Introduzione
L'anestesia generale, o totale, è uno stato di incoscienza provocata con medicinali e tenuta sotto costante controllo dal medico anestesista. I farmaci usati per indurre questo tipo di anestesia, chiamati anestetici generali, provocano un sonno artificiale talmente profondo che permette di affrontare qualsiasi intervento chirurgico senza avvertire alcun dolore, senza muoversi né ricordare nulla di quanto accaduto. Per le stesse ragioni, però, la persona deve essere collegata ad una macchina che gli permetta di respirare e l'anestesista deve sorvegliare le funzioni vitali del paziente durante tutta la durata dell'anestesia generale.
L'anestesia generale è indispensabile in caso di interventi che richiedano l'incoscienza della persona per garantirne la sicurezza e assicurarle il massimo comfort durante l'esecuzione dell'intervento.
È la tecnica normalmente utilizzata per interventi di lunga durata o molto dolorosi.
Ancora non è chiaro l'esatto meccanismo d'azione degli anestetici generali, il cui effetto è quello di interrompere il passaggio di qualunque segnale attraverso i nervi. Ciò significa che qualsiasi stimolo esterno non viene elaborato né riconosciuto dal cervello finché è in corso l'anestesia.
Visita anestesiologica
Prima dell'intervento la persona è sottoposta ad una visita con il medico specialista, l'anestesista, che stabilirà il tipo di anestetico più indicato in base alle informazioni acquisite durante il colloquio. L'anestesista valuterà lo stato di salute della persona nel tempo, le condizioni di salute attuali e le abitudini di vita (consumo di alcolici, fumo) che potrebbero interferire con l'anestesia. In particolare, chiederà informazioni sui medicinali assunti e sulla presenza di allergie, o di disturbi, associati ad un’eventuale anestesia effettuata in passato. Durante la visita, l'anestesista fornirà precise istruzioni sul comportamento da seguire nei giorni che precedono l'intervento, indicando chiaramente il periodo di preparazione all'intervento in cui si dovrà evitare di mangiare cibi solidi e di bere liquidi (digiuno totale).
Sarà, inoltre, pronto a rispondere a eventuali domande e a fornire chiarimenti sulla procedura e sui rischi di complicazioni, illustrando ciò che è scritto sul consenso informato. Per poter iniziare la procedura, infatti, la persona deve firmare il consenso informato per dimostrare di aver capito ciò che l'anestesista gli ha spiegato.
In sala operatoria
Il medico anestesista-rianimatore che eseguirà l'anestesia il giorno dell'intervento potrebbe essere un altro rispetto a quello che ha effettuato la visita anestesiologica pre-intervento. Tuttavia, non bisogna preoccuparsi perché sarà in possesso della cartella anestesiologica contenente tutte le informazioni necessarie per eseguire l'anestesia più adatta.
Per sicurezza e per consentire la somministrazione di liquidi o medicinali durante tutto l'intervento, prima di eseguire l'anestesia viene inserita una cannula in una vena del braccio o del dorso della mano, attraverso un ago.
Subito prima dell'inizio dell'intervento chirurgico, il medico anestesista somministrerà l'anestetico generale sotto forma di liquido, iniettandolo attraverso la cannula, o di gas, facendolo inalare attraverso una mascherina applicata sul viso.
Normalmente, l'anestetico agisce molto rapidamente. Nell'arco di un minuto provoca prima una sensazione di leggerezza e poi la perdita di coscienza.
Per tutta la durata dell'intervento chirurgico l'anestesista si prende cura della persona, controllandone le funzioni vitali e assicurandosi che continui a ricevere la dose di anestetico necessaria per mantenere lo stato di incoscienza.
Inoltre, al termine dell'intervento chirurgico, somministra farmaci antidolorifici (analgesici) per via endovenosa per garantire un risveglio confortevole e senza dolore.
Risveglio
Alla fine dell'intervento l'anestesista interrompe la somministrazione dell'anestetico. La persona si risveglia gradualmente e viene tenuta sotto osservazione in una sala apposita (la sala risveglio), nella quale vi sono tutte le attrezzature per garantire la stessa sicurezza della sala operatoria, fino al totale recupero dello stato di coscienza, prima di essere trasferita nel reparto di degenza.
Gli anestetici generali possono alterare la memoria, la concentrazione e i riflessi per uno o due giorni. Dopo il risveglio dall'anestesia generale è assolutamente necessario restare sotto osservazione medica per almeno 24-48 ore. Salvo casi particolari, tale osservazione si svolge in ospedale. Bisogna tenere presente, però, che in base al tipo e al risultato dell’intervento chirurgico potrebbe essere necessario restare ricoverati per diversi giorni.
Effetti collaterali
Gli anestetici generali presentano alcuni effetti collaterali indesiderati piuttosto comuni descritti, in genere, dall'anestesista durante la visita preoperatoria. La maggior parte dei disturbi dovuti all'anestesia si manifesta subito dopo l'intervento e ha una durata limitata.
Comprendono:
- nausea e vomito, generalmente si manifestano immediatamente dopo l'intervento e possono durare fino al giorno dopo
- brividi e freddo, di durata variabile da pochi minuti a qualche ora
- stato confusionale e perdita di memoria, più comuni nelle persone anziane e in quelle con problemi di memoria preesistenti. Solitamente, si tratta di disturbi temporanei, ma in alcuni casi possono persistere a lungo
- disturbi alla vescica, con difficoltà a urinare
- vertigini, che vengono curate con la somministrazione di liquidi
- lividi, arrossamento e dolore, nella zona di inserimento della cannula o dove sono stati iniettati i farmaci. In genere regrediscono spontaneamente
- dolore alla gola, causato a volte dall'inserimento nella bocca del tubo per la respirazione artificiale
- danni alla bocca o ai denti, provocati dal passaggio nella trachea del tubo per la respirazione. Una piccola percentuale di persone può avere piccoli tagli alle labbra e alla lingua, o lesioni a carico dei denti, in seguito a un'intubazione difficoltosa. È sempre necessario informare l'anestesista sullo stato della propria dentatura o sull'eventuale presenza di protesi dentali
Rischi e complicazioni
I rischi e le possibili complicazioni dell'anestesia generale, peraltro molto rare, sono:
- grave reazione allergica all'anestesia (anafilassi)
- risveglio durante l’intervento, per scongiurare questo pericolo la dose di anestetico somministrata viene monitorata continuamente
- danni agli occhi, sebbene l'anestesista presti attenzione affinché nulla danneggi gli occhi, possono verificarsi, raramente, lesioni temporanee sulla superficie dell'occhio; se sono dolorose possono essere alleviate con una pomata oftalmologica
- morte, si tratta di un'evenienza rarissima, che si verifica in un caso su 100.000
Il rischio di gravi complicazioni aumenta in caso di interventi complessi o con carattere d'urgenza, in presenza di malattie concomitanti, nei fumatori e nelle persone in sovrappeso.
Altri tipi di anestesia
Oltre all'anestesia generale, esistono i seguenti tipi di anestesia:
- anestesia locale
- anestesia peridurale (o epidurale)
- anestesia spinale
- blocchi nervosi
Prossimo aggiornamento: 04 Gennaio 2024