Introduzione
L'enfisema è una malattia respiratoria che, di solito, riguarda entrambi i polmoni (enfisema bilaterale) e con il tempo determina modifiche irreversibili e danni al tessuto polmonare. Colpisce i bronchioli e gli alveoli polmonari, piccole sacche dalle pareti sottili presenti a grappoli all'estremità delle ramificazioni dei bronchi.
Intorno agli alveoli sono disposti dei sottilissimi capillari sanguigni in cui scorre sangue venoso ricco di anidride carbonica e povero di ossigeno. I capillari si immergono per metà nell'alveolo che contiene l'aria inspirata per rilasciare l'anidride carbonica e catturare l'ossigeno presente. Con il tempo, gli alveoli perdono progressivamente elasticità, si atrofizzano, diventano irregolari, si allargano ed iniziano a non funzionare bene. La parola stessa enfisema significa dilatazione enorme proprio ad indicare la formazione di veri e propri buchi (bolle), sempre più grandi, all'interno delle pareti dei polmoni che causano una diminuzione della superficie disponibile per effettuare gli scambi gassosi.
A causa della progressiva riduzione della superficie polmonare utile per consentire ai capillari di assorbire l'ossigeno, man mano che l'enfisema progredisce, il sangue diviene povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica rendendo il fiato più “corto”, con conseguente aumento delle difficoltà nel respirare (insufficienza respiratoria).
Gli adulti di mezza età (tra i 40 e i 60 anni) e gli anziani (enfisema senile) sono le categorie di persone più a rischio anche se, talvolta, la malattia si riscontra in individui relativamente giovani.
La causa più frequente dell'enfisema è il fumo di sigaretta. I fumatori, quindi, dovrebbero smettere subito di fumare, in modo da rallentare la progressione della malattia.
L'enfisema è una forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva BPCO o un importante componente, spesso insieme alla bronchite cronica (infiammazione a lungo termine e persistente delle vie respiratorie), della BPCO (in inglese Chronic Obstructive Pulmonary Disease, COPD) che causa importanti difficoltà nella respirazione e che, secondo i dati Istat, colpisce in Italia circa 3,5 milioni di persone. Cure adeguate e regolari controlli medici possono sicuramente aiutare a mantenere la situazione sotto controllo.
Sintomi
I disturbi (sintomi) causati dall'enfisema polmonare non sempre si manifestano chiaramente (specialmente nelle forme più lievi o iniziali) e possono passare anche alcuni anni prima di avvertirne i segni. Molto, quindi, dipende dalla fase della malattia.
I principali disturbi (sintomi) sono:
- affanno e difficoltà nella respirazione (dispnea): inizialmente solo quando si compie uno sforzo, successivamente anche in fase di riposo
- tosse cronica (specialmente al mattino) con frequente e maggiore produzione di catarro piuttosto denso e vischioso che va ad ostruire bronchioli ed alveoli polmonari
- aumento del numero dei battiti cardiaci al minuto (tachicardia)
- respiro corto ed ansimante, con evidente difficoltà nel parlare
- colore violaceo di unghie e labbra (cianosi), causato dalla scarsa ossigenazione del sangue e dalla maggiore presenza di anidride carbonica al suo interno. Si verifica quando la malattia è in una fase abbastanza avanzata e i tessuti del corpo, a causa della carenza respiratoria (insufficienza polmonare) in atto, richiedono una indispensabile somministrazione di ossigeno (ossigenoterapia)
- torace dilatato, come se fosse fermo in fase di ispirazione (torace a botte)
- respirazione rumorosa o con “sibilo” specialmente mentre si cammina e, a volte, anche solo nel corso di sforzi lievi e limitati nel tempo
- perdita di peso corporeo
- collasso del polmone (pneumotorace), a seguito della rottura delle “bolle” presenti nel tessuto polmonare (enfisema bolloso)
I disturbi (sintomi), di solito, tendono ad aumentare con il passare del tempo. Perciò è consigliabile effettuare regolari visite mediche di controllo ed, eventualmente, nel caso in cui si manifestino i primi segni di difficoltà respiratoria, contattare il proprio medico in modo da iniziare quanto prima una terapia adeguata. È altrettanto importante controllare la situazione degli altri organi (come cervello, cuore, ecc.) ed apparati (apparato digerente, muscolare, ecc.) che, sempre a causa della scarsa quantità di ossigeno nel sangue, potrebbero trovarsi in uno stato di sofferenza (es. insufficienza cardiaca).
