Introduzione
I coronavirus (CoV), così chiamati per le punte a forma di corona presenti sulla loro superficie, sono un'ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a gravi, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome).
Il coronavirus 2019-nCoV (ora identificato come SARS-CoV-2) è un nuovo ceppo, comparso alla fine del 2019 in Cina, e non isolato in precedenza nell'uomo, che causa una sindrome respiratoria acuta grave denominata COVID-19 (COronaVIrus Disease-2019) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La famiglia dei coronavirus si suddivide in “sottofamiglie” identificate con le lettere dell’alfabeto greco “alfa”, “beta”, “gamma” e “delta” coronavirus.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali e, in alcuni casi, possono essere trasmessi tra animali e persone (zoonosi), come è avvenuto per il SARS-CoV, trasmesso dagli zibetti (carnivori appartenenti all'ordine dei viverridi) all'uomo e per il MERS-CoV trasmesso dai dromedari all'uomo.
Sintomi
I coronavirus umani conosciuti ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni fa (i primi a metà degli anni Sessanta dalla mucosa del naso di persone con comune raffreddore) e alcuni identificati nel nuovo millennio.
Coronavirus umani comuni
1. 229E (coronavirus alfa)
2. NL63 (coronavirus alfa)
3. OC43 (coronavirus beta)
4. HKU1 (coronavirus beta)
I quattro coronavirus umani più comuni sono responsabili di circa il 15-30% dei casi di raffreddore e sindrome simil-influenzale, soprattutto nel periodo invernale.
I più frequenti disturbi causati dall'infezione da coronavirus umani sono:
- starnuti
- scolo nasale
- debolezza
- tosse
- febbre e mal di gola
Nelle persone con l'asma, l'infezione può peggiorare le difficoltà respiratorie causate dall'asma stessa. In generale, è un'infezione molto lieve, da cui si recupera in due o tre giorni.
Non esiste una terapia specifica. È raccomandato il riposo, l'assunzione di acqua, evitare ambienti fumosi e polverosi. In caso di febbre si consiglia di contattare il medico per la prescrizione di farmaci adeguati.
Nuovi coronavirus umani
5. SARS-CoV (il coronavirus beta che causa sindrome acuta respiratoria grave - Severe acute respiratory syndrome)
6. MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la sindrome acuta respiratoria grave del Medio Oriente - Middle East respiratory syndrome)
7. SARS-CoV-2 (nuovo coronavirus beta che causa sindrome respiratoria acuta)
Si ritiene che i nuovi coronavirus umani siano originati da pipistrelli, ma che non siano stati direttamente i pipistrelli ad infettare l'uomo, siano stati invece altri mammiferi (zibetto per SARS-CoV e dromedario per MERS-CoV, per SARS-CoV-2 ancora non è noto l'animale da cui l'uomo si è infettato) che si sono infettati dai pipistrelli ed abbiano trasmesso i coronavirus all'uomo causando una sindrome respiratoria acuta.
I disturbi iniziano con:
- febbre
- brividi
- dolori muscolari
- mal di testa
- diarrea, occasionalmente
Nel giro di una settimana compaiono febbre alta (38 °C e più), tosse secca e respiro affannoso.
Le persone anziane o con malattie croniche sono a maggior rischio di gravi complicazioni, quali la polmonite, che può aggravarsi fino a causare la morte.
Cause
I coronavirus (CoV) sono una grande famiglia di virus a RNA (acido ribonucleico) chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie se osservati al microscopio elettronico.
La famiglia dei coronavirus si suddivide in “sottofamiglie” identificate con le lettere dell’alfabeto greco “alfa”, “beta”, “gamma” e “delta” coronavirus.
I coronavirus dell’uomo appartengono alle sottofamiglie “alfa” e “beta”, mentre quelli degli animali domestici, prevalentemente alle sottofamiglie “gamma” e “delta”.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali e, in alcuni casi, possono causare zoonosi, ossia possono essere trasmessi tra animali e persone.
I coronavirus possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore ad altre più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV).
Il coronavirus SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo non isolato in precedenza nell'uomo.
I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un'altra direttamente, attraverso le goccioline diffuse con tosse o starnuti, o indirettamente attraverso il contatto con oggetti o superfici contaminati. Il contagio può avvenire anche attraverso un contatto ravvicinato, come toccare o stringere le mani altrui e poi portare le proprie al naso, agli occhi o alla bocca.
Molto raramente i coronavirus umani si possono trasmettere per via oro-fecale.
