Introduzione
La camomilla è una delle erbe medicinali più antiche conosciute dall'umanità. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae ed è rappresentata da due varietà comuni, la camomilla tedesca (chamomilla recutita) e la camomilla romana (chamaemelum nobile).
I fiori essiccati della camomilla contengono molte sostanze di origine vegetale, come terpenoidi e flavonoidi, che contribuiscono alle sue proprietà medicinali.
Estratti, oli e infusi a base di camomilla sono utilizzati per le sue qualità:
- calmanti, sedative, antispasmodiche, favorisce il rilassamento muscolare e di conseguenza aiuta a dormire meglio e a favorire un senso di benessere e di calma
- antinfiammatorie, per problemi di stomaco, intestino o di altre mucose
- antipiretiche, vale a dire in grado di abbassare la febbre
- antibatteriche, antimicotiche, contro batteri e funghi
- analgesiche, in grado di ridurre il dolore
In genere, la camomilla è consumata mettendo in infusione i fiori essiccati: nel mondo se ne consumano più di un milione di tazze al giorno.
Gli oli essenziali, estratti dai fiori, possono essere inalati, usati per i massaggi o aggiunti a lozioni e sono comunemente usati in aromaterapia. Inoltre, sono impiegati in molte lozioni per la pelle, creme, saponi e cosmetici.
La camomilla può anche essere assunta per bocca sotto forma di compresse o capsule, solitamente in combinazione con altre erbe come la passiflora, l'aloe o la valeriana o con analgesici o antistaminici leggeri.
Composizione chimica
Gli effetti benefici della camomilla sono legati alla presenza di diversi flavonoidi contenuti nella sua parte centrale (apigenina, luteolina) e di derivati flavonolici (quercetina, patuletina).
Altri componenti principali sono gli oli essenziali: terpenoidi, α-bisabololo e suoi ossidi, azuleni compresi camazulene e derivati dell'acetilene. L'olio essenziale di camomilla romana è costituito principalmente da esteri dell'acido angelico e dell'acido tigilico. Nella camomilla sono stati identificati circa 120 metaboliti secondari, inclusi 28 terpenoidi e 36 flavonoidi.
Gli ingredienti medicinali vengono normalmente estratti dai fiori secchi di camomilla utilizzando come solventi acqua, etanolo o metanolo e gli estratti corrispondenti sono noti come estratti acquosi, etanolici (alcolici) o metanolici. Gli estratti di camomilla ottimali contengono circa il 50% di alcol. Gli estratti standardizzati contengono l'1,2% di apigenina che è fra le sostanze più efficaci. Gli estratti acquosi, sotto forma di tisana, contengono concentrazioni piuttosto basse di apigenina libera ma includono livelli elevati di apigenina-7- O- glucoside.
Proprietà
Tradizionalmente, la camomilla è stata usata per secoli come medicina antinfiammatoria, antiossidante, leggermente astringente e sedativa.
I diversi preparati a base di camomilla sono comunemente usati per molti disturbi come:
- febbre da fieno
- infiammazioni, della pelle e delle mucose
- spasmi muscolari, per la sua attività miorilassante
- disturbi mestruali, allevia i crampi dei dolori mestruali
- insonnia e ansia, sotto forma di estratto acquoso è usata come blando sedativo per calmare i nervi e ridurre l'ansia, incubi, insonnia e altri problemi del sonno
- ulcere, piaghe da decubito
- ferite, ustioni e irritazioni cutanee
- infezioni batteriche, della pelle, del cavo orale (afte) e delle gengive
- disturbi gastrointestinali, agisce come rilassante digestivo e contro il gonfiore della pancia (flatulenza), indigestione, diarrea, nausea e vomito, coliche e crampi allo stomaco
- dolori reumatici, è efficace contro l'artrite, il mal di schiena
- emorroidi
- nevralgie, sciatica
- mastiti
Preparati a base di camomilla da applicare sulla superficie esterna del corpo sono utilizzati per il trattamento di:
- dermatite da pannolino
- capezzoli screpolati
- varicella
- infezioni, dell'orecchio e degli occhi
- disturbi degli occhi, inclusi l'ostruzione dei dotti lacrimali, congiuntivite
- infiammazione nasale
Sicurezza
Gli effetti indesiderati (effetti collaterali) sono rari e l'uso della camomilla è considerato sicuro; tuttavia, alcuni dati mostrano che può:
- aumentare il rischio di sanguinamento, se usata contemporaneamente a farmaci fluidificanti
- causare reazioni allergiche, in una percentuale relativamente bassa di persone che è sensibile alla camomilla. Le persone sensibili all'ambrosia e ai crisantemi o altri membri della famiglia delle compositae sono più inclini a sviluppare allergie da contatto alla camomilla, soprattutto se assumono contemporaneamente altri farmaci che favoriscono la sensibilizzazione
- provocare nausea e vertigini
La camomilla inoltre potrebbe interagire con i farmaci.
Indicazioni d'uso
L'infuso di camomilla va preparato con acqua molto calda ma non bollente per non rovinare le proprietà della pianta.
Se si utilizza per i bambini è bene rispettare le dosi suggerite dal pediatra poiché superata una certa soglia la camomilla può causare l'effetto contrario, ovvero causare nervosismo nel bambino e difficoltà ad addormentarsi.
Bibliografia
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Prossimo aggiornamento: 25 Maggio 2024