Cause
La principale causa dell’enfisema è l'esposizione al fumo di sigaretta (sia quello attivo che passivo) per la presenza di sostanze chimiche irritanti e tossiche quali fenoli, chinone-idrochinone, composti azotati, ecc. Altri fattori di rischio, in grado di danneggiare progressivamente il tessuto polmonare e le vie respiratorie causando la malattia, sono:
- esposizione prolungata sul luogo di lavoro a fumi, gas, e sostanze chimiche quali, ad esempio, polvere di grano e farina, polvere di silice, fumi di saldatura, polvere di carbone che irritano le vie respiratorie
- esposizione prolungata all'inquinamento di ambienti urbani (determinato specialmente dai gas di scarico dei veicoli a motore) o di ambienti domestici (causato dai fumi di riscaldamento come quelli emessi da caminetti, stufe, ecc.)
- fattori genetici, anche se piuttosto rari, che riguardano la carenza ereditaria di alfa-1-antitripsina, proteina che protegge e ripara le fibre elastiche del tessuto polmonare. La quantità di questa proteina varia da persona a persona
- presenza di familiari già malati di enfisema (familiarità per la malattia)
- predisposizione a malattie quali bronchite o asma (enfisema acuto)
- sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) debole
L'enfisema può anche essere associato ad altre malattie come, ad esempio, il tumore al polmone.
Diagnosi
L'accertamento (diagnosi) dell’enfisema si effettua attraverso l'esecuzione di alcuni specifici test quali:
- spirometria, consiste nel respirare in una macchina (spirometro) per analizzare lo stato di salute dei polmoni ed il livello di difficoltà e di insufficienza respiratoria presenti. Lo spirometro è in grado di calcolare due valori: il volume di aria inspirata ed espirata ed il tempo necessario per farlo. I valori così ottenuti sono poi confrontati con quelli di riferimento, suddivisi per fasce di età, in modo da valutare l'eventuale grado di blocco delle vie respiratorie
- radiografia (RX o lastra) del torace in 2 proiezioni (immagine frontale e laterale) per aiutare a confermare la diagnosi di enfisema ed escludere la presenza di altre malattie respiratorie in atto
- analisi del sangue per misurare il contenuto di ossigeno e di anidride carbonica presenti e l'eventuale carenza della proteina alfa-1-antitripsina (in grado di proteggere le strutture elastiche dei tessuti polmonari)
A volte, può essere necessario effettuare ulteriori test per accertare la malattia:
- elettrocardiogramma (ECG) per misurare l'attività elettrica del cuore
- ecocardiogramma (ecografia del cuore)
- test del picco di flusso espiratorio (PEF) per misurare quanto velocemente l'aria presente nei polmoni viene espulsa (espirata). È spesso richiesto ai pazienti asmatici
- emogasanalisi, per misurare i livelli di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel sangue
- tomografia computerizzata (TAC) al torace per aiutare ad identificare, anche in una fase iniziale, eventuali problemi e danni ai polmoni provocati dall'enfisema
- esame dell’espettorato (analisi di una piccola quantità di catarro) per verificare la presenza di un'eventuale infezione toracica
Terapia
Oggi l'enfisema non è ancora una malattia guaribile ma l'impiego di una cura (terapia) adeguata può sicuramente essere di aiuto nel rallentare l'avanzamento della malattia e nel controllarne i disturbi (sintomi), primo fra tutti la difficoltà respiratoria che, con il tempo, potrebbe incidere sulla qualità della vita. È importante curarsi il prima possibile, sotto stretto e regolare controllo medico, anche per evitare possibili complicazioni quali, ad esempio, disturbi cardiaci o collasso dei polmoni.
Le terapie consigliate sono: usare, sempre sotto controllo medico, broncodilatatori, aerosol, bombole di ossigeno (ossigenoterapia domiciliare continua o solo notturna) e assumere farmaci che possano alleviare sintomi e disturbi per ridurre le eventuali infezioni batteriche (antibiotici) e l'infiammazione (antiinfiammatori) facilitando la respirazione ed alleviando la tosse. Ad esempio, l'impiego di broncodilatatori allevia la tosse e la dispnea (la sensazione di mancanza d'aria).
