Introduzione
L'aneurisma è una dilatazione anomala e permanente della parete arteriosa o venosa, causata da un trauma o da un'alterazione che la indebolisce (Video). Quando la dilatazione della parete raggiunge livelli critici, il vaso può rompersi dando luogo a una emorragia interna che può portare alla morte.
Le cause dell'indebolimento dell'arteria o della vena possono essere:
- presenti alla nascita (congenite), come la sindrome di Marfan, la sindrome di Ehlers-Danlos e la malattia del rene policistico
- meccaniche, come un danno causato da un trauma
- degenerative, come ad esempio l’aterosclerosi
- infiammatorie, come nella malattia di Takayasu
- infettive, causate da sifilide, micosi, virus
La formazione di aneurismi, pertanto, è un processo legato a molti fattori (multifattoriale) con influenze sia genetiche che ambientali. Avere familiari colpiti da un aneurisma può aumentare il rischio di svilupparlo in qualsiasi momento della propria vita.
I fattori di rischio più comuni negli adulti sono:
- fumo
- alcol
- colesterolo alto
- obesità
- ipertensione
- diabete
Lo sviluppo degli aneurismi infantili può essere dovuto a fattori già presenti alla nascita come, ad esempio, deficit del collagene di tipo III oppure traumi avvenuti durante il periodo di aumento della pressione intracranica nelle prime fasi dello sviluppo.
Gli aneurismi possono verificarsi in qualunque arteria o vena ma i più comuni sono:
- aneurisma aortico, si verifica nell'aorta, l'arteria principale che trasporta sangue ricco di ossigeno a tutte le parti del corpo
- aneurisma dell'aorta toracica, riguarda il segmento dell'aorta che passa attraverso il torace
- aneurisma dell'aorta addominale, si verifica nel tratto dell'aorta che passa attraverso l'addome
- aneurisma cerebrale o ictus emorragico, avviene nei vasi sanguigni che forniscono sangue al cervello
- aneurisma dell'arteria poplitea, si verifica nella gamba, nell'incavo dietro al ginocchio
- aneurisma dell'arteria mesenterica, si verifica nell'intestino
- aneurisma dell'arteria splenica, riguarda un'arteria della milza
Sintomi
L’aneurisma di solito non provoca disturbi (sintomi), può svilupparsi lentamente per molti anni e, spesso, non dare segno della sua presenza fino a quando non si rompe. A volte può causare disturbi legati alla compressione delle strutture anatomiche circostanti.
Se un aneurisma si espande rapidamente, o si rompe, i disturbi possono presentarsi improvvisamente e includere:
- dolore
- sudorazione elevata
- vertigini
- nausea e vomito
- battito cardiaco accelerato
- shock / svenimento
- bassa pressione sanguigna
Diagnosi
Spesso gli aneurismi vengono accertati (diagnosticati) casualmente durante esami effettuati per altri motivi.
Per accertare la presenza di un aneurisma il medico può utilizzare:
- ecografia ecocolordoppler
- angiotomografia computerizzata (angio-TAC)
- angiografia a risonanza magnetica (angio-RM)
Ecografia con ecocolordoppler
È una metodica non invasiva che permette di visualizzare i principali vasi sanguigni (arterie, tronchi sovraortici, vasi addominali e vasi venosi) e di studiare il flusso del sangue al loro interno. Fornisce immagini a colori (blu e rosso) dei flussi venosi e arteriosi evidenziando eventuali lesioni delle pareti dei vasi.
Angiotomografia computerizzata (angio-TAC)
Permette di studiare le arterie dell'encefalo, dei tronchi sovra-aortici (TSA), dell'aorta ascendente e discendente, dei vasi dell'addome e degli arti alla ricerca di alterazioni anomale. L’angio-TAC, grazie all’elevata capacità di fornire immagini dettagliate e di ricostruire immagini volumetriche tridimensionali, rappresenta il metodo principale nella pianificazione della terapia.
