Introduzione
Il termine ernia indica la fuoriuscita degli organi (viscere) dalla loro sede naturale. Ciò può avvenire o attraverso un canale normalmente presente, oppure in seguito alla rottura di una o più pareti. In questo caso parliamo di foro.
Le ernie si dividono generalmente in due grandi famiglie:
- riducibili, quando il viscere fuoriuscito può essere riposizionato nella posizione normale
- irriducibili, quando il viscere fuoriuscito (per questioni di volume, posizione o nella maggior parte dei casi per le aderenze formatesi tra il viscere stesso e la parete circostante) non può più essere riposizionato nella posizione originale
Le ernie assumono il nome della regione da cui il viscere fuoriesce. Le più note sono:
- ernia inguinale, localizzata a livello dell’inguine. È più frequente nel sesso maschile e costituisce in assoluto l'ernia più frequente. Si può formare durante tutto il corso della vita: nella prima infanzia (forma congenita), nella età adulta (ernia da sforzo, la forma di ernia più presente tra la popolazione) e nella età più avanzata (ernia da debolezza della parete addominale)
- ernia crurale (o inguinofemorale), situata nella regione crurale posta appena al di sotto dell’inguine. È la seconda in ordine di frequenza. Colpisce prevalentemente il sesso femminile a causa della particolare conformazione del bacino. Aumenta di frequenza dai 30-40 anni in su. Questo tipo di ernia si sviluppa molto raramente durante l’infanzia
- ernia ombelicale, compare a livello dell’ombelico con una frequenza molto alta durante l’età pediatrica; le cause sono da riscontrare prevalentemente nella mancata o corretta chiusura della parete addominale in seguito al taglio del cordone ombelicale. Alcune forme di ernia ombelicale (dovute principalmente a obesità o tumori della cavità addominale) possono colpire durante l’età adulta o avanzata
- ernia laparocele o incisionale, si manifesta in corrispondenza della cicatrice di una precedente ferita chirurgica sulla parete addominale; in questo caso si parla di laparocele o di ernia post-laparotomica
Con il termine di ernia epigastrica si intendono tutte le ernie localizzate nella porzione superiore dell’addome, in corrispondenza della cosiddetta linea alba. La linea alba è una struttura formata dall'incrocio dei tendini di diversi muscoli addominali, situata nel mezzo dell’addome. Si estende dal pube allo sterno. In questo caso, l’ernia compare nella porzione di linea alba compresa tra l’ombelico e lo sterno. Generalmente l’ernia epigastrica è caratterizzata dalla fuoriuscita di tessuto adiposo, più raramente di porzioni di intestino. L’insorgenza dell’ernia epigastrica interessa prevalentemente i neonati e il sesso maschile in una fascia di età compresa tra i 20 ed i 50 anni.
Cause
L’ernia epigastrica in genere è causata da difetti presenti alla nascita (nel caso dell’ernia che colpisce durante l’infanzia) o da indebolimento (nel caso dell’ernia che colpisce durante l’età adulta) della parete addominale o del tessuto connettivo che ricopre internamente la parete addominale stessa. Altre volte la causa è da ricercare in sforzi eseguiti per svuotare l’intestino, nel sollevamento di oggetti molto pesanti, in obesità, gravidanza, tosse persistente, accumulo di liquidi nella cavità addominale (ascite).
Diagnosi
In mancanza di chiari disturbi (sintomi) e segnali che riconducano senza ombra di dubbio alla presenza dell’ernia, il suo accertamento (diagnosi) può avvenire semplicemente durante una visita di controllo nella quale il medico può chiedere alla persona di tossire con forza per essere sicuro della presenza della massa. Il medico competente può richiedere eventualmente alcuni esami di approfondimento:
TAC ed ecografia sono soprattutto adatti nell'eventualità che il soggetto sia obeso.
Terapia
L’unica terapia possibile per rimuovere l’ernia epigastrica è l’intervento chirurgico che diventa obbligatorio in caso di ernia strozzata (o incarcerata) negli adulti. Nei neonati (nel caso quindi di ernia congenita) si preferisce aspettare finché il bambino non sia in grado di sopportare l’intervento chirurgico (a meno, ovviamente, di emergenze). L’intervento chirurgico prevede asportazione dell’ernia e l’irrobustimento della parete addominale mediante elementi di supporto. Il rischio di ricomparsa si aggira intorno al 10-20%.
Prevenzione
La possibilità di prevenire l’ernia epigastrica dipende molto dalle cause che l’hanno determinata.
Nel caso in cui l’ernia sia presente alla nascita (congenita) non è possibile effettuare nessun tipo di intervento preventivo; nel caso sia causata da stili di vita errati, l’unico modo per prevenirla è modificare i comportamenti sbagliati, ad esempio:
- non sollevare pesi eccessivi
- conservare il peso nella norma ed evitare di ingrassare repentinamente
- curare la stitichezza, se presente
- curare le malattie che si associano a tosse, starnuti e vomito frequenti ed evitare abitudini che possono favorirle (fumo)
Prossimo aggiornamento: 18 Giugno 2022