Introduzione
La colica renale è un dolore acuto, ossia un dolore intenso che compare rapidamente, che si localizza nel basso addome o nella parte inferiore della schiena, detta zona lombare.
La colica renale si manifesta all'improvviso ed è dovuta alla presenza di uno o più calcoli nell'uretere (il sottile tubo che collega ciascun rene alla vescica). I calcoli possono passare nell'uretere o bloccarsi in esso, ostruendolo completamente. Generalmente, il dolore è così lancinante e persistente che la persona non riesce a trovare una posizione che le consenta di alleviarlo.
La colica renale è un disturbo di natura temporanea (da pochi minuti a qualche ora) che normalmente si risolve con l'arrivo del calcolo nella vescica e con la sua successiva espulsione senza ulteriori complicazioni o danni permanenti. Tuttavia, può associarsi anche senso di nausea e vomito, forte sudorazione e pallore, tachicardia e tracce di sangue nelle urine.
È sempre opportuno rivolgersi rapidamente al medico di famiglia, sia per diagnosticare la colica renale ed evitare complicazioni, sia per avere una assistenza farmacologica che contribuisca ad alleviare il dolore.
Sintomi
Di solito, i disturbi (sintomi) causati dalla colica renale si verificano se il calcolo renale:
- rimane bloccato nel rene, ostruendo l'uretere
- si incanala e inizia a muoversi lungo l'uretere, causando dolore durante il passaggio
- provoca un'infezione delle vie urinarie, derivante dalla stasi urinaria e/o dalla presenza di un calcolo infetto
I sintomi della colica renale possono includere:
- dolore persistente, al fianco, nella parte bassa della schiena, o all'addome, nella parte posteriore o laterale, con interessamento anche dell'inguine. Gli uomini possono avere anche dolore ai testicoli e alla sacca che li contiene (detta scroto). Il dolore può durare minuti o ore
- senso di irrequietezza, e incapacità di trovare una posizione in grado di alleviare il dolore
- aumento della frequenza cardiaca (si parla di tachicardia) e della pressione arteriosa, come conseguenza del dolore
- spossatezza
- nausea e/o vomito
- malessere diffuso
- bisogno di urinare più spesso del normale
- disuria, ossia dolore quando si urina
- ematuria, ossia sangue nelle urine, che può essere provocato dal contatto del calcolo con le pareti del rene o dell'uretere
- febbre e brividi, in caso di infezione delle vie urinarie
Cause
Le cause di una colica renale sono collegate al movimento dei calcoli e al loro passaggio verso la vescica attraverso gli ureteri. Spesso la presenza di calcoli nel rene viene rivelata proprio dal manifestarsi della colica, poiché è frequente che non causino disturbi (sintomi) in precedenza.
Il movimento del calcolo provoca lo spasmo, cioè la contrazione dei tessuti delle pareti muscolari presenti nelle vie urinarie, generando il dolore che caratterizza la colica. Lo spasmo si manifesta come reazione al passaggio del corpo estraneo e al tentativo dell'organismo di rimuoverlo anche se il calcolo non ostruisce completamente il canale ureterale.
Diagnosi
In caso di sospetta colica renale occorre consultare rapidamente il proprio medico di famiglia o recarsi presso un pronto soccorso per valutare che si tratti proprio di una colica renale. È, infatti, possibile che il dolore, addominale o lombare dipenda da altri tipi di malattie quali, ad esempio:
- aneurisma dell’aorta addominale
- diverticolite
- colica biliare
- infarto renale
- ernia del disco o inguinale
- appendicite
- ostruzione intestinale
- gravidanza extrauterina
- torsione delle tube ovariche
È, quindi, opportuno, anzitutto, che la diagnosi venga confermata, spesso facendo ricorso a una serie di esami che si avvalgono di immagini (si parla di diagnostica per immagini).
Normalmente l'esame più comune, e il primo che viene effettuato, è l'ecografia. Si tratta di un'indagine non invasiva, sicura per la mancanza di radiazioni, ripetibile, poco costosa e in grado di vedere eventuali calcoli nelle vie urinarie, anche se non può determinarne la natura.
Meno utilizzata, invece, è la radiografia di reni e vescica (utile tuttavia a differenziare i calcoli radio opachi da quelli radio trasparenti) che è stata sostituita dalla tomografia computerizzata (TC). Questo esame consente di individuare con precisione dimensioni e posizione del calcolo, o eventuali altre cause del dolore.
Ulteriori esami, come le analisi delle urine e l'emocromo, possono contribuire a evidenziare eventuali tracce di sangue e livelli di azotemia e creatinina compatibili con la presenza di calcoli.
Terapia
Durante la colica renale il primo intervento attuato dal medico è di attenuare il dolore e lo spasmo somministrando un farmaco antinfiammatorio non steroideo (noto come FANS) che di preferenza, viene iniettato per via intramuscolare poiché la somministrazione di farmaci per via orale o rettale risulta poco affidabile. Questo tipo di trattamento agisce in circa mezz'ora, permane per circa 6 ore e può essere ripetuto. Se non si hanno benefici, o si assiste a un peggioramento delle condizioni, dopo un'ora dall’inizio del trattamento è bene procedere al ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti.
In caso di comparsa di nausea e vomito può essere associata anche la somministrazione di un farmaco antiemetico o antinausea.
Qualora, invece, si verifichi un'infezione delle vie urinarie è necessario ricorrere a una terapia a base di antibiotici per trattare le infezioni causate dai batteri.
Prevenzione
La prevenzione delle coliche renali va ricondotta agli accorgimenti da mettere in atto per evitare la formazione dei calcoli renali.
Complicazioni
Normalmente, la colica renale si risolve con l'espulsione del calcolo. Qualora questo abbia dimensioni che non ne consentano il passaggio nel canale ureterale è necessario procedere alla sua frantumazione o rimozione attraverso varie tecniche (vedi calcoli renali).
L'ostruzione dell'uretere e il conseguente ristagno delle urine provoca una sofferenza del rene che deve essere eliminata rapidamente.
In caso di infezione alle vie urinarie, evidenziata dalla comparsa di febbre, possono verificarsi infiammazioni nel rene (nefrite), nell'uretra (uretrite) e nella vescica (cistite).
Prossimo aggiornamento: 05 Aprile 2024