disinfettata. Vanno evitati metodi empirici quali bruciare la zecca e cospargerla d’olio o alcool, in quanto inutili e pericolosi.

Complicazioni

Nella maggior parte delle persone l’anaplasmosi si presenta una forma lieve o moderata, ma se non trattata tempestivamente l'anaplasmosi può causare un grave rischio per la salute, fino al decesso. I fattori di rischio per complicazioni dovute all’anaplasmosi includono il ritardo nell’inizio del trattamento, l’età della persona infetta (anziani e bambini sono a maggior rischio di complicazioni), malattie concomitanti quali infezioni da HIV, malattie immunodepressive, o trattamenti con farmaci immunodepressivi quali i corticosteroidi.

Prossimo aggiornamento: 10 Settembre 2026

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