Introduzione

Peste

La peste è una malattia infettiva causata dal batterio Yersinia pestis, solitamente presente nelle pulci dei roditori. Il ciclo vitale naturale del batterio dai roditori alle pulci può, in circostanze particolari, venire alterato e la malattia trasmettersi dagli animali all'uomo (zoonosi) e da uomo infetto a uomo.
Gli esseri umani si ammalano con il morso di pulci infette, ma anche attraverso il contatto diretto con animali infetti o per inalazione delle goccioline infette, emesse da una persona con peste polmonare. La peste può essere una malattia molto grave, in particolare nelle sue forme setticemiche e polmonari, con un tasso di letalità di oltre il 30% se la malattia non viene trattata.
Sebbene la peste sia stata responsabile di epidemie diffuse nel corso della storia, inclusa la cosiddetta morte nera che causò oltre 50 milioni di morti in Europa nel corso del XIV secolo, oggi può essere curata con antibiotici e la sua diffusione controllata con l'uso di adeguate misure di prevenzione.
Non ci sono casi di peste in Italia e in Europa. Epidemie di peste si verificano periodicamente in Africa, Asia, Sud America, la zona occidentale degli Stati Uniti. In Madagascar vengono segnalati casi di peste bubbonica quasi ogni anno, durante la stagione epidemica (tra settembre e aprile).

Sintomi

Le persone infettate da Y. pestis sviluppano sintomi dopo un periodo di incubazione da uno a sette giorni. Nell’uomo la peste si può manifestare in tre forme principali: la peste bubbonica, la peste setticemica e la peste polmonare. Sintomi comuni che accompagnano le tre forme della malattia sono febbre, brividi, dolori alla testa e al corpo, debolezza, vomito e nausea.
La peste bubbonica è la forma più comune. A seguito del morso della pulce, il batterio Yersinia pestis penetra nel sistema linfatico e si insedia nei linfonodi più vicini dove si replica. Il linfonodo diventa quindi infiammato, teso e doloroso (“bubbone”). Negli stadi avanzati dell'infezione i linfonodi infiammati possono trasformarsi in piaghe aperte piene di pus. La trasmissione da uomo a uomo della peste bubbonica è rara.
La peste bubbonica può, dai linfonodi, passare al sangue e quindi diffondersi in tutto l'organismo, dando luogo a peste setticemica. Si tratta di un quadro clinico molto più grave: il batterio, trasportato dal flusso sanguigno, raggiunge i principali organi dando luogo a una sepsi diffusa, condizione che, se non curata, può risultare fatale in breve tempo. Spesso i tessuti possono necrotizzare e assumere una colorazione nerastra su dita delle mani e dei piedi e sul naso. La peste setticemica può verificarsi come il primo sintomo della peste o può svilupparsi da peste bubbonica non trattata.
Il terzo quadro clinico è la variante detta peste polmonare, in quanto si sviluppa nell'apparato respiratorio. Può svilupparsi dall'inalazione di goccioline infettive o può svilupparsi da peste bubbonica o setticemica non trattata dopo che i batteri si diffondono ai polmoni. La peste polmonare si presenta con sintomi molto gravi ed è particolarmente contagiosa, a rischio di scatenare gravi epidemie. La peste polmonare non diagnosticata e trattata tempestivamente, può essere fatale. Tuttavia, la possibilità di guarigione è alta se i sintomi sono rilevati e trattati in tempo (entro 24 ore dall'esordio) con l’appropriata terapia antibiotica.
La polmonite può causare insufficienza respiratoria e shock. La peste polmonare è la forma più grave della malattia ed è l'unica forma di peste che può essere diffusa da persona a persona (da goccioline infette).

Cause

La maggiore probabilità di rischio di contrarre la peste per l’uomo avviene, nelle aree rurali, quando periodicamente insorgono focolai epidemici dell’infezione tra i roditori che ne causano un’alta mortalità. Le persone e gli animali che visitano i luoghi in cui i roditori sono recentemente morti di peste rischiano di essere infettati dalle punture delle pulci. Le pulci infette possono anche essere portate a casa dagli animali domestici (cani e gatti) che, a loro volta, rischiano di contrarre la peste.
Nelle aree urbane, le scarse condizioni igieniche e l’alta densità di popolazioni di ratti costituiscono un fattore di rischio per la trasmissione della malattia all’uomo.
I gatti sono particolarmente suscettibili alla peste e possono essere infettati mangiando roditori infetti. I gatti malati presentano il rischio di trasmettere goccioline infette ai loro proprietari o ai veterinari. Negli ultimi decenni si sono verificati diversi casi di peste umana negli Stati Uniti a seguito del contatto con gatti infetti.

Diagnosi

La peste è una diagnosi plausibile per le persone ammalate che vivono o hanno viaggiato di recente in un’area endemica per la peste. La segnalazione di un morso di pulce o la presenza di un bubbone possono aiutare il medico nel formulare la diagnosi di peste bubbonica. La conferma della diagnosi consiste nell’identificazione di Yersinia pestis da un campione di pus proveniente da un bubbone oppure dal sangue o espettorato, nelle forme setticemiche e polmonari.

Terapia

La peste è una infezione batterica molto grave, ma è curabile con gli antibiotici comunemente disponibili. Prima un paziente cerca assistenza medica e riceve un trattamento adeguato, migliori sono le possibilità di un pieno recupero.
La peste polmonare, in particolare, può essere rapidamente fatale quindi la diagnosi e il trattamento precoci sono essenziali per la sopravvivenza e la riduzione delle complicanze. Alle persone venute a stretto contatto con pazienti affetti da peste polmonare, dopo una valutazione del tipo e della durata dell’esposizione, viene generalmente prescritta una profilassi antibiotica.

Prevenzione

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) mira a prevenire i focolai di peste mantenendo un sistema di sorveglianza e supportando i Paesi a rischio nella preparazione alla gestione degli eventi epidemici. Poiché il serbatoio animale differisce a seconda della regione e influenza il rischio e le condizioni della trasmissione umana, l'OMS ha sviluppato linee guida specifiche per il subcontinente indiano, il Sud America e l'Africa sub-sahariana.
Le misure preventive comprendono l'educazione sanitaria pubblica informando la popolazione che vive in zone endemiche sulle misure precauzionali da utilizzare per evitare i morsi delle pulci, come il trattamento igienico degli ambienti, con disinfestazione dei ratti e di altri roditori e delle pulci che li accompagnano, l’eliminazione di rifiuti e di materiali che possono fungere da attrazione per i roditori, non maneggiare le carcasse di animali, non venire a contatto diretto con i fluidi e tessuti degli animali infetti, applicare prodotti antipulci agli animali domestici e rivolgersi il prima possibile al veterinario nel caso si ammalino.
Al fine di gestire efficacemente i focolai di peste è fondamentale disporre di programmi di gestione ambientale e sanitaria in grado di diagnosticare e gestire rapidamente i pazienti con sospetta infezione, identificare i fattori di rischio, condurre una sorveglianza, controllare vettori e ospiti, confermare la diagnosi con test di laboratorio, comunicare i risultati alle autorità competenti.
I pazienti con peste polmonare debbono essere posti in isolamento e debbono essere attuate tutte le procedure per minimizzare la diffusione aerea e per la protezione degli operatori sanitari.

Bibliografia

Centers for Disease Control an Prevention (CDC). About Plague (Inglese)

World Health Organization (WHO). Plague (Inglese)

EpiCentro (ISS). Peste

Prossimo aggiornamento: 11 Febbraio 2027

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