Introduzione
Lo shock anafilattico o anafilassi è una reazione allergica grave e pericolosa per la vita. Inizia all'improvviso e peggiora molto rapidamente: può verificarsi dopo pochi secondi o minuti di esposizione a qualcosa a cui si è allergici come, ad esempio, le arachidi o il veleno iniettato dalle punture di api.
Lo shock anafilattico è un'emergenza che richiede un intervento medico rapidissimo.
In caso di shock anafilattico il sistema di difesa naturale del corpo (sistema immunitario) rilascia una serie di sostanze chimiche che provocano un abbassamento improvviso della pressione sanguigna e una restrizione delle vie respiratorie con blocco della respirazione.
Segni e disturbi (sintomi) che possono comparire in caso di shock anafilattico includono:
- battito cardiaco rapido e debole
- orticaria
- nausea e vomito
Fattori scatenanti più comuni (diversi da persona a persona) comprendono shock allergici a:
- alimenti
- farmaci
- veleno di insetti
- lattice
Lo shock anafilattico richiede un'iniezione di adrenalina e un intervento di pronto soccorso. In ogni caso bisogna chiamare immediatamente un'ambulanza e recarsi al pronto soccorso. Se lo shock anafilattico non viene trattato immediatamente, può essere mortale.
In caso di comparsa di disturbi (sintomi) associati allo shock anafilattico, si deve:
- chiamare immediatamente il 118, chiedendo l’invio di un'ambulanza
- distendere la persona con la pancia in alto (supina), a meno che non sia in stato di incoscienza, in stato di gravidanza o con difficoltà respiratorie
- rimuovere con attenzione qualsiasi causa scatenante, ad esempio il pungiglione di un’ape
- usare un auto-iniettore di adrenalina, se disponibile e si è in grado di usarlo correttamente
- somministrare un'altra iniezione di adrenalina dopo 5-15 minuti, se i disturbi (sintomi) non migliorano ed è disponibile un secondo autoiniettore del farmaco
Sintomi
I disturbi (sintomi) causati dallo shock anafilattico includono:
- stordimento, vertigini, collasso o perdita di coscienza
- abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione), e battito cardiaco accelerato e debole
- difficoltà respiratorie (dispnea), con respirazione veloce e superficiale
- costrizione delle vie respiratorie e gonfiore (edema) di lingua o gola, che può causare sibili e problemi di respirazione
- sudorazione
- nausea, vomito o diarrea
- confusione e ansia
- orticaria (eruzione cutanea), prurito e arrossamento della pelle o pallore
Se una persona è a conoscenza di un'allergia grave o ha già avuto shock anafilattici, è importante cercare di prevenire episodi futuri:
- identificando eventuali fattori scatenanti
- evitando i fattori scatenanti, quando possibile
- portando sempre con sé un auto-iniettore di adrenalina
Cause
I disturbi (sintomi) di un'allergia di solito non mettono in pericolo la vita, ma una reazione allergica grave può provocare uno shock anafilattico che diventa anche più grave dopo un'esposizione successiva alla prima.
Una reazione anafilattica può essere pericolosa per la vita perché può interrompere la respirazione o il battito del cuore.
Lo shock anafilattico è causato da una reazione eccessiva del sistema immunitario (il sistema di difesa naturale del corpo) contro una causa scatenante.
Le più comuni cause scatenanti uno shock anafilattico includono:
- alimenti, tra cui noci, latte, pesce, crostacei, uova e alcuni frutti
- medicinali, inclusi alcuni antibiotici e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
- punture di insetti, in particolare vespe e api
- sostanze utilizzate per l'anestesia generale
- mezzi di contrasto, usati nelle indagini diagnostiche per immagini (ad esempio, TAC)
- lattice, un tipo di gomma che si trova in alcuni tipi di guanti di gomma e nei preservativi
L'aumento del rischio di sviluppare uno shock anafilattico include:
- shock anafilattico precedente, le reazioni successive possono essere più gravi rispetto alla prima
- allergie o asma, le persone con entrambe le condizioni sono più a rischio di avere uno shock anafilattico
- altre condizioni, tra cui malattie cardiache e l’accumulo anomalo di un tipo di globuli bianchi (mastociti)
In alcuni casi, la causa dello shock anafilattico non può essere identificata (anafilassi idiopatica).