Angiografia a risonanza magnetica (angio-RM)
Non essendo legata alla presenza di radiazioni ionizzanti, non è un esame invasivo, prevede tempi di esecuzione rapidi, elevata sensibilità e specificità e consente di visualizzare i grossi tronchi arteriosi e venosi, anche nel cervello, senza la necessità di un mezzo di contrasto. L’angio-RM, grazie ai recenti progressi tecnici, è diventata una valida alternativa per la sorveglianza di malattie dell’aorta, soprattutto nei bambini.
Terapia
Il medico, per chiarire il rischio di rottura di un aneurisma, ne valuta la dimensione, la posizione, l'aspetto e si informa sullo stato di salute della persona e sulla presenza di altri casi in famiglia (storia familiare). Al termine della sua valutazione, confronta il rischio di rottura con quello derivante dal trattamento e decide se gestire oppure operare chirurgicamente l'aneurisma.
I trattamenti principali negli aneurismi in forma grave sono due:
- intervento a cielo aperto, il chirurgo esegue una incisione nel punto più vicino all'aneurisma, lo raggiunge all'interno del corpo e procede alla chiusura e alla sua successiva rimozione dal vaso sanguigno su cui era collocato. Questo tipo di intervento richiede, di solito, l'anestesia generale e, di conseguenza, comporta dei tempi più lunghi di ripresa prima di poter tornare alle normali attività. L’anestesia generale, inoltre, può costituire un rischio in presenza di disturbi cardiaci, difficoltà respiratorie ed età avanzata
- intervento con inserimento di uno stent endovascolare, lo stent è un dispositivo che si colloca all'interno del vaso colpito da aneurisma, isolandolo e rinforzandolo. È una tecnica mini-invasiva che permette di avere tempi di ripresa più brevi e minori rischi derivanti dagli anestetici poiché è praticata, il più delle volte, in anestesia locale.
Lo stent endovascolare viene applicato tramite:
- catetere, inserito in un'arteria nella gamba vicino all'inguine per veicolare lo stent
- metodi avanzati di imaging radiografici in diretta, il chirurgo guida il catetere che porta lo stent dall'inguine fino al punto dove si trova l'aneurisma
- posizionamento dello stent e rimozione del catetere, una volta guidato a destinazione, il chirurgo fa rilasciare e espandere lo stent e poi rimuove il catetere di posizionamento
Trattamento e prevenzione
La rottura di un aneurisma è un'emergenza medica. Qualora si verifichi bisogna telefonare immediatamente ai numeri 118, 112 o 113 e chiedere assistenza medica immediata.
Se a una persona è stato già accertato (diagnosticato) un aneurisma, deve restare a stretto contatto con il proprio medico per controllarne l’evoluzione nel tempo e, soprattutto, deve avvertire tutte le persone che frequenta (familiari, colleghi di lavoro, scuola, ecc.) della propria condizione in modo che, in caso di malore improvviso, possano telefonare senza perdere tempo ai numeri di emergenza.
Il portatore di aneurisma deve sottoporsi a controlli regolari a seconda della dimensione e della zona in cui è posizionato.
Per ridurre i rischi di comparsa di un aneurisma, è raccomandato seguire alcune regole per mantenere i vasi sanguigni sani e puliti. Esse includono:
- controllare regolarmente la pressione del sangue
- mangiare cibi sani
- fare regolarmente attività fisica
- smettere di fumare
- gestire lo stress
Bibliografia
Mayo Clinic. Aneurysms (Inglese)
MedlinePlus. Aneurysms (Inglese)
National Institutes of Health (NIH). National Heart, Lung, and Blood Institute. Aortic Aneurysm (Inglese)
Michael L. Levy, Danielle M. Levy, Biagio Manna. Pediatric Cerebral Aneurysm. StatPearls [Internet]. 2020; Jul 21
American Heart Association. Aortic Aneurysm ( Inglese)
Prossimo aggiornamento: 19 Novembre 2022