I nuovi coronavirus possono essere trasmessi anche dagli animali all'uomo (zoonosi) come è avvenuto per SARS-CoV, trasmesso dagli zibetti (carnivori appartenenti all'ordine dei viverridi) all'uomo, e per MERS-CoV trasmesso dai dromedari all'uomo.
Le modalità di trasmissione tra animale e uomo non sono ancora note, ma richiedono contatti stretti (persone che lavorano a contatto con gli animali, macellatori, veterinari…).
Terapia
Per le infezioni da coronavirus nell'uomo non ci sono terapie specifiche, nella stragrande maggioranza dei casi l’infezione è lieve e si risolve in pochi giorni.
Per le infezioni da nuovi coronavirus umani, SARS-CoV, MERS-CoV e SARS-CoV-2, la terapia è diretta a combattere la polmonite che possono causare, per la quale è necessario il ricovero in ospedale in isolamento per impedire il contagio di altri pazienti.
Prevenzione
Al momento non sono disponibili vaccini solo per il Coronavirus Sars-CoV-2, per l’immunizzazione contro il COVID-19. Diverse tipologie di vaccini sicuri ed efficaci sono stati autorizzati dalla European Medicines Agency (EMA) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Nessuno di questi vaccini contiene il virus vivo, né può causare la malattia COVID-19. Questi vaccini non proteggono contro l’infezione ma evitano le forme più gravi della malattia.
In generale, per le evitare le infezioni da coronavirus, ma le indicazioni valgono per tutti i virus trasmessi per via respiratoria (influenza, citomegalovirus, ecc) le autorità sanitarie raccomandano di:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo essere andati in bagno; prima di mangiare e dopo essersi soffiati il naso, aver tossito o starnutito. Se il sapone e l'acqua non sono prontamente disponibili, si può utilizzare un disinfettante per le mani a base di alcool almeno al 60%. Lavarsi sempre le mani con acqua e sapone se le mani sono visibilmente sporche
- evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate
- evitare contatti ravvicinati con persone malate
- restare a casa quando si è malati per evitare di contagiare altre persone
- coprirsi naso e bocca con un fazzoletto quando si starnutisce o tossisce, gettando poi il fazzoletto nella spazzatura. Se non si ha a disposizione un fazzoletto è preferibile starnutire nell'incavo del gomito per evitare di contaminare le mani con le goccioline di muco e saliva che possono contenere il virus
- pulire e disinfettare oggetti e superfici frequentemente toccati utilizzando disinfettanti contenenti alcool (etanolo) al 75% o cloro 1% (leggi la Bufala)
Complicazioni
Le infezioni causate dai coronavirus comuni sono per lo più lievi e non causano disturbi apprezzabili (asintomatiche). Tuttavia, soprattutto negli individui con problemi al sistema immunitario, nelle persone con malattie cardiopolmonari, negli anziani e nei bambini piccoli, molto raramente possono provocare infezioni gravi, in particolare la polmonite, che può causare anche il decesso.
La complicazione più frequente dell’infezione da nuovi coronavirus umani, infatti, è la polmonite che, in alcuni casi, può aggravarsi e diventare sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) che provoca accumulo di liquido nei polmoni e riduzione eccessiva di ossigeno nel sangue. Si può inoltre manifestare una infezione generalizzata (shock settico) con conseguente decesso.
Una complicazione a seguito di infezione da SARS-CoV-2 e sviluppo della malattia COVID-19 è il cosiddetto Long-COVID. Alcune persone possono manifestare i disturbi per periodi lunghi benchè ormai negativi ai test per la ricerca del virus. Se i disturbi si protraggono oltre quattro settimane fino a 12 settimane, si parla di malattia CoViD-19 sintomatica persistente; se si prolungano per più di 12 settimane e non possono essere spiegati da nessun'altra condizione, si parla di Sindrome post-CoViD. Il Long-CoViD include entrambe queste condizioni. Tra i fattori che sembrano favorire l’insorgenza del Long-COVID vi sono l’età avanzata, il sesso femminile, l’obesità e forme di COVID-19 gravi che richiedono l’ospedalizzazione.
Link approfondimento
European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). Latest evidence on COVID-19 (Inglese)
Centers for Disease Control and Prevention (CDC). How COVID-19 Spreads (Inglese)
Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Coronavirus (COVID-19) (Inglese)
World Health Organization (WHO). Coronavirus disease (COVID-19) pandemic (Inglese)
Ministero della Salute. FAQ - Covid-19, domande e risposte
EpiCentro (ISS). I vaccini anti COVID-19
Prossimo aggiornamento: 08 Maggio 2026