Diagnosi
Il medico si informa su eventuali reazioni allergiche precedenti, incluse quelle a:
- cibi
- farmaci
- lattice
- punture di insetti
Per accertare (diagnosticare) che si tratti proprio di shock anafilattico il medico dovrà:
- escludere altre condizioni , con segni e disturbi simili a quelli dell'anafilassi
- effettuare test cutanei o esami del sangue, per determinare la causa scatenante dell'anafilassi (Prick test, Patch test)
- dosare la quantità dell’enzima triptasi rilasciata dai mastociti nel sangue, che può risultare elevata fino a tre ore dopo la comparsa dell'anafilassi
Terapia
L'anafilassi è un'emergenza che richiede assistenza medica e trattamento immediato.
In caso di blocco della respirazione o di arresto cardiaco durante uno shock anafilattico è possibile aver bisogno di una rianimazione cardiopolmonare (CPR). È anche possibile l'uso di farmaci, tra cui:
- adrenalina (epinefrina), per ridurre la risposta allergica
- ossigeno, per aiutare la respirazione
- antistaminici per via endovenosa e cortisone, per ridurre l'infiammazione delle vie aeree e migliorare la respirazione
- beta-agonisti (come l'albuterolo), per alleviare i disturbi (sintomi) respiratori
Cosa fare in caso di emergenza
In caso di segni di shock anafilattico (pallore e sudorazione fredda, polso debole e rapido, respirazione difficoltosa, confusione e perdita di coscienza):
- chiamata di emergenza al numero 118
- somministrazione di adrenalina (epinefrina), attraverso un autoiniettore, se disponibile
- posizionamento della persona sdraiata con le gambe sollevate
- controllo del polso e della respirazione, se necessario esecuzione del massaggio cardiaco o di altre misure di primo soccorso
Utilizzare un autoiniettore
Alle persone con allergie potenzialmente gravi vengono spesso prescritti autoiniettori di adrenalina da portare sempre con sé. Questo dispositivo consiste di una siringa (combinata a un ago nascosto) che inietta una singola dose di farmaco quando viene premuto contro la coscia. Controllare sempre la data di scadenza, altrimenti il farmaco potrebbe non funzionare correttamente.
L'uso immediato di un autoiniettore può impedire il peggioramento dello shock e potrebbe salvare la vita.
È opportuno che le persone allergiche imparino a usare l'autoiniettore e si assicurino che le persone più vicine sappiano usarlo.
Posizionamento e rianimazione
In caso di anafilassi, la persona deve essere collocata in una posizione comoda e dovrebbe rimanere distesa tranne in caso di:
- gravidanza, le donne incinte dovrebbero distendersi sulla parte sinistra per evitare di fare troppa pressione sulla grande vena che porta sangue al cuore
- difficoltà di respirazione, la persona dovrebbe rimanere seduta per facilitare la respirazione
- situazione di incoscienza, la persona deve essere posta in posizione di recupero per assicurare che le vie aeree rimangano aperte e libere: posizionarla su un lato, assicurandosi che sia sostenuta da una gamba e da un braccio e aprire le vie aeree sollevando il mento
- arresto respiratorio o cardiaco, in questo caso deve essere eseguita immediatamente la rianimazione cardiopolmonare
Inoltre bisogna evitare un cambiamento improvviso di postura (eretta o seduta) che può causare un pericoloso calo della pressione sanguigna.
Prevenzione
Il modo migliore per prevenire l'anafilassi è evitare le sostanze che causano questa grave reazione.
Inoltre:
- indossare un braccialetto di allerta medica, in cui sono indicate le allergie a farmaci specifici o ad altre sostanze
- tenere a disposizione un kit di emergenza con i farmaci prescritti dal medico, controllare la data di scadenza dell’autoiniettore di adrenalina, sostituirlo prima che scada e conservarlo a temperatura ambiente (15-25 °C).
- avvisare i medici delle reazioni allergiche ai farmaci
In caso di allergia per evitare le punture di insetti:
- indossare pantaloni e camicie a maniche lunghe
- non camminare a piedi nudi nell'erba
- evitare colori brillanti
- non indossare profumi, colonie o creme profumate
In caso di allergie alimentari note:
- leggere attentamente le etichette degli alimenti acquistati
In caso di pasti consumati fuori di casa:
- chiedere gli ingredienti di ogni piatto, anche piccole quantità del cibo a cui si è allergici possono causare una reazione grave
Prossimo aggiornamento: 06 Novembre 2021