Controindicazioni, contaminazioni e consigli utili
È bene ricordare, come sempre quando si tratta di integratori, che è sbagliato, oltre che inutile, assumere prodotti di propria volontà senza che sia presente una reale necessità, certificata dal medico curante o aumentare la dose consigliata nella erronea convinzione che trattandosi di un prodotto naturale non abbia effetti. In caso di sovradosaggio possono comparire vomito, nausea, stitichezza o febbre. Un consumo responsabile concordato con il proprio medico è a maggior ragione necessario quando si soffre di malattie o si seguono terapie con farmaci specifici, per evitare eventuali interferenze.
La spirulina è altamente sconsigliata a chi soffre di fenilchetonuria, una malattia genetica che impedisce di metabolizzare la fenilalanina, un amminoacido essenziale altamente presente nella spirulina, per evitare che si accumuli nel cervello. Inoltre, la concentrazione di principi attivi attraverso la liofilizzazione e l’essiccamento può determinare anche la concentrazione di eventuali sostanze contaminanti rischiose per la salute. Come riportato dall’ANSES (l'Agenzia per la sicurezza alimentare francese) in un recente rapporto, in vari paesi sono stati segnalati casi di prodotti a base di spirulina contaminati da metalli pesanti (piombo, arsenico e mercurio). I metalli, infatti, possono essere assorbiti dall’alga durante la crescita.
La spirulina che si trova in commercio proviene principalmente da coltivazioni in condizioni controllate. Tuttavia, se la produzione non avviene in vasche protette da agenti esterni o si utilizza acqua di scarsa qualità, i contaminanti (e non solo i metalli ma anche pesticidi o inquinanti atmosferici) possono poi ritrovarsi concentrati nel prodotto essiccato. I prodotti a base di spirulina possono anche essere contaminati da tossine prodotte da altri cianobatteri che condividono l’ambiente in cui la spirulina cresce. Questo può avvenire sia se la spirulina da cui origina la coltivazione è contaminata da altri cianobatteri, sia quando i prodotti sono costituiti da spirulina cresciuta spontaneamente in natura e poi raccolta per essere essiccata. In alcuni laghi dove sono presenti elevate concentrazioni di nutrienti, un pH tra 9 e 10 e una temperatura fra i 30 e 40 °C, la spirulina può infatti crescere a densità talmente alte da formare una specie di tappeto sulla superficie (si parla di fioritura). Insieme alla spirulina possono crescere, anche in piccole quantità, altri cianobatteri produttori di cianotossine, come le microcistine tossiche per il fegato e che durante la liofilizzazione si concentrano. Ciò è avvenuto frequentemente in prodotti raccolti in alcuni laghi della Cina, probabilmente a causa di specifiche condizioni ambientali che favoriscono la crescita di altri cianobatteri.
Poiché in molti casi i prodotti contaminati da metalli pesanti o da cianotossine provenivano da zone di produzione a scarso livello di sicurezza, è bene acquistare solo prodotti da fonti controllate di cui sia certificata la qualità. Si sconsiglia a questo proposito anche di diventare coltivatori fai-da-te, seguendo ricette scaricabili da internet.