Si consiglia fortemente di:
- smettere di fumare (se si è fumatori) per prevenire ulteriori danni all'apparato respiratorio
- evitare l'esposizione a fonti di inquinamento e al fumo passivo
- praticare una riabilitazione polmonare (fisioterapia respiratoria) tramite l'esecuzione di esercizi fisici specifici che aiuteranno a respirare in modo meno “faticoso”
- effettuare le vaccinazioni richieste (antipneumococicca ogni 5 anni e antinfluenzale ogni anno)
Nei casi di enfisema di grado avanzato è consigliabile:
- intervenire chirurgicamente tramite bullectomia (un intervento chirurgico eseguito per rimuovere grandi aree di sacche d'aria nei polmoni danneggiati) o il trapianto del polmone, anche se non è sempre possibile, per ridurre il volume del polmone eliminando le parti malate, o più danneggiate dall'enfisema, in modo da migliorare la qualità di vita del malato
Prevenzione
È consigliabile per i malati di enfisema:
- smettere immediatamente di fumare
- in ambienti interni evitare di venire a contatto, tramite inalazione, con sostanze irritanti e nocive per le vie respiratorie come, ad esempio, incensi, fumi, spray chimici per l'igiene della casa, detergenti, vernici, ecc. Anche all'aria aperta evitare di respirare sostanze inquinanti e gas di scarico provenienti dagli autoveicoli
- praticare un'attività fisica regolare per migliorare la capacità polmonare
- seguire una dieta alimentare sana e completa
- proteggersi dalle infezioni attraverso: vaccinazioni (antipneumococcica e antinfluenzale), lavaggio frequente delle mani (anche tramite l'uso di un gel disinfettante), uso di mascherine sulla bocca in luoghi particolarmente chiusi o affollati
- evitare di esporsi al freddo proteggendo, se necessario, naso e bocca con una sciarpa
Complicazioni
Le complicazioni dell’enfisema possono essere:
- insufficienza respiratoria
- collasso del polmone (pneumotorace). Si verifica in caso di enfisema polmonare molto grave. È causato dalla rottura di una bolla di enfisema (specialmente in presenza di “bolle giganti” cioè di spazi vuoti all'interno del tessuto polmonare) e diminuisce la capacità dei polmoni di inspirare l’aria in modo corretto
L'enfisema, essendo una malattia respiratoria cronica, può generare complicazioni a carico del cuore:
- cuore polmonare, si verifica in seguito all'aumento della pressione arteriosa del sangue che scorre all'interno dell'arteria polmonare generando un peggioramento nella difficoltà respiratoria (dispnea)
Vivere con
Soffrire di enfisema può, purtroppo, influenzare molti aspetti della vita quotidiana di una persona. Per aiutare a prevenire o limitare i problemi respiratori esistono, però, alcuni semplici suggerimenti come:
- continuare a prendere, sempre sotto controllo medico, i farmaci prescritti (ad esempio gli inalatori) per evitare la comparsa di nuove infiammazioni. In caso di necessità di prendere altri medicinali che potrebbero interagire con la cura di base (come ad esempio antidolorifici o integratori alimentari) è bene seguire strettamente le indicazioni del medico, in modo da limitare il più possibile gli effetti indesiderati (effetti collaterali)
- smettere di fumare il prima possibile
- svolgere una regolare attività fisica. Aiuta a ridurre i disturbi (sintomi) e a migliorare la qualità della vita. Deve essere praticata, però, in base alle proprie esigenze, capacità e ai consigli del medico specialista
- mantenere un peso “sano”. L'essere in sovrappeso può peggiorare la difficoltà a respirare (dispnea)
- seguire una dieta alimentare corretta. In caso di enfisema, l'assunzione di vitamine può contribuire a fornire un certo grado di protezione all'organismo. Le vitamine A e C ad esempio, aiutano a mantenere sani i tessuti delle vie respiratorie. Quelle del complesso B e le proteine, svolgono un ruolo importante nel rafforzare i tessuti polmonari in fase di deterioramento, mentre la vitamina E agisce come antiossidante
- eseguire le vaccinazioni richieste, in modo da difendere meglio il proprio organismo da altre infezioni
È bene, inoltre, cercare di evitare:
- ondate di freddo, troppo caldo o umidità
- luoghi polverosi e poco ventilati
- l’inalazione di fumi (come, ad esempio, i gas di scarico dei mezzi di trasporto), fumo passivo di sigaretta, deodoranti spray, prodotti per la pulizia dall'odore particolarmente forte, lacca o profumi
Link approfondimento
Regione Toscana. Linee guida sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). 2015 (SNLG Regioni 16)
Ospedale Niguarda. Curare l'enfisema polmonare
Università di Roma La Sapienza. Unità di tabaccologia (UNITAB). Enfisema polmonare
Prossimo aggiornamento: 09 Dicembre 2023